"Una serata con Alex Sofia e Austin"

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10° CAPITOLO

Salimmo di corsa le scale e appena entrammo nella mia stanza ci buttammo sul letto a fissare il soffitto.

Dopo un paio di minuti lei mi chiese: "A che pensi?"

E io immersa nei miei pensieri risposi: "Ad Austin."

Lei fece un balzo in aria e poi esclamò: Ah-ahh, avevo ragione!

Poi si mise a saltare per tutta la stanza gridando: "A Rossana piace Austin, a Rossana piace Austin!"

Le tiravo cuscini per farla stare zitta, ma si trasformó in una lotta con i cuscini, finché non ricevetti un messaggio;

Alex: "Vi va di uscire con me e Austin sta sera?"

Chiesi a Sofia e poi confermai.

[…]

Un paio di shorts di jeans chiari, una una maglietta semplice, scarpe da ginnastica e poi rubai un felpone di quelli belli grandi a mio fratello.

Suonó il campanello, erano loro.

Sofia aprì la porta;

Alex: Ehyla, buonasera!

Sofia: Ma buonasera!

Austin: Ciao ragazze.

Io: C-ciao Austin.

Wow, era stato più facile del previsto.

Alex: Dove vogliamo andare?

Sofia: Andiammo in piazza, ci sono le bancarelle.

Alex: Ci sarà cibo?

Sofia: Sì Alex, mi chiedo solo come fai a rimanere così magro!

Austin: Alex ha sempre avuto questo amore per il cibo.

Io: Già.

Così ci incamminammo verso la piazza, mentre Alex e Sofia parlavano di non so cosa, io e Austin rimasimo un pó in dietro, così, per socializzare.

Io: Volevo scusarmi, per ieri, per non aver detto una parola.

Austin: Oh tranquilla, non preoccuparti, anche io sono molto timido.

Sorrisi.

Ridendo e scherzando eravamo arrivati in piazza.

Tra bancarelle, musica e negozi, il tempo era volato, così decidemmo di tornare a casa.

Alex: Buonanotte ragazze, io vado sono stravolto.

Austin: Alex ti raggiungo dopo, accompagno loro a casa e poi arrivo.

Arrivammo davanti a casa mia;

Sofia: Ohhw, sono davvero stanca, io vado!

Ed entró subito in casa;

Austin: Mi sono divertito questa sera, dovremmo rifarlo.

Io sorrisi

Poi mi diede un bacio sulla guancia e mi diede la buonanotte, poi se ne andó.

Rimasi immobile davanti alla porta per qualche minuto, poi, con un sorriso enorme stampato in faccia, entrai anche io.

Lui mi ha salvata "Austin mahone"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora