Harry si era alzato dal letto due ore prima e stava già desiderando di essere rimasto lì. Avrebbe potuto indossare uno strano travestimento. Forse qualcosa con i baffi."Ehi, Styles!"
I piedi di Harry vacillarono contro la sua volontà e spostò da parte i suoi ricci con dita tremolanti. Aveva lasciato crescere i capelli, e le punte gli arrivavano un po' oltre le orecchie. "Hey."
"Allora," iniziò Guy e Harry sapeva già dove stava andando a parare. Avrebbe voluto sapere come essere risoluto, persino maleducato, non doversi preoccupare di ferire i sentimenti di nessuno. "Domani è venerdì e scommetto che non hai niente da fare, quindi ... che ne dici di quell'appuntamento?".
"In realtà-"
"Oh andiamo. Solo un appuntamento?"
E sarebbe dovuto andare bene, sarebbe stato bello essere invitati a uscire e divertirsi con qualcuno di attraente, ma lui non se la sentiva. Solo che non importava quante volte avrebbe detto di non voler uscire con lui, Guy non sembrava mai sentirlo.
"Io... ehm, ho dei programmi." Harry si guardò freneticamente intorno, nel quadrante dell'università, alla ricerca dei suoi amici che sarebbero potuti andare in suo soccorso. Naturalmente, nessuno di loro era in giro quando ne aveva bisogno. Nemmeno Louis. Louis avrebbe dovuto saperlo e basta.
Anche se si erano messi d'accordo per incontrarsi al centro studenti. Comunque.
"Possiamo semplicemente stare un po' insieme, sai. Niente di serio. Vediamo dove ci porta," disse Guy, con quel sottofondo nella voce che faceva sentire Harry come se il ragazzo lo stesse già immaginando mezzo nudo nel suo letto del dormitorio. "posso farti fare un giro a casa mia".
"Come ho detto," disse Harry si grattandosi la parte posteriore del collo, mentre fissava le punte delle sue scarpe da ginnastica bianche e sporche. Una faccina sorridente proprio in cima ad esse che Louis aveva disegnato con un pennarello indelebile. "Ho dei progetti. E non sono proprio... non sono interessato. Te l'ho già detto".
Nel momento in cui il riccio alzò lo sguardo, desiderò di non averlo fatto. Guy stava fissando il suo cavallo.
"Sabato allora?"
Harry avrebbe solo voluto andarsene.
Sarebbe voluto risultare più deciso. Riuscire a dire 'no, amico, non uscirò mai con te, perché sei solo a caccia di una scopata e non sono affatto interessato' e allontanarsi.
Invece rimase lì e disse la cosa peggiore in assoluto che avrebbe potuto dire. "Ho un impegno. Con il mio ragazzo".
Le punte delle orecchie gli bruciavano come sempre, quando mentiva. Era solo questione di tempo prima che inciampasse nelle sue stesse parole e confessasse che non era vero, così borbottò un "Ciao" appena udibile e girò sui tacchi.
Guy lo prese per il gomito e gli chiese: "Davvero? Chi? Hai detto che non volevi uscire e ora improvvisamente hai un fidanzato?".
Era incredibile come Guy sembrasse improvvisamente aver capito qualcosa che Harry gli aveva ripetuto per settimane.
"È una cosa nuova, stiamo insieme solo da due giorni... è successo e basta". Sperava che non sembrasse così agitato come effettivamente era. Non era mai stato bravo a mentire su due piedi. "Mi piaceva da un po' di tempo, ma non volevo che nessuno lo sapesse. Non prima che lo sapesse lui".
"Davvero," disse Guy come se non gli credesse nemmeno per un secondo. "chi è allora?"
Harry strappò il suo braccio dalla presa di Guy, lo stomaco annodato, un non sono affari tuoi sulla punta della lingua.
STAI LEGGENDO
Faking It [Larry Stylinson] || Italian Translation
FanfictionUn'università in cui Louis è il migliore amico di Harry da quando gli ha offerto frutta a cubetti nel parco giochi, e passano più tempo a coccolarsi nei loro letti del dormitorio che a fare altro, come se stessero insieme, ma non è così. O forse sì...