Capitolo II

477 20 2
                                    

I pirati mi hanno legata all'albero maestro forse per paura che io scappi ma non sanno che l'ultima cosa che voglio è entrare in mare.
"Capitano non possiamo tenerla legata è solo una ragazza" dice il vecchio marinaio racconta storie, lui è il primo ufficiale.
Stanno preparando le ultime provviste per salpare, le donne del villaggio hanno provato ad opporsi ma i pirati si sono imposti spaventandole.
Guardo il faro con gli occhi pieni di lacrime, spero che Max stia bene.
"Non me ne frega nulla se è solo una ragazza non possiamo farcela scappare" dice serio.
"Capitano-"
"Ho deciso Meeks" dice fermo, se ne va lasciando solo il primo ufficiale, lui sospira scuotendo la testa, mi guarda e si avvicina a me, si abbassa.
"Mi dispiace Luna, è irremovibile, mi assicurerò che nessuno ti tocchi" dice dolcemente.
"Vi ringrazio signor Meeks" dico gentilmente, sorride e mi accarezza una guancia, una lacrima mi riga una guancia e chiudo gli occhi beandomi del suo calore "Meeks" apro gli occhi guardandolo dolcemente "ti prego dimmi che Max sta bene"
"Sta bene, me ne sono assicurato prima"
"Grazie, sei un brav'uomo Meeks" annuisce sorridendo gentilmente.
"Signore" un ragazzo si ferma accanto a Meeks che si alza "le provviste sono pronte, siamo pronti per salpare"
Sussulto spaventata e guardo il mare, piego le gambe rannicchiandomi.
"Comunica alla ciurma che chiunque toccherà la ragazza verrà buttato in mare" dice serio, il ragazzo annuisce e corre a comunicarlo, Meeks mi guarda e io cerco di nascondere la mia paura con poco successo.
In meno di venti minuti la nave salpa cominciando a muoversi, respiro profondamente e chiudo gli occhi "un fascio di luce, due fasci di luce, tre fasci di luce, quattro fasci di luce" sussurro immaginando il fascio di luce del faro, mi rilasso lentamente e vedo la terra sparire in lontananza, la guardo spaventata e sento il richiamo del mare attorno a me, una lacrima mi riga il viso "cinque fasci di luce, sei fasci di luce, sette fasci di luce"
Il ragazzo di prima si ferma guardandomi "signorina state bene?" Dice fermandosi davanti a me, lo guardo di scatto spaventata.
"Sto bene" dico con voce tremante "anzi potresti darmi un bicchiere di liquore? Vorrei bere, uno qualsiasi"
"Posso darvi la mia razione se volete, sono ancora giovane non posso bere, ma devo averne sempre un po'" dice gentilmente, mi slega le mani e lo ringrazio, mi porto il liquore alle labbra e scende bruciando.
"Perché sembrate così spaventata?" Dice confuso "il primo in comando ha dato ordine di non toccarvi"
"Non ho paura di voi, ma del mare, non entro in mare da undici anni" dico gentilmente.
"Cosa? Ma siete una sirena"
"È una lunga storia" bevo un altro sorso sentendomi meglio, chiudo la bottiglia "Grazie ragazzo"
"Puoi tenerla, tanto non bevo, mi piacciono le storie, raccontami la tua"
"Io..."
"Ragazzo! Non battere la fiacca c'è da fare qui!" Dice un uomo serio e imbronciato "è troppo grande per te e il primo non ci andrà leggero se ti becca con lei"
Lo guardo attenta, ha una benda sull'occhio, è magrissimo e gli manca qualche dente, è davvero brutto, l'immagine perfetta del pirata spietato e brutale.
"Scusami devo andare"
"Non preoccuparti, grazie per il liquore"
Mi rilasso stanca e tengo la borraccia tra le mani stando rannicchiata, beh il lato positivo è che sono al sicuro sulla nave, sorrido appena e bevo altro liquore.
"Santo cielo fa schifo" dico divertita "ma me lo farò andar bene"
"Se le fa schifo può ridarmelo, il liquore è solo per la mia ciurma" dice il capitano appoggiando un ginocchio davanti a me.
"Credo che lo terrò, l'ho quasi finito" dico tranquillizzandomi nel vederlo.
"Vedi di non ubriacarti"
"Credimi reggo meglio di quanto pensi" dico sospirando "ho provato ad ubriacarmi ma...sono nata in mare, nessun tipo di liquido mi fa perdere la testa" bevo ancora e poi richiudo la borraccia "anche se a volte preferirei perderla"
Sorride divertito "quindi non posso sperare che ti ubriachi per portarti nella mia stanza"
Lo guardo e scoppio a ridere "no e comunque non ci sperare, non verrò mai a letto con te"
"Strano che non mi ringhi addosso" dice alzando un sopracciglio.
"È solo per un utilità personale che mi mostro amichevole, in realtà ti odio"
"Bugiarda" dice beffardo, si piega su di me e io corrugo la fronte, metto un piede sul suo petto.
"Stammi lontano" dico corrugando la fronte.
"Lo so che mi vuoi" dice divertito.
"Ti sbagli" lo spingo con il piede e finisce a sedere "a cuccia capitano"
Mi afferra il piede e mi alza il vestito sulla gamba cominciando a baciarla, lo guardo innervosita.
"Signor Meeks!" Dico ad alta voce.
"Cosa credi di fare" dice il capitano divertito.
"Chiamo il mio protettore" dico divertita, gli do un calcio sul braccio liberando la mia gamba, la ricopro "non.toccatemi" scandisco bene le due parole.
"Dovrei essere geloso di Meeks? Perché sembri andarci molto d'accordo" dice alzando un sopracciglio.
"Meeks è gentile con me"
"Anche io lo sono"
"Non è vero" dico scoppiando a ridere "mi sei sempre addosso e vuoi solo portarmi a letto"
Si piega su di me fulmineo e mi bacia il collo "forse perché è una cosa che desidero ardentemente" dice al mio orecchio, mi si mozza il respiro mentre lui mette una mano sul mio fianco.
"I tuoi uomini mi salteranno addosso se non togli quella mano immediatamente" dico seria trattenendo il mio desiderio.
Sorride con le labbra sul mio collo "presto sarai nel mio letto e saremo nascosti da occhi indiscreti mia timida sirena"
Mi morde il collo e io sussulto "smettila" ride e si stacca da me allontanandosi, lo guardo male e vedo Meeks avvicinarsi.
"Capitano insomma" dice severamente.
"È mia Meeks, ci faccio quello che voglio"
"Gli uomini la vorranno se voi avete questi atteggiamenti" dice serio.
"Sciocchezze, chi tocca la ragazza andrà in pasto agli squali!" Dice ad alta voce così che tutti lo sentano "sono stato chiaro?!"
"Si capitano" urlano tutti, sospiro scuotendo la testa, guardo il mare e poi guardo da una parte all'altra, non c'è più terra e un brivido mi attraversa tutto il corpo, vedo una testa apparire dal mare e spalanco gli occhi vedendo lo spirito del mare, sento un'altra presenza e guardo l'altro fianco vedendone un altro.

I giorni passano e i pirati mi ignorano per lo più probabilmente per paura di essere uccisi, nella notte andiamo incontro ad una terribile tempesta, tutti sono agitati e corrono da una parte all'altra trasmettendo allo stesso tempo sicurezza perché tutti sanno esattamente cosa fare.
La nave si piega e vedo lo spirito del mare guardarmi e sollevarsi verso di me.
"No! No no no!" Dico spaventata cercando di impuntarmi con i piedi, per fortuna sono legata all'albero, la nave torna dritta e si piega dall'altra parte in balia delle onde.
"Anche di qua?!" Urlo scioccata "madre luna aiutami ti prego!" Grido guardando il cielo "non voglio no!"
"Luna! Luna!" Il capitano corre da me e lo guardo spaventata "che succede?"
"Il mare!" Dico spaventata, la nave si piega e io chiudo forte gli occhi "un fascio di luce, due fasci di luce, tre fasci di luce"
"Capitano!" Apro gli occhi e vedo il capitano scivolare, allungo una gamba e afferra il mio piede.
"Capitano" dico preoccupata, lo spirito del mare mi guarda e poi lo afferra per un piede "no!"
Lo trascina in mare "il capitano!" Urlano gli uomini accorrendo per cercare di aiutarlo.
"Luna! Luna devi aiutarlo!" Urla Meeks correndo da me.
"No!"
"Invece si muoviti devi aiutarlo"
"No! Ho detto no!" Dico terrorizzata mentre mi slega, alcuni marinai mi guardano sorpresi, Meeks mi tira in piedi e mi spinge verso il mare "No Meeks ti prego no! Non in mare no!"
La nave si inclina e Meeks mi guarda serio "sei una sirena non so cosa fosse quella cosa ma ha preso il mio capitano e lui morirà per colpa tua se non vai a salvarlo!" Dice furioso scuotendomi per le braccia.
Lo spirito del mare mi guarda intensamente in attesa che i pirati mi buttino in mare.
"No" scuoto la testa tremando.
"Maledizione!" Meeks mi afferra e va al bordo della nave, mi butta in mare e io urlo allungando una mano verso di lui, l'acqua mi avvolge e lo spirito mi afferra i piedi tenendomi stretta stavolta, mi trascina in basso.
Urlo e mi trasformo in sirena, cerco con lo sguardo il capitano ma non lo vedo, lo spirito mi trascina verso il fondo del mare dove vedo una luce, vedo una sfera con il capitano svenuto al suo interno, la superiamo e allungo le braccia verso di lui, guardo lo spirito con rabbia e odio, creo un mulinello d'acqua e lo faccio fermare obbligandolo, lo guarda sorpreso e io mi piego colpendolo e liberandomi ancora, lo faccio avvolgere dal mulinello perdendo tempo e nuoto verso l'alto velocemente, raggiungo il capitano decisa e lo afferro, nuoto più veloce che posso, la tempesta si è placata, salto e mi aggrappo al parapetto della nave.
"Eccoli!" I pirati sollevano il capitano.
Il ragazzino mi aiuta a salire assieme ad un altro uomo.
Tossisco restando a terra e vedo tutti i pirati guardarmi affascinati, torno umana e guardo Meeks con odio, mi alzo lentamente e gli do un fortissimo schiaffo.
"Come hai porgiti buttarmi in mare?!" Urlo furiosa "ti odio Meeks!"
Guardo l'albero maestro e mi arrampico velocissima salendo in cima così da essere il più lontana possibile dal mare.
Mi rannicchio piangendo finché qualcuno non sale apparendo al mio fianco.
"Ciao" dice il ragazzo sedendosi al mio fianco con le gambe a penzoloni.
"Ciao" dico singhiozzando.
"Sei strana lo sai?"
"Grazie" dico sarcastica.
"Sei una sirena, una creatura del mare eppure ne hai paura, perché?" Resto in silenzio "e cos'era quella cosa? Sembrava che ti stesse aspettando e spesso l'ho vista accanto alla nostra nave come un ombra"
Non gli dico nulla e lui sospira "con me puoi parlare, sai? Nessuno mi parla a parte il capitano e Meeks, e Diane ovviamente, ma lei è sempre in infermeria a testare nuove medicine ed erbe, non lo dirò a nessuno davvero"
Prendo un respiro profondo "quando avevo sedici anni fui bandita dal mare" dico dolcemente guardando il mare davanti a noi "misi in pericolo il mio popolo e loro mi ripudiarono bandendomi, così a seguito di una tempesta fui scagliata sulla terra e il guardiano del faro, Max mi trovò e mi aiutò a capire gli umani e mi tenne con sé" faccio una pausa "il mare chiama sempre le sue figlie e ho imparato a domare il suo richiamo fino quasi a non sentirlo ma...ultimamente una forte melodia, una canzone antica mi sta chiamando e..." mi alzo e mi appoggio all'albero maestro con la schiena unendo le mani dietro la schiena, guardo i raggi del sole spuntare tra le nuvole come fossero i fasci di luce del faro di Max "e l'altra notte quando mi avete presa io...ho seguito il richiamo e quello spirito del mare mi ha trascinata in mare, non so cosa voglia da me, ma ogni volta cerca di trascinarmi sul fondale e ho paura di cosa può farmi"
"Cosa sono gli spiriti del mare?"
"Sono...figli del Dio del mare, sono creature potenti che si dice obbediscano fedelmente al Dio del mare e si dice che siano mandati per punire e mangiano le anime delle vittime"
"E vogliono la tua?" Dice dolcemente.
"Non lo so" dico osservando il mare, respiro profondamente "quello che so è che non voglio entrarci e che sopra questa nave sono al sicuro"

Il richiamo del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora