Capitolo 3

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Arrivarono al ristorante in poco tempo. La sala nella quale li fecero accomodare era davvero molto ben arredata e lussuosa, con tavoli e sedie bianche e tovaglie di color oro. Nadia prese il menù ed iniziò a leggerlo. Era emozionata e anche un po' a disagio nel trovarsi lì con un uomo tanto famoso e importante come Zaid. 

-Mi dispiace per quello che è accaduto poco fa con Ethan...- Nadia alzò lo sguardo su di lui - mi ero completamente dimenticato che per questi scavi avevo chiamato Daniel al suo posto...- lei era incuriosita - quindi o chiamate Daniel oppure Ethan? Non lavorano mai insieme?- Zaid sospirò - no, diciamo che Daniel non lavora con noi da quasi due anni o poco più... tempo fa lavoravano insieme e formavano anche una bellissima squadra, ma adesso... no...- e scosse la testa - ...adesso non si guardano nemmeno in faccia- - capisco...- rispose Nadia - ma come mai? Se posso sapere- - una donna- disse Zaid, Nadia rimase sorpresa - Kayla si chiamava... ma è una storia troppo lunga e complessa... nemmeno io ne conosco tutti i dettagli- - capisco- disse lei sovrappensiero " chi sarà mai questa Kayla? Zaid non sembra intenzionato a dirmi di più sull'argomento...". 

Quasi subito arrivò il cameriere che li servì con delle portate dall'aspetto squisito. Nadia assaggiò un boccone del suo piatto. Era davvero ottimo. -Sai, Zaid, quest'anno... essendo il mio ultimo anno universitario... dovrei svolgere uno stage così da ottenere 12 crediti per poi poter conseguire la laurea- iniziò lei - si certo, ormai praticamente ogni corso universitario lo prevede- disse lui sorridendo - almeno vi preparate per quello che verrà dopo- - si infatti, per questo volevo chiederti se potrei partecipare a uno scavo con voi... magari quest'ultimo di cui mi accennavi poco fa in aula magna- Zaid smise di mangiare di colpo e la guardò mentre finiva quel discorso - sarebbe un'esperienza importantissima per me, non solo per la mia carriera, ma perchè potrei conoscere e imparare anche da voi tantissimo, questo è poco ma sicuro, anche solo per una settimana- - la risposta è no- disse lui fermo. Lei rimase di sasso "cosa diavolo mi è saltato per la testa? Che idiota che sono... dovrei imparare a tenere la bocca chiusa" pensò. - Ascoltami Nadia... come ti ho già detto, anche se ancora non ci conosciamo, sono certo che lavoreremo insieme in futuro proprio grazie a tuo padre... ma non puoi partecipare agli scavi che stiamo svolgendo da ormai due settimane... la tomba che stiamo per riportare alla luce è troppo pericolosa- lei aggrottò le sopracciglia - pericolosa?- - esattamente. Immagino tu conosca la famosa Valle dei Re- - chiese lui - certo, è una valle che venne destinata alle sepolture dei sovrani del Nuovo Regno d'Egitto- - si... pertanto, in base ai tuoi studi, saprai benissimo che ogni tomba scoperta viene numerata e catalogata con la sigla 'K V' che sta ad indicare Kings Valley, in inglese- -si- rispose lei -ed attualmente sono sessantacinque le sepolture che sono state scoperte- - sessantasei in totale...- la corresse Zaid. Lei lo guardò incuriosita - Avete scoperto una nuova tomba nella Kings Valley? Sono questi gli scavi di cui parlavi prima?- - si, e come ben saprai, le tombe nella Valle dei Re sono numerate seguendo un ordine geografico da nord a sud... la tomba che stiamo studiando noi è situata prima della K V 1, pertanto prenderà il nome di K V 0- lei rimase scioccata e senza parole - tuttavia... tornando al discorso di poco fa... è una tomba pericolosa...abbiamo trovato l'ingresso alla sala funeraria ma nessuno, e dico nessuno della nostra squadra, riesce ad entrarci per poterla studiare- lei lo interruppe un attimo - in che senso?- Zaid la guardò serio - è come se fosse stata predisposta per non far entrare nessuno... per non far conoscere chi vi è stato sepolto e il motivo...- Zaid sospirò - io stesso ho provato più volte ad entrarci, anche a distanza di giorni, ma appena qualcuno ci mette piede dentro inizia a sentire un forte mal di testa che si intensifica a tal punto da costringerti ad uscire il prima possibile da lì- Nadia spalancò gli occhi - ma è...- - impossibile? Credimi, è difficile anche per me accettarlo, ma è così...- disse lui. Lei non sapeva cosa dire. - Per questo non posso permettere che tu venga, tuo padre in primis non lo permetterebbe, mi dispiace Nadia, so che non vedi l'ora di entrare nel vivo di questo lavoro ma è per il tuo bene. Una volta finita l'università avremo sicuramente modo di lavorare insieme- e le sorrise. 

Non ci poteva credere di essere venuto a conoscenza degli scavi grazie a quella stupida ragazzina. In quel momento sentiva un odio profondo nei confronti di Zaid. Perchè chiamare Daniel al suo posto? Erano anni ormai che non lavorava più con loro! Aveva appena parcheggiato la sua auto nel vialetto alberato vicino casa sua. Prese le chiavi, dopo di che Ethan si avviò verso il cancelletto di casa. Si bloccò sulla strada. C'era Daniel. Lo vide avvicinarsi a lui lentamente, con le mani nelle tasche dei pantaloni. Cosa ci faceva là? Continuò a fissarlo finchè non gli fu davanti. Fu Daniel a rompere quel silenzio - dobbiamo parlare- Ethan lo guardò furioso - non abbiamo niente di cui discutere noi due- e fece per andarsene, ma Daniel riuscì a bloccarlo dicendogli - si tratta di Zaid- Ethan sospirò un attimo, poi si voltò a guardarlo - se hai intenzione di parlarmi degli ultimi scavi segreti che state facendo e del fatto che hanno preferito te a me, beh complimenti, ora se non ti dispiace...- - ascolta quello che ho da dire e poi me ne vado- Ethan strinse i pugni -bene, parla- Daniel sospirò - bene, a quanto ho capito sai già degli scavi, questo mi facilita le cose- - vai al dunque- disse Ethan mettendolo alle strette. Senza giri di parole Daniel disse - vorrei che prendessi il mio posto agli scavi- Ethan sgranò gli occhi - non vuoi lavorare per Zaid?- - no, ho altri progetti- Ethan non era convinto - cosa c'è sotto? Perchè lasci il posto proprio a me dal momento che ci odiamo?- Daniel sorrise - Ethan io non ti odio, sei tu che odi me, per quanto mi riguarda potremmo anche tornare ad essere amici- Ethan distolse lo sguardo da lui per un secondo, poi gli disse - in ogni caso non capisco il motivo per cui dovresti cedermi il posto- Daniel sospirò spazientito - te l'ho detto ho altri progetti in mente, allora ci stai o no?- si guardarono per qualche istante - va bene- disse Ethan infine - meno male, mi sento già più sollevato, adesso chiamo Zaid per informarlo e più tardi andrò dal capo per dirgli tutto- - bene- disse Ethan, avviandosi verso casa - ah, Ethan- lo chiamò Daniel - cosa c'è ancora?- disse lui sull'orlo di una crisi di nervi - grazie- disse sorridendogli e si avviò verso la macchina mentre prendeva dalla tasca dei pantaloni un cellulare.

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