La fatidica domanda

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《Carola quindi tu la conosci?》 Chiedo alla fidanzata di Harry.

È una ragazza molto simpatica ma le piace anche chiacchierare e raccontare in giro gli affari delle persone.
Ha il viso di una persona addormentata ma sa il fatto suo. Con i suoi occhioni blu controlla tutti quelli che le girano intorno e non le sfugge nulla.

《Beh... conoscerla è un parolone. Ci siamo incrociate per qualche corso. È all'ultimo semestre prima della laurea, va molto bene: esami dati in tempo se non addirittura in anticipo.》

《Non mi interessa la carriera scolastica. Voglio sapere che persona è, chi frequenta, roba del genere, mi spiego?》

Rimane a bocca aperta per un momento e poi prende fiato per rispondere.

《Beh della sua vita privata non so molto... o meglio non vuole far sapere molto. Non ha profili social e non parla mai di sé, come se non avesse parenti o famiglia. È molto riservata e non ha molte amiche, anzi credo non ne abbia nessuno. E per ultima cosa, non alloggia al campus. Non so dirti altro.》

《Sei una specie di stalker? Non voglio sapere cosa sai di me.》

Harry ride divertito ma devo ammettere che sono abbastanza terrorizzato.

《Secondo me dovresti lasciar perdere. Insomma non sembra neanche il tuo tipo. Senza contare che sei più piccolo di lei di due anni e potrebbe considerarti piuttosto infantile.》Aggiunge.

Rimango in silenzio per un momento. Possibile che nessuno dei due abbia speso fino ad ora buone parole per me?

《Siete sempre gentili, come al solito. Adesso vado, scusate ma ho lezione.》

Mi alzo e prendo il mio libro di anatomia per andare verso l'aula.
La incontro di nuovo girando l'angolo che parla con un ragazzo.
Rimango nascosto per spiarli e sentire quello che hanno da dire.

《Ecco volevo dirtelo da un po'. Vorrei iniziare a frequentarti e volevo sapere se puoi darmi una possibilità. Come qualcosa di più di un semplice amico intendo.》

Lei fa un passo indietro e lo osserva impassibile senza neanche una ruga sul volto.

《Quanto pensi di vivere a lungo?》

Chiede dopo un lungo silenzio.

《Tanto, sicuramente! Perché dovrei morire giovane?》

Scuote la testa.

《Risposta sbagliata. Scusami ma forse è meglio che te ne vada.》

Si volta per andarsene ma si ferma appena lui inizia a parlare.

《Allora è vero quello che dicono tutti. Sei estremamente difficile. E comunque fatti dire che non ce l'hai solamente tu e non sei neanche così bella.》

Riprende a camminare e viene verso di me. Gira l'angolo. Non faccio in tempo a scappare che me la ritrovo davanti.

《Quando la volpe non arriva all'uva dice che è marcia.》
Dico sorridendo.

《Ancora tu? E poi cosa stavi facendo? Stavi origliando?》

《Ehm.. sì ma non volontariamente.》

Alza gli occhi al cielo mentre cerca di andare avanti.

《Aspetta.》

《Cosa vuoi?》

《Voglio uscire con te. Ti chiamano Lizzie la terribile ma per me non è così. Voglio conoscerti. Come amico se va bene anche a te.》

《Posso almeno sapere il tuo nome, nuovo "amico"?》

《Oh.. ehm sono Ryan.》

《Ciao Ryan, io sono Elizabeth. Adesso vado a lezione, ci vediamo in giro.》
Mi saluta con la mano e se ne va.

Mi ha parlato. E sa anche il mio nome. È fantastico. Devo dirlo agli altri.

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