Capitolo 7

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N: "ti prego torna a casa"

C: "credo di non farcela, io non voglio tornare in quella casa sapendo che mio padre non vuole che io stia con te e che potrei renderti infelice"

N: "Cucciola.. Una soluzione la troviamo, potremmo anche tenerla per noi la nostra relazione almeno per i primi tempi e vedere come va, io ho bisogno di te, non ce la faccio più a starti lontana, stasera devo già ripartire, fai le valigie vieni con me"

Camilla continuò a lavorare fin quando non finì il suo turno.. Era triste, forse potremmo dire arrabbiata con se stessa e con il resto del mondo, speravo che avesse cambiato idea e che sarebbe tornata a casa con me..

Ma quella sera dopo un lungo abbraccio e um bacio ci separammo un'altra volta..

Le scrissi un messaggio quando arrivai a casa..

"Ho sperato fino alla fine che venissi via con me... Non so se dirti 'ti odio' perchè mi stai lasciando un'altra volta senza mai stare insieme o 'ti amo' per tutto il resto.. Riusciremo prima o poi a risolvere questa situazione?"

E ovviamente a quel messaggio non ricevetti alcuna risposta.. L'indomani ricominciai ad andare a scuola e ad allenarmi a tennis.. Da quando ero tornata a casa, contavo i giorni che avevano separato me da Camilla..ormai erano passati quasi 35 giorni e di lei avevo avuto notizie solo da suo padre che ogni tanto ne parlava con mia madre..

Mi mancava incredibilmente e secondo me anche a Carlottina mancava tanto!

Per fortuna quella settimana ero talmente concentrata a prepararmi per la gara importantissima di quella domenica che riuscii a pensare a Camilla meno rispetto a prima..

Dovevo andare ad una partita a Firenze, ciò voleva dire che io e i miei compagni saremmo stati 3 giorni fuori e avremmo dormito tutti insieme in albergo..

Eravamo emozionati per questa partita!

Partimmo il venerdi pomeriggio, le nostre allenatrici fecero le stanze, io dovevo stare in stanza con Lucia, Giorgio con Luca e Alessio con Gioele..

Passammo il venerdì pomeriggio in giro con i ragazzi e poi la sera dopo la cena ognuno di noi andò nella sua stanza..Ricevetti un messaggio..

"Vieni a dormire con me? Luca dorme con Ale e Gioele"

Vidi la mia compagna che dormiva profondamente e così decisi di andare da Giorgio, le sue coccole, le sue attenzioni mi piacevano tantissimo, mi facevano sentire meno sola..

Iniziammo a vedere un film, era uno dei miei preferiti credo di averlo visto almeno 10 volte, alla fine del film, mentre la protagonista bacia l'uomo che ha sempre amato, Giorgio si gira e fa lo stesso con me.. In quel momento ho pensato che era una cosa che forse mi avrebbe fatto dimenticare Camilla e quindi ho ricambiato il bacio.. In quel momento fui davvero egoista, pensai solo a me stessa e non pensai che avrei potuto ferire il mio migliore amico..

Dopo quel bacio, mi appoggiai alla sua spalla e cercai di dormire, non avevo più detto una parola, stavo riflettendo su tutto quello che era successo quella sera e su cosa avrei dovuto dire la mattina dopo a Giorgio.

Non dormii, avevo riflettutto tutta la notte e alle 6 del mattino decisi di svegliare Giorgio, infondo dovevamo prepararci per la partita, gli feci delle carezze e gli diedi un bacio sulla guancia, lui si svegliò e mi abbracciò!

N: "Gio, dobbiamo parlare di quello che è successo ieri"

G:" Io volevo chiederti scusa, ti giuro che non succederà più, non volevo approfittarmene"

N:" ma lo so, anzi.. Io ho pensato ad una cosa.. Io lo so che tu sei innamorato di me, so anche che sai che io ho la testa da un'altra parte però possiamo provarci a stare insieme"

G: "ti andrebbe davvero?"

N: "si"

Ci baciammo un'altra volta.. Poi ci cambiammo e andammo al riscaldamento al campo..

Avevamo deciso di non dire nulla agli altri, semplicemente lo avrebbero capito loro stessi cosa stava nascendo fra noi due..

Durante la partita, io ero ovviamente in squadra con Lucia, avevamo quasi vinto, dopo l'ultimo punto che ci attestava la vittoria caddi a terra e da li ricordo solo nero!! Ricordo di essermi svegliata fra le braccia di Giorgio che era preoccupatissimo e di trovarmi in un ospedale.. Mi stavano facendo tutte le analisi per capire cosa avevo avuto, mi sentivo la testa confusa!

Giorgio mi teneva la mano e mi spiegò la situazione, disse che stavano arrivando anche i miei genitori..

Dopo qualche ora arrivarono e dopo neanche 5 minuti che stavano con me in stanza, fecero uscire tutti perchè l'orario visita era finito e poi avrebbero dovuto farmi altri controlli e così rimasi sola..

Mi arrivò un messaggio

"Che cavolo è successo? Ti prego dimmi che stai bene"

Non si era fatta sentire per più di un mese, io continuavo a starci male e ora si rifaceva sentire..

Quella sera le risposi..

"Perchè non te ne preoccupavi prima di come stavo? Ero a pezzi e non te ne fregava nulla, stavo male comunque anche se non fisicamente, lasciami stare e continua a fare la tua vita"

Camilla.. Era sempre lei, che riappariva nella mia vita quando non doveva..

Il giorno dopo, iniziò bene per essere in un ospedale, avevo un mazzo di fiori colorato alla mia destra e un regalo alla mia sinistra anche se in camera non c'era nessuno! Lessi il messaggio dei fiori

"Per la migliore amica più bella del mondo, i tuoi baci, i tuoi sguardi, il tuo modo di affrontare un problema mi fanno innamorare ogni giorno sempre di più. Sei la mia cucciola. Giorgio"

Aprii anche l'altro regalo, era una collana, era un lucchetto a forma di cuore proprio come quello che Camilla mi aveva disegnato sulla pelle qualche mese prima, c'era anche un bigliettino nel regalo..

"Hai capito cos'è? Si, è proprio il lucchetto a forma di cuore che ti avevo disegnato quel giorno in classe.. Un pomeriggio di due mesi fa, mentre passeggiavo, ho visto quasta collana e ho pensato subito a te e l'ho comprata. È formata da due parti, ma una parte la devo tenere io, è la chiave che apre quel lucchetto. Io non te l'ho mai data la collana perchè quando l'ho comprata stavo ancora con Luisa e poi perchè io sono sempre insicura, ma credo davvero di voler essere la chiave del tuo cuore"

Non so perchè nonostante fossi arrabbiata, indossai quella collana e la misi sotto la maglietta, non credo che Giorgio sarebbe stato tanto contento di vederla..

I medici dissero che forse avevo una macchia vicino al cuore e non capivano cosa potesse essere e così, decisero di traferirmi all'ospedale della mia città ma mi avrebbero tenuta dentro almeno per un'altra settimana..

Ogni giorno ricevevo le visite dei miei compagni di tennis e ovviamente di mia mamma..

Anche oggi dovevo fare nuovi controlli, nella mia stanza c'era una signora anziana ceca del tutto e io mi divertivo a descriverle i miei amici

Quella mattina, la signora Anna sembrava che mi stesse aspettando..

A: " non vedevo l'ora che ti svegliassi, stanotte è venuta qui una ragazza, è stata con te tutta la notte"

N: "come fai a sapere che era proprio una ragazza?"

A: "Aveva un profumo buonissimo, femminile al 100% e ti ha parlato tutta la notte, è già la seconda volta che viene"

N: "non saprei chi potrebbe essere.."

Nichi e CamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora