Ero appena tornata da scuola, saluto mia mamma e vado subito al piano di sopra, appoggio lo zaino per terra vicino alla scrivania e subito dopo mi cambio mettendo qualcosa di comodo e leggero, essendo che faceva un caldo della miseria. Resto sul letto per circa una mezz'oretta e i miei amici stavano organizzando un party per la fine della scuola. Mi piacciono le feste, ma esagero sempre, prima di bere assicuro i miei amici dicendo che sta volta non andrò oltre. Ci credevano sempre.
Facciamo Face Time tutti insieme per organizzare questa festa, avevamo tutto in mente, ma c'era un piccolo problema: dove fare il party. Ci serviva un luogo davvero assai grande, con pure la piscina possibilmente, avevo intenzione di farla a casa mia, vero che dentro alla casa abitavamo solamente io e mia mamma.
Io: "ragazzi, avevo intenzione di farla a casa mia la festa, uno perché abitavamo solo in due in quella casa e due perché c'era anche la piscina." dico interrompendoli.
Troy: "lo sa?"
Io: "no, però c'è una bella percentuale che lei possa dire di sì"
Ashley: "allora ti lasciamo questo piccolo problema a te, poi dicci se accetta" annuisco e continuiamo a parlare del programma della festa. Alla fine su questo eravamo tutti d'accordo e con nessun problema. Dopo una lunga chiamata attacco e scendo di sotto da mia mamma per farle sapere della festa.
Io: " mamma sai che ti voglio tanto bene?" faccio la solita voce da bambina di sei anni.
Mamma: " sì lo so, ma so anche che tu vuoi qualcosa che forse io non accetterò" aveva già capito tutto, fantastico. Mi siedo insieme a lei e le inizio a parlare della festa.
Io: " allora io e i miei amici avevamo intenzione di programmare una festa alla fine della scuola, un party in piscina" lei subito mi ferma: " ed io cosa c'entro in questo party" eccalà. "non sappiamo dove farla questa festa, e quindi vero che noi due abitiamo da sole e la casa è gigantesca con pure la piscina.. volevo farla qua" dico tutto ad un fiato. Lei mi guarda bene negli occhi ed io cerco di convincerla.
Mamma: " allora.. può andare bene, ma a due condizione: pulisci tutta la casa te, e se proprio vogliano procreare devi pulire te le lenzuola." la prima ci stava, ma alla seconda, pensandoci, mi disgusta. In ogni accetto, di sicuro mi aiuteranno anche quei stronzi dei miei amici.
Io: " e va bene.." lei ride divertita e mi aggiungo anche io, la ringrazio e dopo lo vado dire ai miei amici.
Io: "giusto, mi sono dimenticata una cosa: dopo la festa dobbiamo pulire tutto noi." lori sembrano tranquilli, ma non sanno che devono pulire altro.
Amanda: " si va benissimo, cosa vuoi che sia" Amanda cara, sei così innocente.
Io: " perfetto, sappiate pure che dobbiamo pulire le lenzuola se qualcuno vorrà scopare" dici tutto in un sorriso malefico, tanto alla fine dovrò pulire anche io.
Taylor: " cazzo, però dovrai farlo anche te signorina." si lo so benissimo anche io, certo.
Io: " si tranquilli, tutti nelle mie mani" certo, certo.
Il pomeriggio passa tranquillamente, erano le 16:35 ed ero alla mia scrivania a studiare, dopo due ore finisco, che stress. Scendo di sotto dove c'era mia mamma.
Io: "ci siamo messi d'accordo, puliremo tutto quanto"
Mamma: "perfetto tesoro, io in quel giorno credo che andrò a farmi le unghie e dormirò da una mia amica, almeno che' non finiate presto." noi finire presto? Di solito ci stiamo fino alle tre di notte, se vogliamo esagerare anche alle cinque di mattina, ma non credo che noi finiremo presto.
La mattina dopo mi alzo come al solito alle 6:30 di mattina per andare a scuola, mi azo e mi lavo per bene la faccia, faccio la mia solita skincare e dopodiché mi vesto.
Oggi faceva un caldo della miseria, mi vesto con dei pantaloncini beige, top bianco e sopra ci metto una camicia assai leggere sopra e le Jordan bianche nere. Preparo lo zaino molto velocemente e scendo di sotto, do il buongiorno a mia mamma e preparo il mio solito caffelatte fatto in casa, magio velocemente una ciambella e dopodiché saluto mia mamma portandomi co me il mio caffelatte che devo ancora finire. I miei amici mi vengono a prendere, come ogni mattina, solo che oggi erano un po' in ritardo così mando un messaggio e dopo nemmeno cinque minuti sono arrivati, mi suonano il clacson e gli riconosco subito, salgo con loro.
Io: "era l'ora" hanno fatto cinque minuti di ritardo, cogliona. In effetti..
Nathan: "abbiamo fatto 5 minuti di ritardo" Posso essere più ritardata di cosi?
Io: "non sono abituata" sono troppo orgogliosa, quindi faccio finta di aver ragione sempre io. Loro mi sorridono divertiti e ricambio guardandoli.
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Sfidami.
FanfictionAbito a Los Angeles con mia madre, sono figlia unica e i miei genitori sono separati, mio padre abita a New York da pochi mesi, si è appena trasferito per rifarsi una nuova vita. Buon per lui. Mancavano solamente due giorni per la fine della scuola...