𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙

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Sento l'autobus fermarsi, alzo gli occhi dal telefono per guardare fuori dal finestrino e mi accorgo di essere arrivata alla mia fermata, quindi scendo e mi dirigo verso casa.

Percorro la solita strada da anni, ormai la conosco perfettamente e questo mi permette di stare tranquilla durante il tragitto, anche se intorno a me è tutto buio.

Ci impiego esattamente 10 minuti per arrivare, appena entro vado subito nella mia stanza, per togliermi le scarpe e mettere qualcosa di comodo e caldo. Opto per una tuta grigia abbastanza pesante e sopra una grande felpa nera Adidas.

Scendo giù per la cena e un po' mi dispiace che i miei genitori siano dovuti andare a una riunione urgente di lavoro; del resto a me sembra che per loro esista solo quello.

" Il lavoro è la base della vita tesoro" oppure, "Amore, il lavoro è come una seconda casa, vedrai che lo amerai anche tu un giorno"; nella mia testa risuonano le loro inutili "frasi guida" riguardanti il lavoro quando io mi lamento del fatto che non sono quasi mai a casa. Hanno sempre qualcosa da fare nella loro azienda, non mi hanno mai detto molto del loro mestiere, so solo che girano molti soldi...

Finito di mangiare metto tutto nella lavastoviglie dato che la domestica oggi ha staccato prima e salgo in camera mia per guardare un po' di tv.

Apro Netflix e inizio un episodio di Shadowhunters. Credo di amare questa serie, ormai è una dipendenza, poi Alec è un bellissimo ragazzo...

Un forte rumore proveniente dal piano di sotto mi distoglie dai miei pensieri, sarà caduto sicuramente qualcosa, ma vado a controllare lo stesso.

Scendo velocemente le scale e mi accorgo che la porta di casa è aperta.

Ma come cavolo è possibile?

-"Mamma? Maic-Papà? Siete voi? "- provo a chiedere alzando il tono della voce.

Nessuna risposta.

Vado a chiudere la porta e poi inizio ad andare in giro per casa per vedere se è tutto normale; con la mano destra mi porto in giro una mazza da baseball nera, non si sa mai.

Primo piano pulito.

Passo al secondo. Sembra non esserci nessuno anche qui. Vuoi vedere che sono solo una ragazza stupida e paranoica che si crea film mentali.

Ma poi perché ci deve essere qualcuno? Magari è stato solo un forte colpo di vento, e la porta non essendo chiusa bene si sarà aperta.

Plausibile no?

Sto per ritornare nella mia stanza quando sento una porta cigolare al piano terra, mi ci fiondo immediatamente.

-"C'è qualcuno? "- urlo.

Silenzio.

I miei battiti diventano più veloci e mi sembra di udire solo quelli.

Inizio a sentirmi accaldata e a sudare nonostante in casa non faccia molto caldo.

Mi avvicino all'interruttore per accendere la luce ma non va. Cerco disperatamente di farla funzionare ma la sala continua a rimanere buia.

Qualcosa che si schianta al suolo e si frantuma in pezzi, il botto mi fa spaventare, così mi accascio subito per terra, sento il cuore battere a mille e cerco di dare una regolata ai miei respiri totalmente impazziti.

Mi alzo lentamente e giro la testa per avere una visione completa del salotto che è molto grande.

Passo velocemente lo sguardo dal divano a forma di L, alle tende, dallo specchio alla portafinestra fino al tavolo, ma non vedo nessuno.

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