il racconto di me

vigilia di Natale

Oggi è il 24 dicembre, la vigilia di Natale.

Bhe io ,penso come qualunque altro ragazzo, amo tutta quell'atmosfera che si crea.

Tre giorni fa finalmente mi sono decisa, e ho agghindato la casa tra albero, luci, presepe, stelle di Natale e addobbi vari.

Ho gia comprato i regali per tutti, tranne che per Paolo, e tutt'ora non so che comprargli.

Mi sono messa d'accordo con Luca per andare a prenderglielo oggi pomeriggio.

È il fratello...saprà pure cosa gli piace no!?

Sinceramente si potrebbe anche dire 'e tu sei la ragazza...conoscerai pure i suoi gusti no!?'

Bhe non li so. Non so molte cose di Paolo, e sinceramente non voglio nemmeno sapere.

Io penso che finché ci sono cose nuove da scoprire su una persona, il rapporto sarà sempre intrigante.

Sono ansiosa di ricevere i miei regali..... sembro tipo drogata o completamente ubriaca tanto che sono elettrizzata.

Per procurarmi i soldi necessari a comprare tutta quella roba ai miei amici, questa settimana ho fatto la baby sitter a Stefania, la bimba di 2 anni che abita vicino a me.

Mi hanno pagato parecchio, e tra l'altro non è stato nemmeno difficile.

la piccola è tranquillissima e ho potuto tranquillamente studiare a casa sua, mentre lei dormiva.

Ok no ora piglio un infarto. Non può essere vero.

Sta nevicandoooo!

Si perché io amo la neve in una maniera assurda, ma qui siamo a 10 minuti dal mare, e l'ultima volta che ha nevicato io avevo 4 anni.

Metto il parka, gli stivaletti, la sciarpa e i guanti in un tempo record, e mi fiondo fuori.

Corro a chiamare Sara e elisa, che sono tornate dall'università per le vacanze Natalizie.

Sara è gia fuori casa, e senza nemmeno salutarla la trascino, correndo , verso casa di Elisa.

Come al mio solito busso tanto forte che la porta sembra che sta per cadere.

Dopo qualche minuto, spunta fuori un naso minuscolo, tutto rosso per il freddo e una ciocca di capelli biondi.

"Elisa elisa" le urlo, andando ad abbracciarla

"Calma, calma, mi stai soffocando" dice ridendo dopo che l'ho liberata dal mio abbraccio.

"Si...scusa è che lo sai che adoro la neve"

Un mucchio di neve mi arriva in testa.

"Anche addosso?" Dice sara guardandomi con l'aria di sfida

"Che la battaglia di palle di neve abbia inizio" le urlo raccogliendo una manciata della sostanza bianca che continua a cadere dal cielo e lanciandola.

Si ok è da bimbi...ma è bellissimo!

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Metto il maglione di lana, il parka, ed esco per andare a comprare il regalo a Paolo.

A metà strada, seduto sulle scalette del parco vecchio, mi aspetta luca, con la testa chinata verso le gambe, facendo ricadere il suo bellissimo ciuffo boccoloso verso il basso.

È vestito solo con la felpa, le converse e i jeans. Cioè figlio mio sta nevicando....almeno il giubbino mettilo!

Mi avvicino a passo veloce, nel frattempo lui si accende una sigaretta e inizia a fumare.

"Hey Luca"

"Faby" dice spostandosi un po per farmi posto .

"Ma non stai congelando così?"

" maronna! Staj murenn i fridd!"

Mi siedo accanto a lui e poggio la mia testa sulla sua spalla.

Stiamo qualche minuto così, in silenzio.

Gli voglio un mondo di bene a luca, penso proprio che sia il mio migliore amico.

Bho sarà una dote di famiglia farsi ben volere ....devo dire che la mamma ha fatto proprio un bel lavoro!

Cioè la stessa persona ha fatto il mio ragazzo e il mio migliore amico.

A proposito di paolo...

"Hai qualche idea su che comprare a tuo fratello? "

"No...e comunque anche se l'avessi non te la direi"

"Bastardo"

"Si anche io tivibi" dice stile bimbo minkia

"Si può sapere il perché ?"

"Penso che lui preferirebbe più una merda tua a un mio diamante"

Mi alzo di scatto e resto con una faccia tipo "OMG!!"

E devo essere piuttosto ridicola, dato che luca si mette a ridere indicandomi.

Improvvisamente smette di ridere e mi tira giu, a sedere vicino a lui.

"Guarda" mi dice, alzandosi la manica della felpa.

Si è fatto un tatuaggio! No ,aspetta, non è possibile!

Quando? Come? Dove? Perché?

E soprattutto....perché non me l'ha detto prima?

No, non vale, volevo andare con lui...

Sfioro con le dita la croce d'inchiostro che si è tatuato sul polso.

"Bella...davvero bella..." dico, rimanendo ancora a guardarla.