Capitolo 3 - L'ho fatto per te...

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Guardando i volti delle persone che aveva appena congelato, la ragazza pensò a ciò che aveva fatto. Aveva congelato coloro che avevano ferito le emozioni di Ash e che in un certo senso lo avevano tradito. Potremmo definirla più come delusione, che come tradimento. Perché in fondo volevano solo il suo bene, per questo hanno deciso di non supportarlo più nel suo sogno.

Lylia non aveva la certezza che tutta la discussione si basasse solo su un fraintendimento, d'altronde il comportamento di tutto il gruppo di traditori le era sembrato abbastanza forzato.

«AAAAAAAAAH!»

Un urlo risuonò per l'intera foresta. Era quello di Ash, di ciò ella era sicura. Concentrando l'atmosfera fredda intorno a lei come fosse aura, Lylia con sguardo preoccupato e schiaffeggiandosi mentalmente per aver perso tempo a pensare, si girò in direzione dell'urlo, scattando a gran velocità per raggiungere il ragazzo.

ASH! ASH! ASH!

...
La sua avanzata non ebbe lungo durare. Di fronte a lei, bloccandola nel mezzo degli alberi, una figura coperta da un mantello con il cappuccio le si materializzò davanti a mezz'aria.

Ignara della sua identità e del motivo per cui la stesse fermando, ancora in pieno movimento, decise di provare a scansarla.

Il tentativo fallì ancora prima di iniziare. La figura misteriosa estese il braccio destro con palmo della mano aperto e rivolto verso Lylia. Una decina di piccole sfere color rosa si materializzarono intorno ad essa, e si diressero a gran velocità contro la biondina, che non riuscì in tempo a creare una barriera protettiva.

Lylia aveva migliorato molto le sue abilità difensive, ma come ogni pokémon anche l'umano con delle Cellule P mostrava di avere punti deboli. Per lei erano appunto gli attacchi definiti "Speciali", che non portavano l'utilizzatore a toccare il nemico, a differenza degli attacchi "Fisici".

Finendo contro il tronco di un albero con un impatto talmente potente, la ragazza rimase ferma contro l'arbusto ormai abbattuto.

Dannazione... ngh!

Dopo aver controllato che nessuno dei suoi organi fosse rimasto danneggiato, si alzò sputando quella saliva accumulatasi in bocca, osservando la figura incappucciata che aveva appena usato Psico Shock su di lei.

Non ho tempo per tutto ciò! Ash potrebbe benissimo essere mangiato da—

«Lui sta bene, per il momento... Gli concedo al massimo 5 minuti.»

Lylia non era per niente sorpresa da quella frase. Aver risposto a qualcosa che lei stessa aveva pensato, con un tono di voce così serio e soprattutto femminile, una sola persona poteva risultare presente in quel momento ed in quella dimensione.

L'espressione di Lylia rimase impassibile e seria, nonostante in cuor suo fosse sollevata e felice di poter incontrare qui questa persona.

«È un po' tardi per farsi vedere, non credi? Sono sicura che mi hai seguita anche quando ho riavvolto il tempo.... vero, Serena?»

Tolto il mantello ed il cappuccio, la figura di una ragazza vestita di rosa e rosso apparve solenne di fronte alla biondina, osservandola con espressione triste e preoccupata.

La situazione già non era delle migliori e la comparsa di Serena non giovava di certo al pensiero che Ash stesse per essere ucciso ancora una volta da Guzzlord...

L'impotenza per non averlo salvato negli altri loop temporali le faceva provare rabbia e sconforto, sfociando in un aumento della produzione di Cellule P.

Non era il momento di perdersi in chiacchiere. Ash era in pericolo e la presenza di Serena poteva significare solo una cosa.

«Sei qui per fermarmi, vero?» chiese nervosa, per poi proseguire con: «Ti ha mandata Ame?»

«No. Ti ho seguita di mia spontanea iniziativa... Quel Guzzlord è anche un mio problema,» disse Serena, con tono vacillante.

«In nome della squadra di sterminio... io Serena, sono qui per riportarti a casa sana e salva! Non ti lascerò morire in un universo Beta come ha fatto Ash!»

Quelle parole scossero Lylia molto di più. Non solo la sua rabbia cresceva, ma anche i suoi sensi di colpa per la morte di colui che amava.

Era questo che l'aveva spinta a muoversi in una linea temporale derivata dalla principale, per inseguire e annientare l'UC 05 Voracitas.

Le scaglie che si moltiplicavano dal suo corpo non accennavano a fermarsi. Il processo stava addirittura accelerando, tanto da ricoprire la parte sinistra del petto della giovane.

Serena si morse il labbro, era in uno stato di panico e per calmare lo stress, era solita mordere una delle due labbra.

Sono ancora in tempo... Sì, ho ancora del tempo prima che perda totalmente il controllo.

Cercava di auto-convincersi, cercava disperatamente di credere che avrebbe potuto fare qualcosa e riportarla indietro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 25, 2020 ⏰

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