5.black coffee

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Saturday
01:00 am

La sera passò velocemente,Alex e Arielle tornarono e lei rimase con noi per tutta la sera,non mi sono mai sentita così in imbarazzo come quella sera.
Cantò ma con meno passione dell'altra sera,non guardò negli occhi nessuno tra il pubblico e fece velocemente.
Non sembrava per niente felice quella sera,era amareggiato.
La sola presenza di quella ragazza lo aveva completamente oscurato e io non riuscivo a non chiedermi se il nostro bacio fosse importato qualcosa.
In questo si notava la nostra differenza di età,io davo più importanza alle cose come queste, lui sembrava vivere il momento per poi passare oltre.
Alla fine della serata Margot salutava Jamie
M-:"Jul ti dispiacerebbe se Jamie venisse a casa?"
J-:"ma scherzi? Tranquilla Mar,Jamie può venire"
Con Ancora tutti dentro per un drink insieme,mi allontanai.
Come l'altra sera,e sentii la porta aprirsi.
Sta volta la sigaretta di Alex era già accesa e non era solo.
Uscirono e lui mi guardò,brevemente e da lontano e feci finta di farmi gli affarmi mie senza guardarlo.
Stavo sul mio telefono e quando si allontanarono rientrai,ero rimasta male certo.
Ma non potevo darci peso,ci sarei rimasta troppo male.
Andai a casa quindi con Margot e Jamie.
Passò la notte.

7:00 am

Sentii il mio telefono squillare,ero ancora nel mio letto,ed ero esausta dall'altra sera.
Vidi  Alex
Sullo schermo,e ignorai la chiamata.
Sentii un altro squillo e risposi.
Jul-si può sapere che c'è? Sono le 7:00
Alex-lo so lo so,senti non è che potresti scendere,sono qui sotto
Jul-no? Sono le 7:00 Alex ma mi senti?
Alex-Julie perfavore favore ho bisogno che tu venga qui,andiamo"
Sbuffai
Jul-farai meglio a non farmi alzare per niente

Scesi,stanca e di cattivo umore,non avevo davvero e per niente la voglia di vederlo.
Una volta aperta la porta lo vidi
Juliet-:"quindi? Che c'è?"
Alex-:"Julie Perché non andiamo a prenderci un caffè"
Juliet-:"Perché non inviti qualcun'altro,chiunque davvero,non ne ho per niente voglia se lo vuoi sapere"
Alex-:"mi dispiace per ieri sera,ero scosso e nervoso e non ti ho parlato per tutta la sera"
Juliet-":si vedeva quanto eri scosso"
Alex-:"ieri sera non ero molto in me okay? Non sono nemmeno andato a casa"
Juliet-:"si vede"
Alex-:"andiamo,per parlare,mi piace stare con te"
Juliet-:"si vede anche quello"
Alex-:"pago io"
Lo guardai scettica
Juliet-:"ah andiamo vado a cambiarmi"
Alex-:"nah non serve sai bene così andiamo"
Lo seguì,e arrivammo a una tavola calda Londinese,e ci sedemmo.
Io evitavo il suo sguardo mentre lui mi osservava.
Ordinammo due caffè,una colazione non proprio nutriente,ma conoscendo Alex non era proprio uno dei suoi maggiori problemi.
Alex-:"mi dispiace per ieri sera"
J-:"avevo capito"
Alex-:"sai qui ci venivo quando ero più giovane,avevo la tua età"
J-:"detto così sembra che tu sia un vecchietto e una ragazzina"
Alex-:"non è così?"
Cercò di farmi ridere e quasi ci riuscì
Alex-:"sai dato che pago io dovresti prendere qualcosa di più,non solo un caffè"
J-:"non faccio colazione spesso"
Alex-:"comunque io la cosa di ieri sera voglio finirla per davvero"
Lo guardai
J-:"penso tu ti sa giocato la tua chance"
Alex-:"nah non è vero,non ancora secondo me"
J-:"sta mattina abbiamo un ego di ferro mr Turner"
Alex-:"sempre avuto"
Accennai un sorriso
Alex-:"tu hai una chitarra a casa tua? Volevo farti sentire una cosa che ho scritto"
J-:"dovrei averla,o meglio Margot,ma non fa differenza"
Alex-:"finito il caffè allora la prossima tappa è l'appartamento 505 Fitzrovia street"
Finito il caffè passeggiamo fino a casa e ormai erano le 10:00
Rimanemmo in quella tavola calda forse per più della durata di un caffè.

10:15 am

Salimmo e Margot non c'era,deve essere uscita,grazie a dio, non volevo vedesse che razza di illusa sono, invitando Alex anche dopo ieri sera.
Ci sedemmo e portai la chitarra che Alex mi aveva chiesto
Alex-:"ho scritto questo pezzo di canzone ma non so come andare avanti"
Iniziò a cantare e a suonare qualche accordo "

"I'm going back to 505
If it's a seven hour flight or a forty-five minute drive
In my imagination you're waiting, lyin' on your side
With your hands between your thighs"

505 era il numero del mio appartamento.
Mi sentivo speciale,mi aveva incluso in qualcosa,ci teneva.
Non avrei dovuto ma lo perdonai subito
Che io sia dannata.

"Stop and wait a sec
Oh, when you look at me like that, my darling
What did you expect?
I probably still adore you with your hands around my neck
Or I did last time I checked"

Amavo la sua voce,era roca,non completamente sana,dalle sigarette.
Ma era comunque bellissima,amavo la sua voce

"Not shy of a spark
The knife twists at the thought that I should fall short of the mark
Frightened by the bite though it's no harsher than the bark
Middle of adventure, such a perfect place to start"

Si fermò
E mi guardò
Alex-:"non so come andare avanti,che ne pensi comunque?"
Rimasi senza parole brevemente
J-:"Alex è...è davvero bella."
Alex-:"sapevo ti sarebbe piaciuta"
Ci fu altro silenzio dove ci guardavamo negli occhi
Lui si avvicinava a me e io ero ferma come una statua.
Le nostre labbra si toccarono dalla nostra vicinanza e ci baciammo di nuovo,con più passione dell altra sera.
L'odore di sigaretta e colonia si sentiva sta volta mischiato con del caffè.
Il fatto che fossimo sul mio letto non aiutava.

12:30 pm

Qualcuno ora con il taglio di tempo potrebbe pensare,hanno fatto qualcosa,invece no o almeno non totalmente.
Ho troppa paura che Alex dopo avermi avuta se ne vada e non voglio che succeda,quindi aspetterò finché non sarò sicura di quello che faccio.
Lui era ancora qui però,e occasionalmente mi baciava mentre cucinavo della pasta.
Nessuno dei due aveva ancora mangiato ed era ora di pranzo,Margot mi informò che non ci sarebbe stata.
Eravamo solo io e lui fino a che il suo telefono non squillò.

Spazio au
Aia chi sarà

-parole 1040
-viky

No,you can't call me Her name//Alex TurnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora