Mi sono svegliata alle 7...
Almeno il primo giorno di scuola vorrei arrivare puntuale!
Ho messo una maglia larga con le maniche a tre quarti e dei jeans stretti.
Sono rimasta d'accordo con giuliana e marian per andare a fare colazione al bar, quindi saluto la nonna ed esco di fretta.
"Marian , giuliana!"
Corro a salutarle...
"Hey amò sei proprio bona oggi" mi dice marian
"Guarda sta pervertita qui"
Ci mettiamo a ridere
Facciamo colazione con le brioche e i cappuccini poi usciamo dal bar.
"Abbiamo perso bus" dice giuliana
"No guarda è ancora li"
Ci mettiamo a correre e saliamo appena in tempo.
Ci dirigiamo verso il fondo, ma io mi fermo qualche sedile prima, bloccata da due grandi mani che, delicatamente, mi costringono a sedermi del sedile affianco.
"Buongiorno gatto"
"Hey paolo"
Parliamo un po e da lontano vedo un ragazzo che si avvicina a Marian.
Dopo qualche minuto arrivo alla fermata di fronte alla scuola.
"Devo scendere paolo"
"A dopo"
Aspetto le altre ragazze, poi andiamo verso scuola.
Ci dirigiamo verso il portone, dove c'è la tabella delle classi.
"Secondo piano...dai andiamo"
Saliamo le scale ed entriamo in classe.
L'aula è piuttosto piccola per contenere 27 persone, e la cattedra quasi è appiccicata al banco della prima fila.
Mi siedo con Giuliana, nell'ultimo banco, e davanti a noi si siede marian, nel banchetto singolo.
Entra la prof di inglese, con il suo solito cappello strano e incazzata come sempre.
"Buongiorno professoressa"
Diciamo all'unisono, alzandoci dalle nostre sedie.
"Sedetevi ragazzi"
Sentiamo bussare alla porta, poi entra una ragazza bionda, con gli occhi azzurri, che non avevo mai visto prima.
"Buongiorno, scusate il ritardo"
"No signorì, che scusa e scusa, devi arrivare puntuale!" Dice la prof...
"Scusate"
"Tu devi essere la nuova arrivata...dai unisci questo banco a quello li in fondo, della signorina mariantonietta, sbrigati!"
La povera ragazza esegue gli ordini di quella vecchia bacucca, e si siede.
"Ciao" le dico appena si sistema
"Hey"
"Come ti chiami? "
"Letizia tu?"
"Fabiana...piacere"
"Piacere"
Sorride timidamente e si gira verso la prof che gia ci stava guardando male.
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il racconto di me
Romansafabiana è una ragazza di 16 anni distratta e un po sbadata. Ogni giorno dovrá affrontare la sua vita da adolescente e , soprattutto, dovrá saper accettare i suoi sentimenti.