Capitolo 2

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Erano passate due settimane dalla festa di fidanzamento di Giancarlo e Silvia. Quella mattina Nadia si stava preparando per andare all'università non per assistere alle lezioni ma perchè ci sarebbe stato un incontro in aula magna con il famoso egittologo Zaid Huessein. Per lei fu inevitabile ripensare a Daniel e a ciò di cui avevano parlato durante quella serata sullo yacht. Ripensò al suo sguardo intenso. "Ritorna alla realtà Nadia" pensò, mentre uscì di casa diretta al suo box. Mise in moto e partì.

Arrivò presto in università e, appena scesa dalla moto, sentì qualcuno chiamarla da lontano. Si voltò e vide una sua amica venirle incontro - ciao Nadia!- - ciao Chiara, come va?- - tutto bene! Non vedo l'ora di partecipare a questo incontro con il signor Huessein, non mi sembra vero- le brillavano gli occhi. Nadia sorrise - già non vedo l'ora anch'io- e, insieme, entrarono in università. 

Nonostante mancasse ancora mezz'ora all'inizio dell'incontro, i posti a sedere erano quasi tutti occupati. Fortunatamente i loro compagni di corso gli avevano tenuto il posto, si sedettero insieme a loro ed iniziarono a parlare del più e del meno. Dieci minuti prima della presentazione, Nadia vide un uomo salire sul palco dell'aula magna che iniziò a sistemare alcuni documenti sulla scrivania. Sgranò gli occhi. Era Ethan. "Ma com'è possibile...?" ci ripensò un attimo "bhe in effetti Daniel mi aveva detto di aver lavorato con Zaid... magari anche Ethan..." - ehi Nadia cosa c'è?-. Tornò alla realtà e vide che a farle quella domanda era stata Chiara - no niente... è che conosco quell'uomo laggiù sul palco- Chiara si voltò a guardare Ethan in lontananza - mica male- disse maliziosa - quando finisce l'incontro ci andiamo a parlare?- Nadia arrossì - cosa?! No, no, lo conosco appena, ci ho parlato solo una volta e non è andata nemmeno molto bene- Chiara si voltò a guardarla - bhe, proprio per questo motivo devi rifarti parlandogli di nuovo- non ebbe il tempo di risponderle perchè in quel momento Zaid Huessein salì sul palco. 

Era identico a come lo aveva già visto in alcune foto su internet: corti capelli brizzolati, barba lunga ma ben curata e occhi scuri come la notte. Aveva uno sguardo serio ma rassicurante allo stesso tempo. Se lo immaginava più alto però. Si mise al centro del palco e iniziò a parlare al microfono - Buongiorno a tutti voi, cari studenti e professori universitari- partì un grande applauso - sono onorato di essere qui con voi oggi per parlarvi di alcune delle mie più grandi avventure che hanno segnato il corso della mia carriera- si voltò a guardare Ethan - qui con me c'è un mio caro collega, Ethan Anderson, che ha assistito insieme a me ad alcune importanti scoperte che oggi andremo a raccontarvi- si seguì un altro applauso, dopo di che il famoso egittologo, insieme al suo collega, iniziarono a raccontare le loro ultime avventure in Egitto. Le ragazze erano evidentemente tutte con gli occhi puntati su Ethan. 

L'incontro terminò verso mezzogiorno. - Io e le altre andiamo a mangiare una pizza al bar, vieni anche tu?- le chiese Chiara. Erano rimaste poche persone in aula magna. Da lontano Nadia riusciva a vedere Zaid ed Ethan che discutevano con un professore, circondati da alcuni studenti curiosi. -Nadia? Ci sei? Hai sentito quello che ti ho detto?- scosse la testa e guardò la sua amica - si, si, scusami ho sentito, vi raggiungo tra poco- Chiara guardò verso Ethan e sorrise - d'accordo, poi dimmi com'è andata- prese la sua borsa e uscì dall'aula magna. Nadia scosse la testa "ma perchè ho così tanta voglia di parlare con lui? Forse... potrei conoscere anche il signor Huessein ma non è da me prendere iniziative di questo genere... eppure..." sospirò e lentamente si avvicinò al palco. Era intenzionata a rimanere per un po' in disparte, magari dietro ad alcuni studenti, ma non era ancora arrivata che Ethan si era accorto subito della sua presenza e la guardò quasi divertito -Nadia?- lei rimase sorpresa dal fatto che si ricordasse il suo nome - Ethan- e salì sul palco - non sapevo che studiassi qui- le disse lui. Zaid Huessein  li guardò incuriosito - e io non pensavo che, come Daniel, anche tu conoscessi il signor Huessein-  gli rispose lei. Zaid sembrò colpito - con chi ho il piacere di parlare?- Nadia si girò a guardarlo evidentemente emozionata. Stava per rispondergli ma la precedette Ethan - Zaid, lei è Nadia D'Angeli- - piacere signor Huessein- lui sorrise - piacere mio Nadia, diamoci pure del 'tu' perchè conosco tuo padre Giancarlo- lei rimase senza parole -Come? C-conosce mio padre? Non me ne ha mai parlato...- - si lo conosco e anche da parecchi anni ormai...- rispose Zaid - ma... ho sentito poco fa che parlavi di un certo Daniel... intendi Daniel Moore? Come vi conoscete?- Ethan si intromise nuovamente - l'ha conosciuto insieme a me alla festa di fidanzamento di suo padre- - interessante...- disse Zaid analizzandola - quanti anni hai Nadia?- - ventitrè- rispose lei, il cuore le batteva per l'emozione - sei all'ultimo anno universitario allora, giusto?- - giusto- lui sorrise - bene allora appena terminerai l'anno non vedo l'ora di poter lavorare con te- gli studenti rimasti intorno a loro rimasero tutti a bocca aperta, compreso il professore. Nadia quasi svenne - cosa? Lavorare con lei?- - certo che lavorerai con noi Nadia, tuo padre è una figura importantissima per i nostri scavi con Zaid- disse Ethan. Nadia sentì come delle vibrazioni in tutto il corpo, stava ricevendo troppe informazioni tutte insieme - ma mio papà... non ha mai studiato egittologia... non vedo come potrebbe essere così importante- Zaid sembrò non averla quasi sentita - Giancarlo ci sta aiutando anche con gli ultimi scavi che stiamo affrontando, ma non posso rivelarti nulla al momento, solo gli addetti agli scavi, i miei colleghi studiosi e naturalmente tuo padre sanno di questo nuovo progetto per ora- Ethan, ascoltandolo, strinse i pugni - che tipo di progetto? Io non ne so nulla- Zaid ebbe un attimo di esitazione, poi si ricompose - Ethan... agli scavi c'è Daniel, è per questo che...- - che mi avete tagliato fuori? Non è un valido motivo!- disse furioso. Nadia iniziò a sentirsi a disagio. Gli studenti rimasero sbalorditi e alcuni bisbigliavano frasi incomprensibili tra di loro. Zaid lo guardò tristemente - Ethan sappiamo tutti come non vi sopportiate... non potete lavorare insieme- Ethan sembrò sull'orlo di esplodere - non me ne frega niente Zaid! Non puoi tagliarmi fuori così!- e a lunghi passi uscì dall'aula magna. Nadia si voltò verso Zaid. Lo vide assente per un attimo, poi le chiese - che ore sono?-  lei prese il cellulare - è quasi l'una, sarà meglio andare a mangiare- - certamente, conosco un ristorante carino qui in zona dove ho mangiato ieri, ti va di andarci?- Nadia quasi barcollò - certo signor Huessein- lui sorrise - chiamami Zaid-.

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