Capitolo 5: "È tutto ok"

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Credevo che ormai la vita stesse andando dal verso giusto, avevo aggiustato tutto con la presidente. Era diventata così dolce con me da quella sera della sfida.
Un giorno, a casa come al solito a studiare per la verifica del giorno a seguire.
Sentii dei rumori, i miei genitori stavano litigando ancora una volta.
Sentii qualcosa rompersi, non una cosa qualsiasi: era un vaso decorato che mi aveva regalato la stessa Kirari per il mio compleanno. Lei era l'unica che si ricordasse di quando compievo gli anni. Mi faceva sentire speciale, a modo suo.
Andai in salotto, pregando non fosse quel vaso, ma invece fu proprio quello, a terra in mille pezzi.
Sayaka: cosa avete fatto?! QUELLO ERA IL VASO CHE MI AVEVA REGALATO KIRARI, e voi vi siete permessi di rompermelo.
Mamma: non lo abbiamo fatto apposta, ora torna a studiare muoviti.
Presi tutte le mie robe e le misi in uno zaino, sarei andata personalmente da Kirari per scusarmi, anche se era sera tardi.
Misi qualche cuscino sotto le coperte e mi calai dalla finestra, iniziando a camminare in quella gelida sera.
Bussai, timidamente, alla porta.
Kirari: Sayaka, che ci fai qui? Ehi, perché piangi?
Mi buttai ad abbracciarla, lei ricambió e mi sentii accettata.
Mi staccai, e lei mi asciugó una lacrima col pollice.
Sayaka: i miei genitori hanno rotto per sbaglio il vaso che mi avevi regalato l'anno scorso. Ti chiedo scusa, io ci tenevo moltissimo, ed ora è in mille pezzi...mi d-dispiace....
Lei mi accarezzò i capelli.
Kirari: ehi, non importa, so che non sei stata te. Non serve un vaso per ricordare il nostro legame, ok?
Mi sorrise sinceramente.
Solo ora notai che era la prima volta che la vidi senza il suo iconico rossetto azzurro: vidi delle semplici labbra sottili.
Kirari: hai fatto tutta sta strada per venire a chiedermi scusa?
Sayaka: si...
Dissi ridendo timidamente.
Kirari: resta. Resta da me questa notte. Non tornare a casa.
Sayaka: davvero?
Lei annuii.
Kirari: vieni, entra.
Kirari abitava in una casa enorme, del resto era una Momobami. I suoi genitori erano fuori per lavoro, il che si sentiva perché l'abitazione era spaventosamente vuota.
Kirari mi prese per mano, e mi portò in camera sua.
Kirari: devi fare la doccia o sei apposto così?
Sayaka: sono...apposto così, grazie. Anzi mi sento d'intralcio....
Kirari: è tutto ok, sei l'unica persona che vorrei vedere in questo momento, non mi daresti mai fastidio.
Poi entró in bagno, e la sentii canticchiare una melodia.
Mi stesi sul suo letto, e odorai la fragranza di rose che emanavano le soffici coperte.
Aveva una camera non troppo grande: al centro il suo letto, con ricami bianchi e dorati. Era un letto a baldacchino, al centro della stanza. Di fronte a questo aveva un comó, dove sopra di esso erano riposti tutti i suoi gioielli, tra cui un anello con una pietra Marina, quello che le avevo regalato per Natale.
Mi faceva piacere che lo usasse.
Mi sdraiai nuovamente sul letto.
Mi sento a casa se c'è lei.

Mi sento a....casa....

Sprofondai fra le braccia di Morfeo, non ero neanche sotto le coperte, ma sentii qualcuno mettermi sotto di esse e stringermi a sè.
Kirari mi stava abbracciando delicatamente, e mi lasció un tenero bacio sulla guancia.
Ci addormentammo così.

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Mi scuso se è corto il capitolo ma ho avuto questa idea ieri sera, e dovevo metterla subitohhhh.
Fun fact ieri ho trovato due fanart bellissime che vi spammo qui

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IO VOGLIO CHE CIÒ SIA CANON

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~Nene.

She's a lady [kirari x sayaka]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora