2 - A Pranzo dai Vicini

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Note dell'Autrice I: questa mi ha fatto male scriverla.
Dall'immagine scelta potrete già intuire cosa accade.

Piccola precisazione, alcuni dei villaggeri lupi verranno chiamati col nome di altre specie, questo perché: anche se un villaggero rappresenta un altro animale, il gioco lo classifica comunque secondo il modello usato; ad esempio Flora il fenicott...

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Piccola precisazione, alcuni dei villaggeri lupi verranno chiamati col nome di altre specie, questo perché: anche se un villaggero rappresenta un altro animale, il gioco lo classifica comunque secondo il modello usato; ad esempio Flora il fenicottero, avendo usato il modello base degli struzzi, viene classificata fra tali pur essendo un altro esemplare.
Giusto per puntualizzare prima.

- LaraEndlight
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<< Buongiorno Dom! >>
<< Buongiorno Justin, cosa combini? >>
<< Io e Dobie stiamo organizzando una grigliata con gli altri, vuoi venire? >>
<< Mi piacerebbe molto. >>
<< Allora vieni da me a mezzogiorno. >>

Il giovane ariete annuì entusiasta.
Justin era sempre stato gentile con lui, fin dal suo arrivo su quell'isola, l'umano era stato il suo miglior confidente e amico, anche perché aveva avuto difficoltà ad interagire con gli altri. L'isola era popolata da canidi, lupi soprattutto, a parte Audie la volpe e Kyle il licaone, erano tutti predatori e, anche se estremamente gentili e ospitali, lo avevano inizialmente messo in soggezione.

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<< Ci tengo a precisare... >>

Disse Lara interrompendo la storia.

<< ... che quello che sto per raccontarvi è pura fantasia, non ho niente contro nessuno e non accadrà mai. >>
<< Lo capiamo, vai avanti dai. >>
<< ... dai. >>

Fecero i gemelli, i quali erano tesi, ma non per paura, per pura emozione e curiosità, volevano arrivare al vivo della storia.

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Dom giunse a casa di Justin in perfetto orario, c'erano già tutti i vicini presenti: Dobie, Audie, Kyle, Freya, Fang, Chief, Whitney, Vivian e Lobo.

<< Vieni Dom, stiamo per iniziare un bel gioco. >>
<< Che gioco? >>
<< Nascondino in casa, potete scegliere tutte le stanze che volete. >>

Dom non commentò, la casa di quell'umano sembrava piccola solo da fuori, aveva diversi piani ed era molto grande in realtà, la ditta immobiliare aveva fatto miracoli e avrebbe scommesso le sue stesse corna su quanti nascondigli ci potessero essere all'interno.
Fu Dobie a contare, nonostante l'età avanzata, sembrava sicuro della sua vittoria e nessuno volle interrompere il suo entusiasmo, quindi iniziarono il gioco e Justin gli si fece accanto.

<< In cantina c'è un nascondiglio perfetto. >>
<< Grazie. >>

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<< Entrerai nei dettagli? Quando arriveremo al sodo intendo. >>
<< No, Tommy, non lo farò, l'infanzia dei cuccioli non va certo distrutta. >>

Poteva sentire la delusione della sua ragazza a quelle parole, lei non provava un grandissimo amore per i bambini dopotutto.

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Passò diverso tempo, ma a Dom non spiaceva, c'erano molti partecipanti da trovare e Dobie era un lupo anziano, avrebbe aspettato pazientemente.
Ad un tratto entrarono tutti in stanza, Justin li guidava e indossava un buffo costume da lupo, Dom rimase in silenzio e trattenne un risolino, era il partecipante che stava durando di più.
"Potrei vincere!"

<< Miei fedeli compagni... >>

Iniziò Justin salendo su un ciocco di legno, tutta la stanza era addobbata in modo da ricordare una bella prateria colma di arbusti.

<< ... sono passati ormai anni da quando vi ospitato qui nella mia isola e ho riunito tutti qui in un grande branco, una famiglia. >>

L'ariete tacque e ascoltò.

<< E ogni anniversario, per celebrare la mia ammirazione verso voi, o possenti creature selvagge, vi offro un dono, un sacrificio che onori la vostra vera natura... >>

Gli altri si tolsero tutti i vestiti, fino a quando non rimasero nudi e coperti solo dai loro manti lucidi e curati, Justin indicò qualcosa che Dom non aveva notato prima: una placca con delle corna da pecora Modenese.¹

<< ... così come abbiamo salutato la nostra cara amica e sorella, Muffy, oggi saluteremo Dom, che resti per sempre nei nostri cuori. >>

"Cosa?!"
Dom sentì un brivido attraversargli il corpo e continuò a ripetersi che era uno scherzo, anche quando i presenti (a parte Justin) si misero a quattro zampe e iniziarono a cercarlo come animali, animali selvatici e non civili ed evoluti come lo erano stati fin dall'inizio.
"Forse... se riesco a raggiungere le scale..."
Scattò verso di esse, quasi le raggiunse, poi sentì le zanne affondare nel suo maglioncino e strattonarlo all'indietro, all'ora gli altri gli furono addosso, litigando fra di loro per un pezzo di carne e facendo a brandelli prima le sue vesti, poi la carne e la lana, sporcandosi di sangue e bava, mentre l'umanità mostrata fino a quel giorno diveniva un ricordo.

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<< ... Justin si avvicinò e gli prese le corna, un altro bel souvenir. >>

Finì la ragazza e Timmy e Tommy applaudirono.

<< Sicuri che Tom non mi farà una ramanzina? >>
<< Noi siamo grandi, non abbiamo paura. >>
<< ... paura. >>

I piccoli stavano tremando un poco.

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Note dell'Autrice II: (¹)= in questa particolare razza di ovini, sia i maschi che le femmine hanno le corna.
Visto che i modelli femminili di pecore su AC hanno le corna come i maschi, ho voluto dare un po' di spazio alla biologia del regno animale e non lasciare la cosa al: "Non avevano voglia di modificare il modello".

- LaraEndlight

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