Capitolo 3

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Harry's POV

*Toc Toc Toc*

Mi alzo dal mio posto sul divano e mi precipito alla porta. Apro la porta e mi volto di scatto per vedere quattro ragazzi.

"Harry cos'è-" Louis inizia, ma io lo interrumpo portandolo dentro, seguito dai ragazzi. Corro dentro e mi risiedo al mio posto, e penso intensamente. Guardo come i ragazzi con un cipiglio sul viso si siedono con cautela, lievi accigli sono presenti sul loro viso.

"Ho incontrato una ragazza." dico burbero. Louis mi guarda strano.

"Cosa c'è di nuovo in questo?" chiede con un soprecciglio alzato.

"C'è qualcosa in lei." dico subiti. Lui sembrò sorpreso dal mio sfogo. 

"E che cos'è?" si intromette Liam. I miei occhi guizzano da Louis a Liam ed apro la bocca per parlare. 

"Lei sta nascondendo qualcosa. L'ho visto." dicoi. I ragazzi condividono tutti un'espressione confusa e spaventata.

"Harry, amico, stai bene?" chiede Zayn cautamente. Alzo gli occhi.

"Sono serio! Quando l'ho guardata negli occhi, ho visto che nascondeva qualcosa! Come, dolore..." scivolo sulla poltrona, fissando per terra. Ho bisogno di vederla di nuovo. Qualcosa in me ha una voglia disperata di rivederla, per scoprire cosa nasconde. "Dove dove entrate in gioco voi. Mi poteteaiutare?" chiedo. Si gurdano l'un l'altro per un secondo prima di ritornare su di me.

"Se lo dici tu Harry!" Niall si stringe nelle spalle. Sorrido ampiamente. Stavo per trovarla.

Tahlia's POV

"Tahlia!" mio padre urla dall'altra parte della porta. Io pigramente rotolo giù dal letto, con il mio lato non curante. Subito sono in piedi e  corro verso la porta, la sblocco ed oscillo aprendola. La sua faccia è rossa, probabilmente per le urla. Alzo gli occhi, innocentemente. La sua bocca è una line sottile sul suo viso, e i suoi occhi bruciano di rabbia. Io chiusi gli occhi, pronta per l'mpatto che non stava arrivando. "Quante volte ti ho detto di no chiudere la porta!?" mi urla in faccia. Una scintilla di fiducia aleggia nel mio stomaco e lo guardo.

"Ho bisogno della mia privacy!" urlo di rimando. La scintilla venne messa improvvisamente a posto quando vedo isuoi occhi brucianti. L'impatto che non era arrivato in precedenza improvvisamente mi addolorava lo stomaco. Mi piego in due dal dolore, come iniziai a capire cio che aveva fatto. Il bastardo mi aveva tirato una ginocciata nello stomaco.

"Non parlarmi mai più!" mi urla, schiaffeggiandomi la faccia. Mi mordo il labro, rifiutando di far uscire il piagnucolo che mi stavo tenendo dentro. "Esco." urla furiosamente. Guardo come la sua ombra imponente scompare oltre di me e come i suoi passi pesanti si dissolvono sulle scale. Traballo un po e mi accascio  nella mia stanza. Odio la mia vita. Odio tutto e tutti. Niente o nessuno sarebbe in grado di cambiare la situazione. Perchè? Perchè la mia vita è solo una storia triste, scritta senza fine.

Mi butto sul letto e lascio cadere le lacrime. Come al solito. Piango tanto, era come routine. Piangere, piangere e piangere ancora un po'. Non so' come mi faccio a ritrovare ancora lacrime. Sento il ruggito dell'auto di mio padre lungo la via e poi fare inversione fuori dal vialetto e giù per la strada. Lascio fuori un sospiro di sollievo. Sono sola, e sollevata di esserlo. Qualcuno potrebbe pensare che sono pazza, ma trovo essere soli rilassante. Non c'è nessuno lì per tirarti giù, o per dire quello che devi fare. Nessuno che ti giudica per quello che sei o per il tuo passato. Sei solo tu e te stessa, ed è così che mi piace.

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ciaooo ragazze. Come promesso il terzo capitolo, dato che entrambi sono molto corti, spero vi piaccia la storia e che la traduzione sia decente. Ci sentiamo settimana prossima con altre 3 capitoli perchè sono tutti e 3 molto corti e poi tra due settimane con il settimo capitolo, da lì le cose si faranno più interesanti ragazze.. mi raccomando votete e commentate.. un bacio Cristina.

Please Don't Judge Me (h.s. italian traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora