Camilla conosceva bene i libri in cui si rompeva la quarta parete, ma per quanto li ritenesse interessanti non aveva la minima intenzione di scriverne uno. Rompere la quarta parete significava rendere il personaggio consapevole di essere frutto della fantasia, e, oltre che estremamente difficile per il genere di libri che scriveva lei, lo trovava anche inutile e crudele nei confronti dei suoi personaggi. Certo non avrebbe mai immaginato che sarebbe stata proprio lei ad avere dubbi sulla sua stessa esistenza, a domandarsi se avesse il libero arbitrio o se le sua azioni fossero già state prescritte da qualcun altro. Le venne chiesto di pubblicare un libro innovativo e fuori dagli schemi, ma si ritrovò a toccare con mano il confine che divide la fantasia dalla realtà. ☆.。.:*:.。.☆ [Dal Libro] «Lui è reale! Te lo assicuro,è reale!» ripeteva Camilla, stringendo con forza le mani dell'amico La prima cosa di cui si accorse Luigi è che la ragazza stava tremando. Sembrava in preda al panico, con gli occhi sbarrati e la voce di parecchie ottave più alta, mentre le dite erano ancora sporche di inchiostro blu e qualche taglietto superficiale «Prima di tutto calmati un secondo, poi ne parliamo con calma» le disse lui, cercando di capire cosa stesse succedendo, ma lei non lo sentiva minimamente. Il cuore le batteva tanto forte da rimbombarle nelle orecchie, rendendo ogni suono ovattato «È reale, mentre noi no» continuò, sentendo il naso pizzicarle leggermente e gli occhi diventare lucidi «Cos'ha più importanza ormai? Dimmelo tu: cosa siamo? Lui è reale, lo so, l'ho sentito, e sta venendo qui»