"Oggi sarà un giorno difficile da dimenticare" scritta su una pagina del mio diario di qualche anno fa...
Quel giorno, mi trasferii insieme alle mie sorelle e mio fratello nella casa del compagno di mia madre.
Mi chiamo Nicoletta e allora avevo solo 15 anni, un fratello, Mattia di 12 anni e tre sorelle più piccole, Olimpia e Ottavia le gemelle di 6 anni e la piccola Carlotta di soli 2 anni. Mia madre faceva l'avvocato e dopo la nascita di mia sorella Carlotta, per non so bene quale ragione, si separò da mio padre che sparì pochi mesi dopo e tutt'ora non so che fine abbia fatto.. Mia madre aveva riincontrato un suo vecchio amico, e dopo poco si misero insieme.. dopo un anno e mezzo decisero di andare a convivere..
Luca, il compagno di mia madre, era rimasto vedovo pochi anni dopo il suo matrimonio e aveva una figlia di 2 anni più grande di me, Camilla.
Luca aveva una casa grandissima però non mi piaceva l'idea di dover cambiare casa e soprattutto di condividere la casa con Camilla....
Era talmente grande quella casa che ci fu una stanza solo per le gemelle, una stanza più piccola per Mattia e una stanza solo per me e la piccina. Camilla stava in una stanza grandissima, oltre il letto matrimoniale aveva anche un divano grande, una poltrona, la scrivania e tante mensole con tante cose diverse, tante foto attaccate ai muri.. insomma la sua stanza era proprio bella.
La mia era "nuova".. c'era un letto ad una piazza e mezza e un lettino da bambini.. spesso Carlotta dormiva proprio nel letto con me, diciamo che per me era più che una sorella, forse come una figlia.. quando le succedeva qualcosa veniva a piangere da me e non da mia mamma, lei stava solo con me, era tutta mia..
Da quando ci eravamo trasferiti in quella casa, Camilla non aveva mai cenato ne pranzato con noi, non ci avevo mai parlato e la vedevo più a scuola che a casa.. facevamo entrambe il liceo scientifico.. io la 2* e lei la 4*, non mi aveva mai chiesto neanche se volevo far strada con lei per andare a scuola, anzi a volte cambiava strada se mi vedeva.. forse si vergognava di me e così non dissi a nessuno del mio traferimento e della mia nuova " sistemazione familiare"
Ogni tanto capitava che rimanevo a casa sola con Carlottina e proprio in uno di quei giorni mancò la luce o meglio l'interruttore si staccò.. Chiamai Luca ma disse che prima delle 7 non si sarebbe potuto ritirare e così mi disse di chiamare Camilla che sapeva cosa fare..
Ero molto in imbarazzo, non ci avevo mai parlato ed erano piu le volte in cui mi ignorava a scuola che quelle in cui mi salutava, però la chiamai anche perchè Camilla dormiva ma non appena si sarebbe svegliata avrebbe dovuto fare l'aerosol perchè aveva avuto la bronchite..
Mi feci coraggio e composi il numero, quando Camilla mi rispose mi chiese cosa volevo e io gentilmente le spiegai cosa era successo dopo 10 minuti arrivò a casa..
Io: "Ciao Camilla, grazie per essere venuta solo che non so se Carlotta quando si sveglierà riuscirà a resistere tanto al buio, si spaventa tantissimo"
C: "si ok ma vieni con me così la prossima volta lo fai da sola e non devo venire qua"
Ci rimasi male, che colpa ne avevo? Perchè mi trattava sempre male..
Stetti in silenzio per tutto il tempo e poi in fine la ringraziai ma lei fece finta di non sentirmi, nel frattempo Carlotta si era svegliata e corsi in camera per prenderla, la portai davanti al divano e così fece l'aerosol, l'unico modo era distrarla con i cartoni animati!! Camilla mi guardò, strano!! Non mi guardava mai, le chiesi se andava tutto bene e mi disse di si poi le chiesi se usciva..
C: "ormai non esco più, le mie amiche sono già andate in città ma io dovevo venire qua a sistemare la luce e quindi niente uscita" disse lei scocciata
Io: "scusa se lo sapevo non ti avrei disturbata mi dispiace"
Lei disse sottovoce 'era meglio'
La guardai per farle capire che avevo sentito e feci una faccia un po' triste.. poi lei si mise in camera sua. Mentre studiavo, mi accorsi che Carlotta non era più sul divano a guardare la tv, iniziai a chiamarla e poi una vocina tenera mi rispose e proveniva proprio dalla stanza di Camilla..
La piccola era sul letto della nostra 'sorellastra' e giocavano insieme, io la presi in braccio e mi scusai con Camilla per averla disturbata ancora una volta..
C: "no scusa me per prima, ho sbagliato e che è difficile accettare di avere una donna e 5 fratelli per casa quando qui siamo sempre stati solo io e mio padre, comunque potete stare qui con me, in fondo mi sto annoiando"
Io: "Sicura?"
C: "Si si"
Le feci vedere quali erano i giochi che preferiva Carlottina, era piccola ma decisa e poi mi chiese come mai ero proprio legata alla piccola..