Cap. 1 💮

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Avete presente quelle giornate fredde? Quelle in cui sentite i brividi nelle ossa? Bene, era esattamente una giornata di quelle!

Me ne stavo seduta sulla panchina, coperta dal mio giubbotto imbottito, mentre come ogni mattina aspettavo l'autobus per andare all'università .

Una vera seccatura! Quella mattina avrei dovuto ascoltare una delle lezioni più noiose di questo mondo e non ne avevo voglia.

Non tanto per la materia, che trovavo interessante, ma per le poche ore di sonno che non mi davano la possibilità neanche di reggermi in piedi.

Infatti la sera prima ero stata tutto il tempo a guardare anime in tv.
UN CLASSICO direi...
si perché da quando ne ho memoria , ero sempre attaccata al televisore a guardare anime come One Piece, Dragonball, Lupin III e altri ancora.

E in un mondo come il mio, quello era l'unico modo per sopravvivere.
I miei genitori dicevano che ero troppo fissata, che dovevo uscire con gente vera e non con persone in 2D, insomma le classiche ramanzine.

Ma in fondo che ne potevano sapere loro? Stavano sempre a lavoro e spesso partivano per viaggi che duravano settimane intere, non potevano di certo immaginare come passavo la vita qui.

Perché a 24 anni vivere da sola in un mondo che mi sembrava così diverso da me, era frustante.
Ero sempre assorta nei miei pensieri, non capivo il mondo, pensavo che ci fossero problemi più grandi nella vita di quelli che dicevano in tv.

A volte pensavo di essere stata adottata e ne avevo già parecchie prove. Insomma non ci voleva un genio per capirlo: ero completamente diversa dai miei genitori sia in aspetto fisico che caratteriale, poi non c'erano foto della mia nascita o di quando ero piccola.

Ma nonostante queste prove, mia madre continuava a smentire tutto questo.
Persino i miei amici una volta mi fecero notare questa differenza: ad esempio io ho gli occhi neri e i capelli del medesimo colore, ma tendenti al blu, mentre i miei genitori avevano colori più chiari.

Inoltre avevo una strana cicatrice sul palmo della mano, che non avevo la più pallida idea di come me la fossi fatta.

E per finire il mio nome.... mi chiamo Akane ( per gli amici Aka) ed è un nome giapponese che secondo Wikipedia significa "rosso brillante".

Pensavo che i miei genitori avessero fatto qualche viaggio in Giappone e mi avessero dato questo nome, ma la nonna diceva che erano troppo impegnati per fare viaggi così distanti.

La mia adorata nonnina era l'unica che ascoltava le mie stupide idee ed era l'unica a farmi veramente compagnia, ma le persone migliori se ne vanno sempre prima.....

Eh già, era morta lasciandomi un vuoto immenso! E dalla sua scomparsa iniziavo a fare sogni strani, incompressibili....

Ed ecco un altro motivo per il quale quella notte non riuscì a chiudere occhio... un altro strano sogno.

Nelle ultime settimane era diventata una routine
quotidiana avere questi incubi ed ero parecchio spaventata da questi.

Quella mattina, mi ero svegliata con un mal di testa assurdo e nemmeno la pastiglia mi aiutava a farmelo passare e tutto per colpa di quell'incubo.

Non mi ricordavo che cosa avessi sognato, sapevo che era comunque brutto.
A risvegliare i miei pensieri fu il fruscio delle foglie degli alberi di fronte a me.... non c'era così tanto vento, ma pensai "sarà sicuramente qualche uccellino" .... e invece no!

Da dietro un albero spuntò quello che sembrava uno shuriken! Non feci in tempo a schivarlo e me lo ritrovai conficcato nel petto....vedevo tantissimo sangue uscire, ma non provavo dolore...solo stordimento.

Cercai di alzarmi, ma sembravo un peso morto, mi accorsi di due uomini incappucciati che si avvicinavano a me.

Bakin:" Sta muovendo le dita!" disse uno dei due.
Gonshiro:" Si sta per svegliare!" disse l'altro...
Non riuscivo a capire che cosa significasse quella frase, so solo che subito dopo caddi in un profondo sonno.

————————————

Mi svegliai in un luogo molto buio, illuminato solo da una semplice candela alla destra del letto su cui stavo.... ogni movimento era paragonabile alla pesantezza di cento elefanti.

Non avevo idea di cosa mi fosse successo, però avevo la sensazione di essermi svegliata dopo lunghe ore di sonno, ero davvero confusa.

Provai a sedermi sul letto e staccai i fili e gli aghi che erano attaccati a delle macchine che controllavano i miei battiti, avevo un mal di testa atroce e i miei occhi bruciavano.

Avevo paura, molta paura e non appena mi ritrovai davanti allo specchio e vidi la mia figura riflessa sentì come una voce nella mia mente e alcune scene che mi comparivano davanti come ricordi lontani

Flashback...
Obito:" Sono più veloce di te stupida!" disse mentre correva per tutto il Villaggio.
Akane:" Tobi aspettami!" urlavo.
Fine flashback

All'inizio non riuscivo a capire perché mi fosse venuto in mente quel ricordo, non sapevo chi fosse quel bambino, mi sentivo così confusa che avevo paura di essermi scordata il nome.

Guardai il mio viso pallido e umido a causa delle lacrime....(non capivo perché piangevo) avevo un copri fronte in testa con il simbolo della foglia, indossavo dei vestiti mal ridotti e in alcuni punti strappati e avevo un borsellino sulla gamba destra dalla quale spuntavano dei kunai.

Il cigolio della porta di legno mi allarmò e per istinto presi il kunai e mi misi in posizione di difesa, non sapevo nemmeno cosa stessi facendo, il corpo faceva tutto da solo.

Bakin:" Che ci fai sveglia!" disse l'uomo minaccioso.
Akane:" Chi sei tu?" chiesi cercando di nascondere la mia voce tremolante e in tutta risposta, l'uomo si mise a ridere.

Bakin:" Ma come? Non ti ricordi?! Hai dormito per quasi 14 anni e ti sei scordata già delle persone reali!" disse continuando a ridere.

Se siete confusi, pensate a come stavo io! Non avevo idea di cosa stesse parlando, guardavo solo il letto e poi lui senza capire di cosa stesse parlando.

Bakin:" Avanti muoviti, il capo ti vuole parlare!" disse prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori dalla stanza. Mi agitavo, per cercare di scappare, ma la sua presa era forte e sentivo che piano piano stavo perdendo la sensibilità al braccio.

Flashback
Obito:" Non avere paura Aka, tornerò presto!" disse lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia bagnata dalle lacrime.
Fine flashback

Akane:" Obito..." dissi senza rendermene conto, mentre una lacrima scendeva. Sapevo di conoscere quel bambino, ma non capivo chi fosse.

Bakin:" Forza, entra!" disse spingendomi all'interno di un enorme salone poco illuminato e privo di finestre.

Dembe:" Oh, ma guarda chi è tornato nel mondo dei vivi!" disse un uomo seduto su un'enorme sedia.

Akane:" Che volete da me!" dissi guardando tutti quei uomini incappucciati.

Gonshiro:" Ma come non ti ricordi di noi! Avrai anche dormito per 14 anni, ma la memoria dovresti averla!" disse e tutti si misero a ridere, mentre io ero ancora confusa.

Dembe:" Ti rinfresco un po' la memoria Akane Uchiha!" disse.
E come un flash....immediatamente mi passò tutta la vita davanti e caddi a terra, mentre le mie emozioni mi uccidevano.
In quel momento mi ricordai ...

Akane Uchiha  🖤 ⁂ Kakashi x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora