Capitolo 2

210 4 0
                                    

Ero legata tanto a Carlotta perchè era quella che aveva più bisogno di me, d'affetto, di cure, di coccole.. poi Carlotta era speciale, aveva solo due anni ma si era sempre fatta capire, era emozionante stare con lei e dopo aver spiegato questo, Camilla disse che non sembrava tanto brutto avere dei fratelli.. dopo quel bel pomeriggio ricominciò la solita monotonia, però forse quando eravamo a casa, mi considerava di più Camilla..

Guardavo un film sul divano quando Camilla mi chiese se poteva sedersi accanto a me.. passammo un pomeriggio tranquillo quando dalla porta spuntarono le sue 3 migliori amiche e Luisa che secondo me era più che una migliore amica per lei.. Camilla si sentì in imbarazzo soprattutto quando incrociò lo sguardo un po' troppo serio di Luisa..  non aveva ancora raccontato di me, dei miei fratelli e di mia mamma a Martina, Sofia, Giorgia e Luisa. Capii la situazione e dissi a Camilla che andavo in camera mia e subito dopo lei portò le sue amiche in camera sua, credo che gli stesse spiegando la situazione ma poi sentii una porta sbattere e qualcuno uscii da casa, affacciandomi dalla finestra vidi che era proprio Luisa.

Le amiche di Camilla non mi stavano molto simpatiche.. sembravano anche loro molto altezzose, ma comunque non le conoscevo bene.. Camilla sembrava addirittura arrabbiata con me dopo che le sue amiche andarono via ma non mi disse nulla.

Il giorno dopo a scuola la vidi in corridoio e proprio mentre passavo di fianco a lei, Luisa le prese la mano, come se volesse dimostrarmi che era sua e non la dovevo toccare.

Camilla era una ragazza particolarmente bella però non avevo mai fatto nulla per essere trattata come la stronza di turno che ruba le ragazze altrui.. e poi in giro non si sapeva neanche che fossi lesbica. 

Qualche minuto dopo mi arrivò un messaggio

"Se non smetti di guardare Camilla, te la farò pagare."

Mi arrabbiai davvero tanto.. quando tornai a casa feci leggere i messaggio a Camilla e le dissi che io non volevo avere nulla a che fare con loro due...

Camilla non sapeva cosa dire dopo quel messaggio, io tornai in camera mia e continuai a studiare.. nel frattempo sentii la mia 'sorellastra' discutere per telefono con qualcuno, credo che fosse proprio la sua ragazza.

Il loro litigio non durò molto, neanche due giorni, Luisa faceva di tutto per tenersela stretta e non capivo perché mi odiasse tanto. 

Sabato sera uscii con i miei compagni di tennis, facemmo un giro per il paese e quando vidi le due fidanzatine camminare poco più avanti di me decisi di cambiare direzione così da non doverle salutare ma una mano mi bloccò.

Mi girai di scatto e vidi Camilla che mi sorrideva..

C: "ehii, stai bene?"

Io: "si abbastanza perché?"

C: "così, ti ho visto accelerare il passo e pensavo fosse successo qualcosa, volevo chiederti una cosa.. se mio padre di dovesse chiedere qualcosa, puoi dirgli che mi hai vista stare tutta la serata in quel ristorante?"

Io: "perché? dove stai andando o dove sei stata?"

C: " ti prego fammi questo favore"

Io: "ok..."

poi mi abbraccio e mi ringraziò un'altra volta... c' era qualcosa che non mi tornava.. sembrava ubriaca, non si era mai comportata così, dopo aver fatto un giro con i miei amici, decisi di andarla a cercare.. chiesi a dei suoi amici se sapevano dov'era ma nessuno mi dava indicazioni precise, dopo un'ora di giri riuscii a trovarla.

Per un attimo mi bloccai, cavolo!

Vidi Camilla su una panchina che piangeva e non riusciva ad alzarsi, corsi vicino a lei, tutti i suoi amici con cui l' avevo vista prima sembravano essersi volatilizzati.. non solo puzzava d'alcool ma era anche drogata.. accanto a lei c'erano diversi mozziconi di canne..

ero arrabbiata ma allo stesso tempo spaventata.. aprii la bottiglietta d'acqua che avevo nella borsa e cercai di sciacquarle almeno la faccia, quando lei capì che ero io, mise la sua testa sulla mia spalla e si rifugiò fra le mie braccia. 

Riuscii a portarla fino a casa e cercai di fare più piano possibile così da non svegliare ne mia madre ne suo padre.. la portai in camera sua e la aiutai a mettersi il pigiama, poi le rimboccai le coperte e mi chiese se potevo dormire con lei..

Stava troppo male forse era una buona idea quella di dormire con lei così mi cambiai e mi misi affianco a lei e mentre le accarezzavo i capelli si addormentò.

Era bello dormire in quel letto, era ad una piazza e mezza e noi insieme ci stavamo perfettamente, forse Luisa non avrebbe pensato lo stesso ma era colpa sua se c'ero io lì e non lei, perche aveva abbandonato Camilla lì da sola? perché non c'era quando la sua ragazza stava male?

La mattina dopo, mi ritrovai abbracciata a Camilla, poi piano piano cercai di scendere dal letto ma una mano mi afferrò..

C: "ho bisogno di te"

Io: "mi devi spiegare tante cose tu, ma io ci sono sempre per te e ci sarò sempre quindi vieni di là e fatti una doccia così starai meglio.."

In casa non c'era nessuno, erano usciti tutti e così Camilla mi chiese se potevo farle compagnia durante la doccia, ero un pò preoccupata, insomma.. se solo la sua fidanzata lo avesse saputo non sarebbe stata così felice e soprattutto cosa sarebbe successo?? comunque accettai e le feci compagnia..

Si spogliò e iniziò a farsi un bagno caldo, era stupenda, non era la classica ragazza magrissima, anzi era rotondetta ma le sue forme mi piacevano tantissimo.. non riesco ancora a capire come ci riuscii ma in quel momento presi una spugna e iniziai a massaggiarla, lei era rilassatissima e mi chiese di entrare nella vasca.. era una vasca grande, di quelle dove puoi fare anche l'idromassaggio e così dopo diversi tentativi di Camilla di farmi entrare decisi di spogliarmi e insaponarla da dentro l'acqua... in quel momento era come se noi ci fossimo dimenticate del resto del mondo. Iniziammo a giocare con la schiuma, le disegnai la barba e poi con la spugna gliela tolsi, lei fece lo stesso con me e quando si accorse che me ne era rimasta un pò sul labbro, si avvicinò a me e mi baciò, non ci pensai due volte e ricambiai il bacio, ci spinsimo sempre oltre fin quando non mi iniziò a toccare, tutto il mondo che mi ero lasciata alle spalle per qualche minuto, tornò nella mia testa e capii l'errore che stavo commettendo così uscii subito dalla vasca, mi misi l'accappatoio e senza dire una parola andai in camera mia.

Quel giorno rimasi tutto il giorno a casa o meglio, in camera mia e dissi a mia madre che non avevo fame a cena.. dopo che loro finirono di cenare però qualcuno bussò alla mia porta ma io feci finta di non sentire.. Era Camilla che entrò comunque nella mia stanza

C:" dobbiamo parlare"

Io: " io ora non posso e non voglio, ti prego lasciami sola.."

Quella notte piansi tanto.. non sapevo più cosa volevo, poi sentii delle mani appoggiarsi sui miei fianchi, mi girai e vidi Camilla che si era sdraiata proprio di fianco a me..

C: "dormiamo, domani parliamo di tutto, stai tranquilla sono qui con te e non ti lascio, non ho fatto quello che ho fatto stamattina solo perché stavo male o ero ancora ubriaca, lo volevo davvero, ti voglio davvero"

Così la baciai e mi addormentai fra le sue braccia...

Nichi e CamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora