Cap. 22 ~Malinteso~

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Appena mi notò non feci in tempo a reagire che mi baciò. Le sue labbra premevano sulle mie e le schiusi prima ancora che chiedesse l'accesso.

Sentivo il retrogusto dello Champagne a coronare quella danza che sembrava desiderosa quanto dolce.

Il mio naso all' in su sfiorava la sua guancia che sembrava dannatamente liscia e le sue dita scorrevano sulla base dei miei capelli.

Sentivo il cuore battere a mille, ma per la prima volta non per il panico.
Poggiai timidamente la mia mano sul suo fianco ignorando le facce sconcertate degli altri presenti.

Mi staccò dopo qualche istante e mi strinse a lui per il fianco.

Solo in quell'istante notai che non mi aveva chiesto il permesso, ma soprattutto che avrei voluto continuare quel bacio ancora a lungo.

-Si da il caso che Izuku non sia mia amico, ma mio marito, e che porti mio figlio in pancia. ANDIAMOCENE.- si girò e se ne andò. Lo seguii.

Oltre a suo figlio avevo anche le farlalle nello stomaco, e mi setivo davvero strano.

"Mi-mi sto davvero innamorando?" lasciai quella domanda in sospeso per un altro momento perché qualcuno mi spintonò a terra. Era Monoma.

Non ricordo bene quello che successe dopo, ma credo ridiede un pugno a Bakugou, che lo lasciò fare senza problemi, anche se lo spinse a terra dopo aver notato quello che mi aveva fatto.

Ero paralizzato al suolo e respiravo piano. Mi stavo nascondendo.

-IZU! Izuku! Rispondimi, hai battuto la testa?!- mi raggiunse.

-Non posso. Non voglio che lui mi trovi.- risposi con le lacrime agli occhi. Ero nel mio mondo di ansia ormai, ma stranamente me ne rendevo conto.

"Cosa mi prende... Cosa sta cambiando in me?" Sentii l'aria mancarmi.

-Non ti troverà. Non ti può trovare. Dovrà passare sul mio cadavere per farlo.- mi poggiò intimorito le mani sulle spalle comprendendo la situazione.

Lentamente mi ripresi, e lui prima mi sorrise, poi tornò freddo.

-Andiamo a casa...- mi accarezzò il volto e per qualche istante mentre la sua mano si allontanava la seguii con il mento.

"Terza vola senza preavviso, terza volta senza conseguenze... Mi sto abituando..." realizzai.

Lo guardai salire in carrozza ormai lontani dalla musica.

Quando mi sedetti difronte a lui lo vidi sbuffare amareggiato. Gli sanguinava il naso ed aveva una guancia graffiata.

Non mi parlò fino a che non ci ritrovammo in camera nostra a palazzo. Qualcosa lo turbava, e si vedeva.

Appena chiusi la porta si slacciò la camicia e iniziò a respirare lento. Andai in bagno e presi del disinfettante insieme a del cotone.

Quando tornai notai che Kacchan era seduto sul letto ormai senza camicia. Ma dai giù la saliva lentamente e lo raggiunsi. Vide quello che avevo in mano e comprese ciò che volevo fare, così si sistemò.

Cercai per qualche istante una posizione comoda, ma non la trovavo. Alla fine presi coraggio e mi sedetti sulle sue gambe.

Mi guardò sorpreso ma mi lasciò fare.
-Senti Izu...- sussurrò ad un certo punto.
-Mh?- iniziai a tamponare i graffi.

-Ahi... Scusa... Non avevo idea degli enormi problemi che ti ho creato già prima dell'incidente... Ed è ovvio che non mi perdonerai però... AH!- tamponai più forte per interromperlo.

~Principe dei miei stivali!~ ¦Bakudeku-Omegaverse¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora