Da un momento all'altro il cielo si riempì di dense nuvole grigiastre, sollevai lo sguardo su di esse e sentii una minuscola goccia bagnarmi la fronte. In quella sera era previsto dal meteo un forte temporale ma non ci badai più di tanto, era ancora bel tempo poco prima che uscissi.
Dovevo prendere almeno un ombrello
Pensai affrettandomi ad entrare nella imponente Chiesa di fronte a me, era l'unico posto in cui potevo restare un po' in pace. L'assoluto silenzio, il senso di protezione e la consapevolezza che i vampiri non gradissero questo luogo mi facevano sentire più tranquilla. Avanzai lentamente fino al grande altare riposto al centro della stanza inginocchiandomi ai suoi piedi per poi congiungere le mani sopra di esso, nella tipica posizione da preghiera. Fin da bambina mi fu insegnato di recarmi in questo luogo e pregare ogni qual volta che mi sentivo smarrita, la fede mi avrebbe riportato sulla retta via.
Così diceva sempre mio padre...
Da quando ero arrivata alla magione Sakamaki non c'era stata una sera in cui non recitavo la mia preghiera, lo supplicavo di salvarmi da queste creature oscure e riportarmi alla mia normalità. Tuttavia dopo giorni, settimane e mesi nulla era cambiato, sembrava come se il mio destino fosse legato ai vampiri, il mio sangue per loro era "prescelto", qualcosa di unico. Anche se la fede non mi aveva aiutata e sembrava volesse lasciarmi alla mia sorte avrei continuato a crederci... e continuerò a farlo.
Fra i miei pensieri e le preghiere si intromisero due occhi dal colore smeraldo acceso. Da quando avevo ascoltato involontariamente la sua confessione privata non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Al suono della campanella che segnava i 15 minuti di pausa per la merenda ero salita sulla terrazza della scuola, il posto in cui di solito mi rifugiavo ma quella volta non la trovai desolata. Mi ero bloccata sulla soglia della porta non appena avevo avvertito la sua voce e mi fu inevitabile sentire le sue parole, quelle che parevano essere dichiarazioni d'amore confessate al chiaro di luna.- Flashback
(... Non ti ho mai dimenticata, nemmeno per un istante.
Ricordo la tua voce, il tuo profumo...
Ogni cosa. )
-
Non avevo mai visto Laito in quel modo né gli avevo mai sentito pronunciare parole così forti verso un'altra ragazza. La curiosità di sapere a chi stava rivolgendo quel sentimento mi tormentava, volevo scoprire il suo aspetto e capire cosa avesse fatto di speciale per entrare nel suo cuore. Anche se non l'avrei mai e poi mai ammesso dentro di me provavo un senso di fastidio, io l'avevo scelto lui e col tempo il nostro rapporto era diventato quasi complice.Eppure non abbastanza da fargli pronunciare quelle parole pensando a me...
"Bitch-chan, lo sapevo che eri qui ''
Sussultai girandomi di scatto trovandolo a pochi metri di distanza mentre avanzava nella mia direzione.
"Laito-kun... non dovevi venire"
Mormorai indietreggiando ma l'altare dietro di me mi bloccava sul posto."Mh, vuoi veramente farmi credere che stavi pregando sul serio?"
Disse per poi scoppiare in una fragorosa risata ma un attimo successivo i suoi occhi si assotigliarono e quel sorriso divenne glaciale.Il suo repentino cambio d'umore non era per niente un fattore positivo, ormai avevo imparato a conoscerlo abbastanza bene da sapere che qualcosa l'aveva fatto arrabbiare.
"Sai ultimamente trovi ogni pretesto per allontanarti da me, non ti piaccio più? "
Le sue parole mi colsero alla sprovvista non tanto perché non me lo aspettassi ma proprio perché non sapevo come rispondergli. Se ammettevo di aver sentito la sua confessione si sarebbe di sicuro arrabbiato e non volevo rivelarlo, avrei dato l'impressione di essere gelosa. Non potevo nemmeno negare i fatti ormai si era accorto del mio insolito comportamento, non gli sfuggiva mai niente.
"Non hai risposto. Credo che ti meriti di essere punita..."
In un istante mi ritrovai spinta sopra l'altare, non ebbi il tempo di spostarmi da lì che il vampiro si posizionò sopra bloccandomi sotto il peso del suo corpo.
"Laito! Che intenzioni hai? Siamo in una chiesa!"
Dissi con tono agitato mentre cercavo di spingerlo con l'intento di spostarlo dal mio corpo per scappare da quella posizione di svantaggio.Il vampiro con solo una mano afferrò entrambi i miei polsi tenendoli bloccati sopra la mia testa, il mio respiro si bloccò nel petto e sgranai gli occhi. La sua mano libera iniziò a sfilare con lentezza il fiocco della divisa scolastica dopodiché aprì due bottoni della camicetta bianca. Dalle mie labbra uscì un lamento soffocato, non volevo che continuasse ma ero talmente sconcertata da non riuscire quasi a proferire parola.
"(Nome) se non lo dici adesso, non mi fermo più."
Sospirai di sollievo non appena la sua mano si bloccò sul terzo bottone esitando dall' aprirlo. Ero con le spalle al muro, non avevo scelta se non quella di confidare il motivo del mio allontanamento.
"Una sera ti ho ascoltato per sbaglio... stavi dicendo che sei innamorato "
"Lo sai che non è carino origliare? "
Rispose lasciandomi liberi i polsi per poi togliersi da sopra di me.Mi sollevai su lentamente guardandolo, la sua reazione mi lasciava perplessa facendo confermare quei dubbi che si erano insediati nella mia testa. Non aveva smentito le mie parole e se me stava seduto con lo sguardo assorto invece di rassicurarmi.
"Quindi è così? Ti piace un'altra vero?!"
Sbottai innervosita dal suo silenzio lanciadoli uno sguardo duro anche se la mia voce mi tradì incrinandosi.Non riuscivo a trattenermi ripensando a tutto il percorso fatto insieme, a quanto avevo sofferto all'inizio quando c'era solo il suo lato sadico e crudele fino a riuscire a scorgere un suo lato umano. Col tempo avevo abbassato la mia difesa personale per aprirmi con lui così da instaurare un legame più profondo che mi sembrava ricambiato fino a quel momento. D'istinto scesi giù dall'altare con l'intenzione di andarmene correndo da lui e dalla sua rivelazione dolorosa ma il vampiro mi afferrò per il polso bloccandomi.
"Lei mi ha sempre usato... per un momento avevo pensato che mi amasse davvero ma non fu così."
Le sue parole mi bloccarono il respiro, girai il capo nella sua direzione osservando il suo bel viso sempre allegro dipinto da una smorfia di sofferenza mentre i suoi occhi erano avvolti dalla malinconia.
"Per questo ho bisogno di te... resta al mio fianco (nome) "
La sua presa sul mio polso si intensificò leggermente come se avesse paura che da un momento all'altro potessi scappare, lasciandolo solo. Non aggiunsi altre futili parole e mi slanciai su di lui, avvolgendolo e stringendolo in un abbraccio. Avvertì una sua incertezza iniziale ma un istante successivo si lasciò a quel gesto d'affetto, appoggiò la fronte sulla mia spalla mentre le sue braccia mi tenevano strette al suo corpo. Scorgere questi piccoli frammenti sofferenti nel suo animo era stato qualcosa di doloroso, avevo intravisto un Laito con sentimenti ed emozioni umane. Dentro di lui percepivo il ragazzino ferito e privo del vero amore di cui aveva bisogno, anche se era celato in profondità sotto quel sadico lato che aveva preso ormai il sopravvento.
༒︎
Heyy!!Lo so che ho detto che avrei continuato la storia durante le vacanze però sono delle vacanze piuttosto movimentate e la mia voglia non c'è. ;-;
Comunque spero vi piaccia questo capitolo! (Doveva essere romantico ma è venuto fuori qualcosa di malinconico haha)
STAI LEGGENDO
𝐃𝐢𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐤 𝐋𝐨𝐯𝐞𝐫𝐬 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 ☦︎ 𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐭
RandomVivrai una breve esperienza con uno di loro... lo scoprirai profondamente... e non riuscirai più a scappare da lui. 𝑺𝒆𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒏𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐?