Capitolo 7

68 3 0
                                    

Harry's POV

Calpesto il corridoio dello studio di registrazione, mentre cerco di trovare l'uscita. I ragazzi gridano il mi nome, ma i suoni scompagliono appena accellero il passo. Sono arrabbiato ed ho paura di rompere qualcosa o anche qualcuno. Ho bisogno di controllare la mia rabbia, ho detto quanto possa essere brutto il mio temperamento, dopo quell'incidente.. beh, sto iniziando a crederci anche io.

Prendo un respiro profondo e giro l'angolo; l'uscita era poco più avanti. Mi dividevano solo 2 metri dalla porta quando una voce profonda mi ferma. "Harry." mi evverte Paul. Mi giro lentamente  per vederlo in piedi, il suo petto si alza e si abassa in fretta, e tiene un iPhone nero in mano. "L'abbbiamo trovata!" Sento la rabbia uscire dal mio corpo, e lo fisso in stato di shock. 

"L-l'hai fatto?" balbetto. Paul annuisce. Appare un sorriso sul mio volto  e applaudisco, saltando sul volto. I ragazzi corrono dietro l'angolo, andando a finire l'uno sopra l'altro. Louis cade a terra, Niall poi inciampa su di lui. Zayn ovviamente non vede i due ragazzi gementi sul pavimento e cade completamente su di loro. Liam tuttavia, li scavalca tutti e tre con una risatina. 

"Così che cos'è la notizia?" chiede Liam, vedendo la mia faccia eccitata.

"L'abbiamo trovata!" il mio viso brillava. I suoi occhi si spalancarono. 

"Che cosa stiamo aspettando!? Che voglio incontrare questa misteriosa ragazza!" urla Liam. Sorrido e annuisco, Niall, Louis e Zayn si girano come corro fuori dalla porta. Paul salta nel sedile del guidatore, io in quello del passeggero, e tutti gli altr schiacciato nella parte posteriore. La macchinava ruggisce alla vita e usciamo dal parcheggio prima di accellerare lungo la strada.

"Dove abita?" chiedo.

"5 minuti da qui." stima Paul. Mi mordo il labbro, cosa faccio se non è lei? E se lei non è a casa? Pensieri correvano attraverso la mia testa non facendomi rendere conto della fermata. "Bene? Andiamo!" grida la voce di Paul. Scatto fuori dai miei pensieri e salto fuori dalla macchina, eccitato. Mi imbatto sul prato menre i miei occhi giuzzano sull'appartamento. Era piccolo, troppo piccolo, Rispetto al mio appartamento, questo era niente. Ma questo non mi ferma. Un lieve dubbio mi riempe la testa quando noto che la macchina non c'è. I miei prima pensieri sono come avrei fatto ad attirare la sua attenzione. Cammino fino alla veranda e busso leggermento, ma nessuna risposta. Sospiro e mi volto, guardandomi intorno. Noto un paio di piccoli ciottoli sparsi sul terreno e sorrido. 

Mi imbatto in esi e li raccolgo prima di tornare alla casa, con l'obiettivo di una finestra a caso, butto il primo sassolino, ottenendo un colpo perfetto. Il sassolino rimbalza sul etro e ricade sul cortile. Butto il secondo, sentendo il dubbio prendo un atro sassolino. Colpisco di nuovo la fiestra , aspetto per un secondo prima di lanciare il terzo. Sospiro e immagino che lei non sia in casa. Mentre mi giro sento ul rumore d una finestra apirsi. Mi giro rapidamente e guardo in alto, allargo i miei occhi. Lei è lì, davanti a me. Beh, non letteralmente, ma si capisce il punto.

Lei non stava gurdando in giù, allora faccio la prima cosa che mi viene in mente. "Hey!Hey!" grido. Lei si guarda intorno confusa. "Ciaooo!" grido di nuovo. La sua testa scatta giù e gli occhi atterrano su di me. Anche da qui posso vedere i suoi bellissimi occhi dorati.  Aggrotta la fronte leggermente prima di guardarsi come se non credesse che stessi parlando con lei. "Si, tu." rido. Il suo viso appare scioccato per un secondo prima che la sua voce esca, abbastanza forte per farsi sentire solo da me.

"Tu chi sei?" chiede "E perchè mi sembri così familiare?" sorrido.

"Ci siamo scontrati l'altro ieri." rido leggermente. Un lapo di realizzazione si diffonde sul suo viso. "Perchè non vieni qui a parlare?" chiedo speranzoso. So che sembra strano trovare un perfetto sconosciuto che ti chiede se si vuole parlare, ma ho le mie ragioni.

 Mi guarda esitante per un minuto prima di chiudere la finestra, e far scomparire la sua figura. Guardo la finestra sperando di vederla comparire di nuovo. Il suono di un cigolio della porta mi fa svegliare dalla mia trance e scatto la testa verso la porta di quella casa, lei è lì. Vestita sono con i pantaloncini e una canottira. Mi avvicino lentamento, ma vedo che lei fa un passo indietro. Rimango congelato, un po' perplesso. Lo nota, ed il suo viso si abbassa a guardare il pavimento...è naturalmente bello, non c'è alcun dubbio. 

"M-mi dispiace... non sono abituata a stare con la gente." balbetta. Aggrotto la fronte. Cosa vuol dire con 'Non sono abituata a stare con la gente'?

"Cosa intendi?" non mi rendo conto di quanto dolce e delicata sia la mia diventata la mia voce fin quando non parlo. Mi sento rilassato intorno a lei, è come se lei mi tranquillizzasse. Indescrivibile il potere che ha già su di me e la conoco a malapena. Gira il viso e i suoi occhi incontrano i miei. Lampi di dolore e vunerabilità brillano nei suoi occhi. Ora voglio solo abbracciarla e non lasciarla più andare. Lei non risponde alla mia domanda e fa un passo in avanti. "Mi piacerebbe conoscerti." dico onestamente. Noto un piccolo sorriso formarsi sulle sue labbra, che mi fa solo sorridere come un idiota. 

"No, no." la sua voce gracchia con una risata, come se stesse scherzando. 

"Devo, da quando ti ho incontrato."  sorrido. I suoi occhi è come se si alleggerissero alle mie parole, ovviamente, hanno fatto qualcosa le mie parole alla sua mente. 

"Davvero?" chiede. Annuisco. 

"Hai un telefono?" chiedo. Scuote la testa. I miei occhi si spalancano. Ha 18 anni, e non ha un telefono. Raggiungo la mia tasca e tiro fuori il mio iPhone. Inserisco la mia pasword e vado nelle impostazioni prima di cliccare 'ripristina tutte le impostazioni'. Le passo il telefono e i suoi occhi si spalancano. 

"Cosa stai facendo?" chiede come le passo il telefono. 

"Prendi questo, mi liiterò a prenderne un altro" rido, e lei scuote la testa rapidamente. 

"I-io non posso... questo è tuo!" dischiara dando il telefono di nuovo a me. Scuoto la testa. 

"Ora è tuo." sorrido.

"Ma questi sarebbero i toni dei costi (sinceramente non so cosa intenda con quest'affermazione, sarà un modo di dire, tipo costa tantissimo)" proclama. 

"Ci sono alcune cose che ancora non sai di me." sorride come prendo il portafoglio e lo lancio in aria solo per prenderlo subito dopo. Arrossisce e guarda a terra.

"Grazie" sorride. Inizio a indietreggiare verso la macchina, sorridente. 

"Ti chiamo presto!" saluto.

"Come ti chiami?" chiede come apro la portiera della macchina.

"Harry" sorrido "Harry Styles, e tu?" chiedo anche se già lo so', non voglio sembrare un mostro squilibbrato, come "Hey, Tahlia!" e se sono stato così non vorrei sentirmelo dire.

"Tahlia Rose" sorride "Ciao Harry" chiama prima di chiudere la porta alle spalle. Sorrido e scivolo sul sedile della macchina e chiudo la porta.

"Bhe, sembra sia andata bene!" Louis dice appena mi vede. Annuisco.

"Tahlia Rose..." mormoro tranquillamente a me stesso.

Tahlia's POV

Chiudo la porta e mi lascio scivolare verso il basso fino a quando il mio sedere non tocca il pavimento. Un sorriso era ancora presente sul mio viso mentre fissavo il telefono. Questo non può essere successo.

"Harry Style..." mormoro come faccio scivlare il pollice sullo schermo dell'iPhone bianco. Il mio cuore si fonde al suo nome, non ho mai sentito una cosa come questanegli anni.

-----------------------

Ecco come promesso il capitolo 7, spero vi piacca, so che in alcuni punti non sono molto chiara e che faccio errori (non ho riletto) ma spero di migliorare con il tempo. Spero vi piaccia la fan fiction e che commentiate di più...ricordate, oggi è il compleanno di Harry #HappyBirthdayHarryStyles +21 <3

Please Don't Judge Me (h.s. italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora