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Passarono svariati minuti di frustrante silenzio e di sguardi persi a nulla più totale fece un sono respiro e si girò nuovamente verso di me, mi guardò con quei suoi occhi bui, colmi di angosce e odio puro.

Non sinceramente perchè dopo avermi detto che voleva farmi un discorso importante rimase in silenzio, ma non avevo intenzione di fare domande.

Mentre ero distratta a pensare il perchè non parlasse ancora mise una mano sulla mia spalla, io però non mi mossi, rimasi lì a guardarlo fisso neglio occhi che da tanto stavano aspettando una qualche parola.

"Nipotina mia" disse, ed in quel momento il cuore perse un battito, la sua voce era cambiata rispetto a prima, la sua voce solitamente grave, in quel momento, diventò fredda e 'pesante', già mi sentivo la sua fredda voce dentro al petto, ero come pietrificata al suono della sua voce.

Poi riprese "Tu sai perfettamente chi sono i creepypasta, sai anche che sono stati classificati per il loro crudele, anzi, atroce modo di uccidere, sai che alcuni di loro non hanno nulla a che fare con questo pianeta, e che fino a quando una persona non li vede loro saranno ovunque e sa nessuna parte, persi nello spazio-tempo.
Il tuo compito sarà tremendamente difficile, dovrai riuscire a diventare come loro, senza però impazzire; nom potrai lasciare che la tua mente, il tuo modo di essere e di pensare venga trasformato.
Grazie anche alla tua 'capacità', sempre che così si possa chiamare, che consisnte nel non provare paura alcuna, dovrai riuscire a diventare una creepypasta come loro.
Sarai capace di imparare ad uccidere, trovando però un tuo modo solo ed unico per farlo?
Sarai capace di trovare quella sensazione che tinasce da dentro, quello strano sentimento psicopatico che ti porta ad uccidere?
Sarai disposta per questo tuo nuovo essere ad abbandonare la vita di una normale ragazza per diventare quel chi che tutti temono?
Sarai capace ad uccidere i tuoi conoscenti, amici, parenti solo per essere una creepypasta?
Ma sopratutto sarai capace a tenere un normale integrità mentale dopo tutto questo?"

Quella voce mi era entrata dentro, mi aveva fatta diventare di marmo, non mi potevo muovere.

Però una strana e nuova sensazione stava nascendo in me. Non potevo capire cosa fosse.

Io non volevo controllarla.

Quella sensazione mi portò a dire

"sì io sono disposta a questo"

Un ghigno si formò sulle labbra di mio nonno, lo stesso ghigno complice che si formò anche sul mio. 

Lui spostò la mano -che fino a quel momento era stata sulla mia spalla- sulla mia guancia, che con le sue dita un pochino ruvide mi accarezzò con fare dolce.

"Mi aspetto grandi cose da te" ora la sua tonalità di voce era tornata normale.

"Riuscirò a renderti orgoglioso di me"

dissi, per poi alzarmi e dirigermi verso la porta; la aprii, ma prima di chiuderla dietro di me mi girai un'altra volta verso pensando di trovarlo ancora in piedi.

Mi sbagliavo.

Lui era seduto, con la testa appoggiata ad entrambe le braccia, le quali era posate sulla scrivania.

Mi stava fissando e dai suoi occhi inispiegabilmente neri usciva una fiamma rossa; ma capivo perfettamente che mi stava fissando.

Decisi di non dire nulla e chiusi la porta. Mi fermai ad osservarla e scoppiai a ridere.

-voce fuori campo-

Mentre Astrid fuori dalla porta dello studio di suo nonno se la rideva di gusto, quest ultimo disse 

"Mi dispiace mia cara nipotina, non potrai mentenere tutte le promesse che mi hai fatto, tu sei già impazzita"

SPAZIO AUTRICE

Lo so che era da tipo due mesi che non mettevo un capitolo, ma avevo un blocco..
Sono anche consapevole del fatto che questo capitolo è abbastanza corto, e per questo mi scuso.
Al prossimo capitolo ❤️

Il mio mondo creepypastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora