FLASHBACK
«Lylia! Dove credi di star andando senza neanche dei compagni? Esci subito da quell'ultravarco e non fare idiozie!!»
«Non cercare di fermarmi, Ame! Questa è la mia unica possibilità di poter salvare l'unica persona che io abbia mai ritenuto importante per me! Non interferire!»
Le due persone che parlavano tramite l'applicazione di chiamata di Rotomdex, erano Lylia ed il capitano della sua squadra, colei che veniva chiamata Ame.
«Se entri lì dentro senza ricevere il trattamento di stabilità, non tornerai mai viva!»
Il tono nervoso e preoccupato di Ame si faceva sentire dal dispositivo, nonostante il segnale fosse leggermente disturbato.
«Capitano Amethyst! Non accetterò un no come risposta! Pur trattandosi di creare una nuova linea temporale, pur trattandosi di un Ash diverso da quello che conoscevo... Io devo salvarlo!» Urlò la ragazza, la quale stava già entrando nell'ultravarco che lei stessa aveva aperto.
«Deve essere stata la sua influenza ad aumentare il tuo egoismo.»
Ame si rassegnò all'idea di fermare uno dei suoi membri più dotati, portandosi però una mano sulla fronte e sospirando.
«Cerca di non lasciarci la pelle soldato! Sul nome della Squadra di Sterminio delle Ultracreature.»
Solennemente, Lylia annuì per poi portare la mano destra, chiusa in un pugno, sul cuore e ripeté il giuramento della SSU.
«Al calare della notte. Alle prime luci del giorno. Al crepuscolo rosso della sera. Sterminiamo le ultracreature per un futuro migliore!»
Ame e Lylia dissero entrambe lo stesso giuramento, dimostrando la loro risolutezza.
«Ora va. Abbatti l'ultima Ultracreatura! Torna vittoriosa e rendimi fiera.»
Queste furono le ultime parole di Ame, la cui voce andava pian piano distorcendosi per via della perdita del segnale, ma un'espressione di tormento e dolore restava sul suo viso. Sapeva che aveva appena acconsentito ad un piano suicida, ma nonostante ciò l'ha lasciata fare.
Sentiva dentro di sé che era la cosa giusta da fare, e che era arrivata l'ora per Lylia di prendere decisioni per conto suo... ma sentiva anche che prima o poi avrebbe rimpianto qquesta decisione.
«Grazie di tutto Amethyst. Grazie di tutto, Ash! Sto per raggiungerti...»
Con le lacrime agli occhi, ed Amethyst ormai irraggiungibile, la biondina
chiudendo gli occhi ed asciugandosi le lacrime, strofinandosi con il braccio sinistro gli occhi, pronunciò un'ultima significativa frase.
«Non ti arrendere fino alla fine!»
(AUTHOR NOTE: FRASE SIMBOLO DI KETCHUM)
FINE FLASHBACK
Nella foresta, dove Ash stava correndo, con Lylia subito dietro senza perderlo di vista, un ultravarco si era appena aperto...Era iniziato l'evento che avrebbe distrutto Lylia ripetutamente.
Questo era il suo settimo tentativo e non poteva permettersene altri.
«Sono rimasta senza sieri... Non posso più stabilizzare le cellule P nel mio corpo. Prenderanno il sopravvento.»
Guardandosi il collo, più precisamente al limite tra il collo e il busto, vi era un piccolo oggetto simile ad un piccolo diamante. In realtà quella era una scaglia di ghiaccio.
Questa è davvero la mia ultima possibilità, pensò toccandosi la scaglia di ghiaccio con un dito.
Devo farlo... Devo farlo per la salvezza di Ash e per far sì che tutti i miei compagni siano liberi da questa guerra e vivere felicemente.
Lylia sapeva, che nonostante siano state parole sue, i membri della Squadra di Sterminio avrebbero dovuto comunque continuare a vivere con il sostegno degli stabilizzatori.
Questo perché il loro corpo, proprio come quello della ragazza, veniva consumato dalle Cellule Parassita, chiamate anche... Cellule Pokémon.
Purtroppo non è uno scherzo, anche se vorrei che lo fosse.
Sono state iniettate nei loro corpi tramite il Cuneo DNA, oggetto prodotto in massa da Acromio, ex membro del Team Plasma.
Dopo la disfatta nella regione di Unima, il team fu dissolto e lo scienziato si diresse ad Alola per produrre in massa e soprattutto in segreto, il Cuneo DNA.
Le cellule Parassita o le cellule Pokémon, come preferite, non devono essere prese troppo alla leggera. Dal nome avrete già capito che si tratterà di organismi presi dal corpo dei mostriciattoli tascabili ed iniettati tramite un macchinario apposito. Il cuneo DNA appunto.
Vi ricordate che ho parlato anche del termine Parassita? Ecco, il motivo per cui è stato nominato in tale maniera, è per la tendenza di queste cellule di risucchiare l'energia vitale dal corpo che le ospitano e rimpiazzare le cellule presenti in esso.
Il corpo umano viene quindi corrotto, ed il risultato è... il totale annientamento dell'utilizzatore.
Per ovviare a questo problema, insieme al Cuneo DNA è stato sviluppato un siero stabilizzante, che porrebbe un limite all'energia di queste cellule, rendendole innocue. Tutto ciò però è solo un rallentamento del processo...
Starete pensando "è un esperimento inumano e misogino", non è vero?
Non serve la vostra comprensione... ma avreste il coraggio di dirlo ad una donna pronta a tutto pur di sterminare la minaccia che si pone davanti a tutto il genere umano?
L'approvazione per la produzione, venne concessa dalla Presidentessa dell'Aether Paradise e fondatrice della SSU, Samina.
Colei che aveva creato un paradiso dove i pokémon e gli esseri umani potessero vivere in armonia, era stata la prima a cercare una contromisura alle ultracreature. Il suo obbiettivo era semplicemente uno: Vendicarsi di quelle Ultracreature per aver anche solo toccato due dei membri della sua famiglia.
Il primo è stato suo marito Paver, che venne ucciso dinanzi agli occhi della povera donna, schiacciato tra le mani di un insetto gigante dal corpo muscoloso, con 4 gambe e con un pungiglione al posto della bocca.
Codesta creatura era l'UC 02 Expansio, nominata in seguito Buzzwole.
La creatura però decise, in seguito all'uccisione di Paver, di tornarsene nella sua dimensione, lasciando la povera Samina e Vicio, lo scienziato primario della divisione Aether, in uno stato di immensa rabbia e preoccupazione.
Essendo ora a conoscenza di quanto possano essere pericolose e violente quelle creature, nessuno alla Fondazione Aether avrebbe mai più tentato di aprire un ultravarco... o così doveva essere.
Il secondo incidente avvenne qualche anno dopo e fu la ciliegina sulla torta.
Vicio, intento a studiare come si generasse un ultravarco, ne aprì accidentalmente uno, portando nella loro dimensione L'UC 01 Parasitus che stava quasi per rapire una bambina di 8 anni che si trovava lì per puro caso. Quella bambina era Lylia, la figlia di Samina e Paver.
Venne prontamente salvata da Silvally, il pokémon multigene. Esso era più simile ad una chimera che ad un pokémon, nato e cresciuto in laboratorio. Un pokémon simile per certi versi a Mewtwo.
Ci volle tempo per arrivare ad una soluzione concreta, ma finalmente, dopo 6 anni in cui le ultracreature avevano seminato il panico, generando randomicamente ultravarchi nell'arcipelago di Alola, Acromio fece la sua comparsa, portando un barlume di speranza in quella che ormai era una battaglia senza speranza.
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Pokémon - Il valore di un ideale
FanfictionAsh viene "tradito" da coloro che lui vede come le persone più care che ha ed è deluso dal loro comportamento. Bussa alla sua porta un grave pericolo ed una misteriosa eroina che cercherà di portarlo in salvo. AU (Alternate Universe) di Pokémon Sole...