Capitolo 2

11.3K 369 513
                                    

Non importava quante volte Niall avesse lanciato loro sguardi di disapprovazione con un Liam perplesso al suo fianco, non si erano fermati. Era così facile, tenere la mano di Louis dove tutti potevano vedere, era così naturale essere abbastanza vicino a lui da sentire il calore del suo corpo.

Louis sembrava sentire la stessa cosa.

"Sei il mio piccolo... muffin di zucchero. Il mio dolcissimo orsetto gommoso, il mio-"

Harry smorzò il resto della frase mettendo il palmo della mano sulla bocca di Louis, e il liscio in risposta gliela leccò.

"Dovrei essere disgustato?" Chiese Harry, sorridendo dolcemente come faceva sempre quando Louis si comportava da sciocco.

Louis strinse gli occhi, intimidatorio come un gattino scontento. Harry non era preoccupato. Sorrise fino a quando le guance iniziarono a fargli male e tirò via la mano quando Louis cercò di morderla.

"Presenterò un reclamo per essere stato maltrattato", disse Harry mentre si dirigevano verso la sala comune.

"Bene allora, lo farò anch'io", replicò Louis. L'inclinazione maliziosa nella sua voce non era di buon auspicio per Harry. Era la stessa identica espressione che aveva avuto il castano quando due giorni prima aveva messo dei limoni nelle scarpe di Liam. "Non mi sento abbastanza coccolato. Dov'è l'amore, uh? Dove sono i miei grandi gesti romantici e le poesie ispirate alla mia eterna bellezza e-"

"Sei così idiota-"

"E non mi lasci mai finire quando parlo! E ora mi hai appena dato dell'idiota. Bene." Louis si strappò la mano drammaticamente e cominciò a correre via, deliberatamente abbastanza lento da permettere a Harry di recuperare qualche passo.
"Ti voglio bene!" esclamò Harry in modo drammatico, le sue guance appena un po' calde, mentre afferrava Louis intorno alla vita e lo sollevava dai piedi fino a quando Louis non rise e prese a calci le sue gambe, contorcendosi tra le sue braccia, rendendo a Harry difficile trattenerlo.

"Bruto! Lasciami! Qualcuno mi aiuti!"

"Sto facendo il romantico!"

"Wow", disse Louis proprio quando Harry cominciò a perdere l'equilibrio e si ribaltò in avanti, portando entrambi quasi a sbattere a faccia in giù. Il castano riuscì a mettere il terreno sotto i suoi piedi e a puntellarli, ma essi inciamparono ancora, quasi cadendo dritti contro lo stipite della porta della sala comune.

"Non posso credere che tu abbia cercato di uccidermi", disse Louis, senza fiato e ridendo, mentre si contorceva e afferrava le braccia di Harry, lanciando uno sguardo all'interno della sala comune.

"In realtà sono un agente segreto mandato qui per liberarmi di te. Ho fatto finta di essere tuo ami-".

Louis schiaffeggiò la mano sulla bocca di Harry, con le sopracciglia alzate e mimò con le labbra 'fidanzato'.

Harry non poté farne a meno. Leccò la mano di Louis.

"Onestamente", disse Louis seccato asciugandosi il palmo della mano sul petto di Harry. "Il peggior agente segreto che abbia mai incontrato".

"E ne hai conosciuti molti."

"Moltissimi", disse Louis, sporgendo il mento con un'aria di superiorità. L'angolo della sua bocca che si alzava. Harry, in risposta, ebbe un piccolo spasmo.

"Ehi", disse Louis, sorridendo ampiamente ora, le dita dei piedi che toccavano quelle di Harry. Le mani caddero verso la vita di Harry per avvicinarlo.

"Cosa?" Harry si fece più vicino, catturando a malapena il luccichio malizioso negli occhi di Louis prima che il più grande si appoggiasse a lui e annusasse il collo di Harry.

Faking It [Larry Stylinson] || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora