Sono Beatrice. Il mio nome deriva dal latino "Beatrix" e significa fondamentalmente "colei che rende felici". È bizzarro perché io faccio tutto il contrario. Caccio via la gente da me. Non sono per come sembro. Sono l'esatto contrario.
Porto sempre dei berretti in testa, ne ho di tutti i colori. Adoro i cappelli e li indosso ogni giorno anche perché non mi piace seguire l'alta moda che, poi, di "alta" non ha proprio niente. Mi piace essere originale, mi piace cambiare e sono sempre stata dell'idea che ognuno ti debba accettare per come sei, con mille pregi e mille difetti.
Mia madre, donna egoista che però si descrive colta, dice che debba iniziare a smettere di indossare tutte queste baggianate. Lo dice solo perché vuole mi trovi un ragazzo. Ma io non ne ho bisogno. Sto bene con la mia musica e gli innumerevoli libri da leggere.
Io e mia madre non abbiamo mai avuto un buon rapporto. Forse perché siamo eccessivamente uguali o forse perché non abbiamo mai parlato di eventi interessanti.
Ma io so che siamo la dimostrazione della legge della chimica dove gli uguali si respingono e gli opposti si attraggono. Io le voglio bene, non lo dò a vedere, ma certo che gliene voglio.
Mia madre è una donna davvero forte. Ha cresciuto me e mia sorella da sola e si è sempre occupata dei ragazzini che abitavano al piano di sopra. Ragazzini che ormai sono degli uomini: James e Derek. Quando erano ancora piccoli giocavano con me e Giulia, mia sorella. Siamo sempre stati un quartetto pestifero noi.
Mio padre, invece, ha abbandonato mia madre quando lei era incinta di me. Odiava il fatto di non mantenere un figlio maschio ed è scappato via da questa cittadina della Liguria dove io vivo ancora con mia madre. Mia sorella è andata via a Milano per cercare lavoro, mia madre fa la domestica mentre io cerco di aiutare con dei lavoretti al bar vicino casa.
Ho 16 anni perciò devo pur studiare. È esattamente questa l'unica cosa in cui soddisfo mia madre.
