Capitolo 11 "l'amore è"

68 3 2
                                    

Pov's Martina

Eravamo lì sedute da mezz'ora buona. Lei guardava fisso davanti a sé evitando visibilmente il mio sguardo.

 Io invece , per conto mio, la stavo guardando. Ammiravo i suoi occhi color nocciola, che, illuminati dal sole, diventavano color miele, i suoi tratti così aggraziati...e le sue labbra, quelle fottutissime labbra...Ed in quel momento esatto mi maledissi per averla fatta soffrire tanto.

Nonostante tutto lei era stupenda ed in ottima forma come sempre. Dopo un bel po'  mi decisi a prendere la parola e rompere il silenzio.

"Tali, senti..." esordii io.

"COSA!?"rispose lei fredda. Presi un respiro profondo, chiusi gli occhi ed incassai il colpo. Me lo meritavo. "Io, ho parlato con Gaia e sono qui per parlare con te..di" mi bloccai guardandola fisso negli occhi "beh di noi."

L' americana rimase immobile per così tanto che quasi pensai stesse male ma poi...

Pov' s Tali

CON CHE CAZZO DI CORAGGIO ME LO VENIVA A DIRE?!? MI AVEVA FERITA, ILLUSA, ABBANDONATA E ORA VENIVA DA ME PER PARLARE DI "NOI"?!?  PROPRIO ORA CHE MI STAVO QUASI DIMENTICANDO DI LEI. NOSSIGNORA, NON CREDO PROPRIO.

"Di noi eh..." risposi con voce bassa ma sibilante e penetrante come una lama. " lascia che ti dica  2 cose" dissi alzandomi in piedi e andando verso di lei " 1 non esiste nessun noi; per lo meno da quando ti ho vista a casa di Gaia. 2. stavo bene senza di te quindi, quella è la porta. E, terzo ma non ultimo per importanza, forse un noi non è mai esistito." Mi fermai esattamente davanti a lei che nel mentre si era alzata ed era al muro. 

Se una persona da fuori ci avesse visto, non conoscendo la nostra storia, avrebbe sperato in un bacio e non di certo in ciò che succede dopo.

"Forse, anzi sicuramente tutto questo" la squadrai dall'alto in basso "era finzione. Un'altra delle tue sporche menzogne"dissi provocandola.

La torinese era rimasta in silenzio tutto il tempo. E nemmeno a quella provocazione reagì esageratamente come suo solito.   Al contrario, si lasciò cadere al muro fino a sedersi e guardarmi con una faccia da cane bastonato. Per un attimo provai pena ma mi ripresi subito. "Davvero lo pensi?" mi chiese quasi dispiaciuta. E poi, prima ancora che avessi il tempo di rispondere "Certo che lo pensi, sono stata una stronza, una cogliona, una figlia di puttana.."

Fu allora che mi sedetti vicino a lei, le presi la mano e la guardai. "Ora esageri..sei stata solo una...bitch ,diciamo" dissi sorridendo.

In men che non si dica, stavamo ridendo entrambe come ai vecchi tempi.

"Ei...mi sei mancata Tali"

"Anche te Martina"

E così, dopo esserci fatte la guerra, avevamo trovato la pace.. come amiche certo, ma pur sempre in pace con noi stesse. Perchè amore è anche questo...è avere pazienza, ascoltarsi, ridere e fare la guerra per poi fare la pace..

Pov's autrice
HEY! che ne pensate? Prima che lo chiediate nei commenti vi dico già che non aggiornerò fino alle vacanze di natale quando avrò più tempo. Ora mi voglio concentrare sull' altra mia storia
Se vi va passate
https://my.w.tt/kqfYfTXsVbb




Tartina-la luce negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora