Capitolo 2

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Mi sto preparando per lo show di stasera a Torino. Amo venire in Italia. Devo ammettere che qui le fan ci accolgono sempre in una maniera esagerata,ci amano per quello che siamo e mi si riempie il cuore di gioia.
"Tini, sei pronta?"urla Mechi entrando (senza bussare)nel camerino. "Vedo che non dimentichi mai le buoni maniere Mechi"dico scherzando. "Ehi, guarda che si dia il caso che questo sia anche il mio camerino"dice Mechi per poi buttarsi sul divanetto a mangiare il suo pacchetto di patatine preferite,che avevamo provato in Messico e che sono anche le mie. "E queste da dove spuntano?"dico con una faccia da bambina. "Alt! Sono mie! Me le ha portato Xabi dal Messico"dice la bionda, alzandosi in piedi sul divano e nascondendo le patatine sotto al braccio. "Sei cattiva"dico facendole il broncio. "Oh, Tinita anche tu potresti averle se solo te ne renderesti conto" "cosa vuoi dire con questo?"esclamo perplessa. "Jorge, Tini, Jorge. Stareste benissimo insieme e non sono l'unica a crederlo; c'è mezzo mondo a testimoniarlo.Vi ho visti oggi pomeriggio nella sala prove come scherzavate, non ti comporti così nemmeno con Peter.E poi anche lui è del Messico, potrà portarti queste patatine quando vuoi"dice Mechi mostrandomi il pacchetto, ormai vuoto.
"Mechi,sono fidanzata"sbotto scocciata. "Già, ma non innamorata" esclama Mechi. "Mechi, per favore, non parliamo di lui"rispondo stanca di quella conversazione. "Bhe, mi dispiace stressarti ma è proprio qui fuori per augurarti buona fortuna"dice lei facendo un sorriso finto.Nessuno del cast sopporta Peter. Non me lo dicono, ma lo capisco dagli sguardi assassini che gli lanciano quando sono con lui. "Bene, vuol dire che andrò da lui" esclamo, alzandomi dalla sedia vicino allo specchio e voltandomi verso la porta. "Aspetta!-mi ferma Mechi-pensaci sul fatto che ti ho detto di Jorge"mi chiede con una faccia seria. "Va bene" dico ridendo. Amo quella ragazza ed è per questo che è la mia migliore amica.
Esco dal camerino e vado incontro a Peter. "Ehi!"esclamo con un sorriso finto. "Ehi, Tini. Ciao. Sono venuto per augurarti buona fortuna e per darti una cosa"Si avvicina a me. Sta per baciarmi?! "Peter,scusa. Mi...sono dimenticata,cioè comprare, no, di...fare una cosa importante per Mechi. Ci vediamo dopo"borbotto scappando. Ok. Non ho capito nemmeno io quello che ho detto e credo di averlo lasciato senza parole. Mi dispiace per lui,è un bravissimo ragazzo,ma forse non quello giusto per me. "Ehi dove vai così di fretta?" "Jorge!"esclamo abbracciandolo. In questo momento ho proprio bisogno di uno dei suoi abbracci;mi sento al sicuro tra le sue forti braccia."È successo qualcosa?" domanda il mio migliore amico preoccupato. "No"rispondo con un sorriso ancora più falso di quello che ho fatto a Peter. "Ehi! Lo sai che puoi dirmi tutto" "È che più vado avanti e più mi accorgo di perdere tempo con Peter. Lui è un bravissimo ragazzo, dolce e comprensivo, ma forse non quello giusto per me, capisci?!"gli chiedo poggiando la testa sull'incavo del collo. Chi ci vede potrebbe pensare che siamo una vera e propria coppia;infatti molte fan credono in "Jortini". Sarebbe il nome di Jorge e il mio insieme. Sono davvero dolci. "Si ti capisco. -riprende il discorso Jorge -Mi capita lo stesso con Stephie. Credevo che fossimo destinati a stare insieme, quando invece la sento molto distante"dichiara Jorge con lo sguardo fisso sul pavimento. Jorge è un ragazzo molto lunatico. Cambia umore come un battito di ciglia. È sempre sorridente, ma quando tocchi tasti delicati lui subito diventa triste. "Oh, bene. Allora siamo in due"esclamo per tirargli un po' su il morale. So che tiene tanto a Stephie e vederlo così mi fa stare male. "Già"dice Jorge cominciando a far spuntare un piccolo sorriso. Piccola soddisfazione. "Comunque sono sicura che tutto si aggiusterà. Insomma state insieme da 9 anni"dichiaro con un tono amaro. Lo ammetto. Non mi è mai andata a genio Stephie. La vedo una ragazza falsa, che pensa troppo all'aspetto esteriore e alquanto antipatica. "Oh, c'è una cosa che devo dirti, è molto importante"dice Jorge con lo sguardo serio. Quando Jorge Blanco è serio ha davvero qualcosa di importante da dirmi. "Dimmi"dico sforzando un sorriso. Sono alquanto tesa e credo si noti. "È che..."
"Ragazzii - esclama il dirigente di scena - mancano due minuti, non di più . Iniziate a posizionarvi nelle quinte assegnatevi" "Parliamo dopo"dice Jorge sorridendo. "Va bene"
Un altro show andato benissimo,come sempre. Insieme siamo davvero un gruppo fantastico, sia artisticamente che a parole. "Tini, possiamo finire di parlare?"mi domanda Jorge ritornando a fare quello sguardo serio. "Andiamo nel mio camerino"dico facendogli strada verso il camerino.
"Scusa il disordine"dico ridendo alla vista di tutti i vestiti sottosopra miei e di Mechi. Ok, lo ammetto. La maggior parte dei vestiti sono miei, sono molto disordinata. "Oh Tini. Credimi, sono abituato a molto peggio"scoppia a ridere, sedendosi sul divanetto. "Ehi, ma queste non sono le patatine che vendono solo in Messico,di cui tu andavi pazza?"esclama tutto di un fiato. "Si, Xabi le ha portate a Mechi" rispondo accennando un sorriso.
"Eh invece non è l'unica" dice Jorge ridendo e cacciando dal suo borsone un pacco di patatine uguale a quello di Mechi. "Jorge! Come hai fatto?" esclamo contentissima. "I miei genitori sono venuti a salutarmi in Italia ieri e me le hanno portate, ma erano solo di passaggio. Devono andare a fare un viaggio con Daniel in Francia" risponde prontamente Jorge. "Oddio! Grazie, grazie" esclamo abbracciandolo forte. Ci ritroviamo a due millimetri di distanza, quando rompo il silenzio creatosi tra di noi."Allora, credo che sia venuto per una ragione più importante delle patatine"dico girando da un lato all'altro sulla sedia girevole. "Si, giusto. Sono venuto per parlarti di noi" "Di noi?!"esclamo alquanto stranita. "Tini, è da un po' che ci penso e credo, anzi sono sicuro, di..."
"Tini?"bussa alla porta Peter "Oh no, Peter!"esclamo guardando Jorge negli occhi spaventata."Nasconditi nell'armadio, fai presto!"dico nervosa mentre lui ride. Come fa a ridere?! "Entra! Scusa è che stavo finendo di vestirmi"esclamo pentendomi della credibilità della mia bugia, ma lui sembra non farci caso. "Fa niente, allora che ne dici se andiamo a fare un giro per Torino?"mi chiede sorridendo. "Peter sono le undici di sera e poi mi é salito un leggero mal di testa. Grazie lo stesso del pensiero"dico sfoggiando uno dei miei sorrisi finti. Li porto molto ultimamente. "Fa niente, sarà per la prossima volta"dice, lasciandomi un bacio sulla guancia e voltandosi verso la porta. "Grazie per capirmi" sbotto all'improvviso. "Ma figurati" dice. "Di chi è quel borsone sul divanetto"chiede curioso. Oddio! Mi sono dimenticata di nascondere il borsone. "È di Ruggero!"esclamo subito, ricordando per primo il nome del mio amico, nonché collega,italiano. "Oh, va bene. Ci vediamo domani" dice finalmente uscendo da quella porta. "Oh, finalmente - esclama Jorge uscendo dall'armadio - credevo di non farcela"dice imitando Peter,durante un'escursione di pochi mesi fa fatta su una montagna con tutti i ragazzi. "Jorgee!"esclamo iniziando a ridere. "Allora cosa mi stavi dicendo?" continuo. "Giusto! Tini io ci ho pensato tanto e ho capito che per me sei più di un'amica"dichiara Jorge con lo sguardo basso. "Cosa vuoi dire con questo?" domando sorpresa. "Che sei la mia migliore amica, scricciolo"esclama Jorge alzando la testa e iniziando a ridere. Stavo per rispondere quando mi prende su una spalla a testa sotto. "Mettimi giù Jorge"urlo ridendo e dandogli dei colpi sulla spalla, che per lui sono come solletico. "No scricciolo , non mi hai chiesto ancora scusa per ieri nella sala prove" "Mai! Mettiti giù Yoyi" esclamo ridendo ancora più forte.
"Tini tutto bene qua dentro?" esclama mia madre aprendo improvvisamente la porta. Jorge si gira di spalle per farmi girare verso mia madre. "Si mamma, tutto bene" dico spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Non ti preoccupare Mari - dice poggiandomi sul divano e prendendo la sua mascherina da supereroe - quando la piccola Tini è con il grande supereroe Jorge Blanco non potrà succederle mai niente"dice Jorge imitando una posa da supereroe. "E ora noi due andremo a combattere la giustizia"dice prendendomi in braccio, facendomi scoppiare in una risata e trascinandomi fuori, da quello che era il mio camerino, che ora si è trasformato in un'altra delle tante stanze da gioco mia e sua.
"Ehi Mari, dove è Tini?"notando il camerino vuoto."È con Jorge"dice ridendo mia madre. "L'ho sempre detto che quei due si sarebbero ritrovati insieme"esclama scuotendo il capo e ridendo mio padre. "Andiamo a cercarli? Vorrei tornare in albergo"dice mia madre trascinando mio padre per il braccio. "Oh bhe, è stato semplice" dice mio padre per poi scoppiare a ridere alla vista di Jorge fuori ai cancelli con tutte le fan e ancora con me in braccio. C'erano tante ragazze che urlavano il nostro nome e io continuavo a ridere. "Jorge, che ne dici di farmi scendere -gli dico sorridendo - dobbiamo fare le foto con le fan" "Non c'è problema"esclama Jorge, avvicinandosi vicino a una ragazza e facendomi fare la foto insieme a lui e la ragazza. E io in tutto questo ero in braccio a lui, a ridere. Le ragazze erano felicissime, forse credevano in "Jortini", come lo speravo anche io. Lo ammetto. Sono innamorata di Jorge Blanco da 4 anni. Non me ne ero mai resa conto fino a quando abbiamo fatto la seconda stagione,l'anno scorso,quando Violetta e Leon si baciano e io ho capito di essermi innamorata di Jorge Blanco. Non riuscivo a dimenticarlo e così mi sono messa con Peter, convinta di riuscirci o per fargli capire che non è importante l'età. Peter ha 24 anni, un anno in più a Jorge. Lui però non diceva niente, mi guardava arrabbiato quando Peter mi abbracciava; e quando oggi mi ha detto che per lui sono più di un'amica ci avevo sperato, ma non è stato così. Però a me va bene anche essere la sua migliore amica, mi accontento di esserlo. Quando una volta gli stavo accennando i miei sentimenti, lui si è allontanato da me, per non farmi soffrire, e non voglio che si ripeti la stessa situazione sinceramente. "State insieme?"domanda una ragazza con le lacrime agli occhi. "No, ma non è ancora detto"dice strizzandole un occhio,per poi far rimanere me e la ragazza con una faccia sorpresa. "Davvero?"esclama la ragazza con un sorriso a 32 denti. "Se tu continui a crederci, magari un giorno il tuo sogno si avvererà"risponde Jorge sorridendomi. Amo quel ragazzo. "Posso farvi una foto?" "Perché no?!" esclama lui ridendo. Mi tiene in braccio e mi sorride , cosa che faccio anche io. "Grazie! Siete bellissimi"esclama la ragazza sorridendo davanti a quell'immagine. "È tutto merito di questa ragazza se la foto è bella"dice Jorge sorridendomi e parlando sempre con quell'accento da supereroe. "Jorgeee! Smettila - dico io in preda alle risate - mi metti giù?" "No! Ora dobbiamo andare sul pullman"urla Jorge iniziando a correre per tutta la strada che arriva al pullman, seguiti dai miei genitori e da migliaia di fan che cercano di scattarci le foto. Rispondo loro sorridendole. Se c'è una cosa che amo più di tutti sono loro,le mie fan. Sono parte di me, e anche solo vedendole sorridere per me, mi fa sentire meglio.
"Eccoci qua, ce l'abbiamo fatta"dice poggiandomi sul sediolino della pullman. "Jorge, non dovevi "dico accennando una risata. "Lo sai che sei bellissima quando ridi?" "E lo sai che amo i tuoi occhi?" dico guardandoli abbagliata. "E lo sai che..." "Ehi ragazzi!"urlano gli altri ragazzi del cast. "Abbiamo interrotto qualcosa?"urlano Facu e Diego guardandoci. "Ragazzi smettetela"urlo iniziando a ridere. "Cosa avete da guardare! Qui in città avete un supereroe che salva le principesse!"dice Jorge mettendo le braccia intorno ai fianchi, assumendo una posa da supereroe.
"Ragazzi, sedetevi. Stiamo per partire"urla l'autista. Tutti i miei amici si siedono e io mi addormento, accoccolata tra le sue braccia.

Me diste alasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora