I giorni passano e ho imparato a memoria tutti i nomi e i ruoli dei vari membri della ciurma, osservo il mare in silenzio, tesa perché stiamo per arrivare nelle acque infernali, il territorio degli squali e delle meduse velenose.
Mi mordo il labbro inferiore, e resto in silenzio da sola mentre osservo attenta le acque che ci circondano, un'ombra nera appare a pelo sull'acqua, trattengo il fiato e mi metto dritta.
"Stanno arrivando" dico seria, cammino lentamente accarezzando la superficie del parapetto.
La bussola comincia a scaldarsi e ci poso una mano prendendola, l'ago è rosso intenso.
"Capitano" corro da lui e mi guarda confuso "ho bisogno che tu ora ti fidi di me, dovrai guardarmi, io sarò lì sopra e ti farò segno con le braccia, dovrai seguire la direzione delle mie braccia con il timone, dovrai stare attento e cambiare direzione appena te lo dico io"
"Che succede?" Dice confuso.
"Siamo nelle acque infernali, nemmeno le sirene si avventurano qui" dico seria.
"Va bene"
Annuisco e corro alla punta della nave, osservo l'acqua e vedo i primi scogli, allungo un braccio verso destra e il capitano gira il timone seguendo la direzione, svolta diverse volte seguendo un tragitto a zig zag, gli squali saltano e colpiscono la nave cercando di farci deviare.
"Cosa sono quelle?!" Urla un uomo.
Allungo un braccio a sinistra ma il capitano non devia "CAPITANO!" urlo guardandolo di scatto, corre al timone e devia all'ultimo secondo ma la nave sfrega in un punto contro lo scoglio che per fortuna non fa danni "devi restare concentrato!" Urlo furiosa "o moriremo tutti!"
La nave cala nel silenzio e continuo a indicare la direzione per quasi un ora finché non usciamo dalle acque infernali, sento un urlo e mi giro di scatto, mi alzo e corro sul ponte, un uomo è stato toccato da un tentacolo.
"Com'è possibile? La nave è alta e non dovrebbero aver raggiunto il ponte" dico seria, la dottoressa di bordo allunga una mano verso il segno "non toccarlo questo tipo di meduse rilasciano il proprio veleno, anche dopo che il tentacolo ha lasciato la presa il veleno rimane sul corpo qualche minuto"
"Sai come curarlo?"
"È impossibile, neanche le lacrime delle sirene riescono a curare questo tipo di bruciatura da medusa, per questo non ci avventuriamo mai in queste acque, sono letali" dico seria "Rick mi senti?"
Lui mi guarda spaventato e annuisce tremando "come ha fatto a pungerti?"
"A...a...arra....mpi...cata" sussurra tremando.
"Si è arrampicata?" Dico confusa, spalanco gli occhi "oh no"
Prendo la pistola di Rick e mi avvicino al bordo della nave, vedo diverse meduse attaccate con i tentacoli, si arrampicano lentamente, sparo a tre di loro che cadono in acqua, sparo a tutte ma finisco i proiettili mentre una di esse si avvicina velocemente a me, salta e mi sposto mentre finisce sul ponte, il capitano spara uccidendola, lo guardo e annuisco, prendiamo una scopa vecchia e segno il perimetro in che è stato a contatto con la medusa.
"Lavate questo spazio con acqua, sale e limone" dico seria.
"Sissignora" dicono due uomini alzandosi velocemente.
"Nessuno tocchi questo punto"
Annuiscono e passiamo dall'altra parte, spariamo a tutte le meduse che cercano ancora di arrampicarsi finché l'intera nave non è al sicuro priva di esse.
"Rick! Rick!" Dice uno dei pirati, mi avvicino a Rick che suda freddo e respira a fatica.
Guardo la dottoressa "non possiamo fare nulla, prendi dell'acqua fredda e del liquore" dico seria, annuisce e corre via, guardo Rick "Rick, Rick mi senti?" Mi guarda e gli sorrido, gli accarezzo la testa "ti va un'ultima sbronza?"
Emette una risatina "eccome se mi va" dice debolmente, sorrido.
"Coraggio grande uomo, sei un grande pirata e i grandi pirati vengono ricordati"
"Non...sono così grande"
"Sciocchezze, i tuoi compagni parleranno di te e lo farò anch'io te lo prometto" dico guardandolo negli occhi.
"Ho immaginato di morire...in mille modi...ma farlo tra le braccia di una bella donna...non fa così schifo" lo guardo divertita.
"Mi dispiace non poterti aiutare"
"Sono...un pirata...noi non abbiamo...bisogno di aiuto" dice debolmente, gli accarezzo i capelli.
"Hai ragione"
La dottoressa torna da noi e bagnamo il suo collo e il petto, poso il panno sulla sua fronte e lui chiude gli occhi respirando profondamente.
"Luna..."
"Dimmi" gli faccio bere il liquore.
"Canteresti...per me?" geme inarcando la schiena mentre il veleno continua a fare effetto.
"Non canto da tanto tempo ormai"
"Ti ho...sentita quando...le orche ci hanno attaccati" dice dolcemente "ti prego, canta per me"
Sospiro e lo guardo gentilmente, guardo il mare per un attimo "d'accordo, cosa vuoi che ti canti?"
"Quello che vuoi" dice dolcemente "una canzone...d'amore"
Sorrido teneramente "continua a tamponare la sua pelle" dico alla dottoressa "allevierà il suo dolore"
Annuisce e io guardo Rick "pronto?"
"Si"
Respiro profondamente e comincio a cantare dolcemente, lui chiude gli occhi e prendo la sua mano tra le mie, con la magia allevio il suo dolore e lui respira profondamente, canto per lui e tutti mi ascoltano singhiozzando per il loro compagno.
"Luna..." sussurra debolmente "Grazie"
Sorrido e gli do un bacio sulla fronte "il mare ti condurrà dall'altra parte Rick" sussurro al suo orecchio, sorride con gli occhi chiusi.
"Perfetto" esala il suo ultimo respiro e lo guardo teneramente.
Mi alzo piano e guardo i marinai "state attenti a non toccare il suo braccio"
Annuiscono e si mettono tutti in movimento, creano una zattera e ce lo adagiano sopra per poi adagiarlo in acqua, li guardo stando in disparte lontano da loro, gettano una lanterna sulla zattera e i cantanti di bordo cantano una canzone di addio dedicata a lui.
Tutti piangono e io li osservo attenta.
"Gli umani sono meravigliosi non credi?" Dico gentilmente, guardo lo spirito del mare "questi uomini si prendono in giro continuamente stuzzicandosi e picchiandosi ma...quando muore un loro compagno provano sentimenti profondi e buttano fuori la loro fragilità e il loro affetto, si affidano al mare sperando che esso non li inghiottisca e poi si abbandonano ad esso quando muoiono"
Mi appoggio alle parete dietro di me e chiudo gli occhi, mi addormento stanca.
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Il richiamo del mare
FantasyLuna è una sirena esiliata dal mare, vive tra gli umani e viene rapita dall'affascinante Capitano della Fiamma Rossa, la compagnia di pirati più temuta dei sette mari. Il mare la richiama a sé ma lei non lo ascolta, non lo segue, ma qualcosa segue...