Capitolo VI

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Apro piano gli occhi e vedo il mare brillare sotto i raggi del sole, è mattina, abbasso le gambe e rischio di cadere fuori dalla nave, mi aggrappo di scatto e sospiro, sento una risatina.
"Buongiorno pesciolino" dice il capitano divertito.
"Buongiorno" dico alzandomi e avvicinandomi a lui.
"Dormito bene?"
"Mi sento un pochino incriccata" dico sospirando "avrei bisogno di un bel massaggio"
"Ci penso io se vuoi" dice divertito "stavo giusto per andare a riposare"
Alzo un sopracciglio "ecco perché dici cavolate" dico divertita.
Mi stringe a se sorridendo e avvicina le labbra le mie, lo guardo negli occhi e sento il desiderio di stare tra le sue braccia.
Respiro profondamente "strano che non ti ribelli, non ti sarai forse innamorata di un pirata"
Mi si mozza il fiato e spalanco gli occhi.
"No" dico liberandomi "no assolutamente no, ho chiuso con i pirati mi è bastata l'ultima volta, vai a dormire"
Mi allontano da lui con il cuore a mille, vado in coperta e vedo alcuni uomini dormire, sorrido gentilmente e vedo i liquori, prendo una borraccia e salgo di sopra, vado sulla torretta di guardia e ridacchio vedendo il pirata addormentato.
"Fil" dico svegliandolo.
"Cosa? Cosa? Non stavo dormendo!" Dice spaventato, ridacchio.
"Vai a dormire, prendo io il tuo posto"
"Grazie Luna" se ne va e io osservo mare bevendo un goccio di liquore, brucia scendendo nella gola come acqua fresca.
"Ti prego fammi ubriacare" dico supplicando il cielo "almeno una volta nella vita"
Faccio una smorfia e bevo ancora.
Resto quassù a scrutare il mare in attesa, ripenso ancora una volta a quando vivevo nel mare, penso ai miei genitori e mi chiedo se stanno bene, guardo il mare e canticchio una canzone che mia madre mi cantava sempre, all'improvviso il vento si ferma, corrugo la fronte confusa e mi metto dritta, la nave è ferma, in vento non soffia più, guardo il mare attenta e vedo delle teste scrutare la nave, sono sirene guardiane.
"Ragazzo!" Urlo guardando in basso, il ragazzino mi guarda, gli faccio segno di salire e si arrampica "ragazzo stai qui sopra metti questa" gli metto una fascia facendola passare sulle orecchie, gli prendo il viso tra le mani "non ascoltare nulla, se sentì un qualsiasi suono metti le mani sulle orecchie okay?"
"Che succede?"
"Ci sono le sirene guardiane" dico seria, gli do un bacio sulla fronte.
"Sta attento"
"Va bene"
Scendo di sotto e guardo gli uomini "uomini tutti in coperta! Adesso!" Urlo seria e autoritaria.
"Che succede?" Dice Meeks correndo a me.
"Siamo quasi arrivati" dico seria "ci sono le sirene guardiane"
"Erano le tue compagne?"
"Sì lo erano" dico seria, corro al timone "fa andare tutti in coperta"
"Chi c'è lassù?"
"Il ragazzo, starà bene" dico seria.
"D'accordo, uomini tutti in coperta!" Urla serio.
Sento dei canti "hanno cominciato" dico seria.
"Uomini!" Urla serio "tutti in coperta!"
"Ci sono delle sirene!" Urlano tutti correndo ai bordi della nave, corrugo la fronte e Meeks corre da loro, il capitano esce dalla sua cabina.
"Che succede?"
"Le sirene signore" dice un uomo sorridendo estasiato dal loro canto.
Uno degli uomini si getta in mare e viene portato via.
Altri due lo imitano e Meeks e il capitano afferrano gli altri gettandoli al centro del ponte.
Guardo in alto e vedo il ragazzino con le mani sulle orecchie, sorrido "bravo ragazzo"
Prendo la bussola e vedo l'ago rosso sangue, allungo il braccio davanti a me.
"Portami all'isola dov'è nascosto il tesoro del Capitano Barbarossa" dico seria, un cerchio dorato si espande attorno a me e dopo qualche resistenza il vento soffia gonfiando le vele.
"Capitano!" Dico seria, lo vedo guardare qualcosa in mare, si sporge e corro da lui, cade ma lo afferro al volo "NO!" Urlo tenendolo, mi guarda sorpreso, una ragazza lo afferra per un piede e lo tira portandosi dietro anche me.
Mi guardo attorno spaventata, le sirene mi guardano male e io vedo il capitano mentre viene trascinato verso il fondo, lo spirito del mare mi guarda, mi trasformo e nuoto verso il basso velocissima, raggiungo la sirena che non si è accorta di me e la colpisco liberando il capitano, vedo che è svenuto, salgo verso la superficie e gli do dell'ossigeno, apre gli occhi di scatto e mi guarda sorpreso, le altre guardiane mi fermano.
"Lasciateci andare!" Dico furiosa.
"Luna Daley" dice una delle donne.
"Sono io, lasciatemi andare, non disturberanno le vostre acque" dico seria "vogliono solo il tesoro di Barbarossa"
"Il tesoro di Barbarossa ci appartiene" dice la donna furiosa.
"Ti sbagli appartiene agli umani" dico seria.
Sento un ciocco e vedo il ragazzino, spalanco gli occhi "ragazzino!" Urlo vedendo mentre viene trascinato in basso.
Guardo il capitano e vedo lo spirito del mare.
"Levatevi di mezzo" ringhio furiosa sbaragliando le mie sorelle e nuotando oltre loro, salto e lascio il capitano sul ponte, rientro in mare e nuoto dal ragazzino più veloce che posso.
"Spirito del mare ti prego" dico dolcemente "ti supplico aiutami e una volta che saranno fuori da queste acque ti seguirò, ti prego" una lacrima si unisce al mare e dopo pochi secondi sento lo spirito nuotare con me aiutandomi ad essere più veloce.
"Grazie" dico con voce tremante dalle lacrime, raggiungo il ragazzino e lo prendo togliendolo alla sirena, la guardo e mi blocco riconoscendo mia sorella.
"Luna?" Dice sorpresa.
"Sheila" dico a bocca aperta, lascio un attimo il ragazzino e le salto addosso abbracciandola forte.
"Sorella" dice piangendo.
"Stai bene?"
"Si" dice in un sussurro, le do un bacio sulle labbra.
"Mi dispiace tanto, di a tutti che li amo ancora e che non li ho mai scordati" dico dolcemente, il ragazzino perde l'ossigeno, lo guardo "ragazzino"
Gli do ossigeno "non morire, non morire" nuoto verso l'alto e lo porto sulla nave, lo porto sul ponte e tossisce prendendo fiato, lo guardo dolcemente.
"Luna" guardo il mare e vedo mia sorella, trattengo il fiato.
Salto in mare e affondiamo mentre la stringo tra le braccia piangendo, mi stringe forte.
"Sorella mi sei mancata tanto" dice piangendo, le tengo tra le braccia.
"Mi dispiace tanto Sorellina" dico teneramente.
"Sparisci Luna! Sei stata bandita" dice una guardiana puntandomi una lancia.
"Lo so, me ne vado" dico seria.
"No! Aspettate per favore è mia sorella lasciateci parlare un attimo" dice Sheila spaventata.
"No le regole sono le regole"
"Ma Sarah"
"Sheila" dico gentilmente, mi guarda piangendo, i suoi occhi sono blu intenso, appoggio la fronte alla sua "non importa va tutto bene, sono stata felice di rivederti, sta tranquilla"
"Dove sei stata?"
"Tra gli umani, sto bene Sheila, stai attenta okay? Dai un bacio alla mamma e abbraccia forte papà da parte mia, di loro che mi dispiace" mi trema la voce "mi dispiace tanto"
"Luna" dice piangendo, le sorrido e le do un bacio sulla fronte, la abbraccio fortissimo.
"Addio Sheila"
Nuoto verso l'alto a salgo sulla nave, mi trasformo e tutti i pirati mi guardano, mantengo uno sguardo duro e freddo.
"Luna" dice il capitano serio.
Vado al timone e allungo la bussola "fa soffiare il vento e portami al tesoro di Barbarossa" dico seria.
Il vento soffia forte e la nave avanza veloce, respiro profondamente e ignoro il fatto che i miei capelli sono rimasti neri come la pece e i miei occhi rosso sangue.
Il capitano mi raggiunge e restiamo in silenzio, qualcuno mi abbraccia e guardo il ragazzo, metto una mano tra i suoi capelli e lo stringo forte a me.
Piange soffocando i singhiozzi nel mio petto "hai avuto paura vero?"
Annuisce e sospiro "va tutto bene ora, sei vivo"
Piange per un po' e poi si calma, mi guarda e gli sorrido teneramente, gli do un bacio sulla fronte "vatti a cambiare o prenderai freddo, dammi il tuo liquore"
Obbedisce e io apro la borraccia, la scolo tutta in una volta, lo guardo e sorrido "vai forza"
"Grazie Luna" dice dolcemente, annuisco e se ne va.
"Luna, cosa succede?"
"Nulla" dico diventando seria.
"Luna non-"
"Non chiedere, non ti immischiare, non sono affari che ti riguardano" dico seria e fredda, resta in silenzio e mi allontano da lui, tutti mi guardano sorpresi e io mi isolo restando in silenzio e lontano da tutti.

Il richiamo del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora