Prologo

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Il bosco immerso nel buio.

Il fruscio dei rami causato dal flebile vento.

L'adrenalina che mi scorre nelle vene.

Vedo il mio corpo mutato in un lupo e corro con destrezza, come se conoscessi il luogo come le mie tasche, il cuore batte all'impazzata, non saprei dire se causato dall'adrenalina o la paura, ma potrebbero anche essere entrambe.

Sento l'istinto che mi pulsa dentro e che mi dice ripetutamente una parola: scappa.

Un fremito mi spinge a correre con più decisione, la mia mente è annebbiata, come se di umano non ci fosse niente, nemmeno un briciolo di lucidità.

Improvvisamente però, la mia corsa viene interrotta a causa delle figure che sbucano dal nulla tra gli alberi, che mi portano a frenare con un colpo secco cercando di non andarci contro.

Noto del luccichio in loro, infatti capisco all'istante che quello che hanno addosso si tratta di un'armatura d'argento.

Come ho fatto a non accorgermi di loro?!

Mi pongo subito questa domanda, avrei dovuto intercettarli o comunque, aver almeno fiutato il loro odore!

Il mio respiro affannoso fà intravedere la mia agitazione, devo stare calma, devo stare calma accidenti!

Se non mi calmo, non riuscirò ad essere abbastanza acuta per capire come agire, ma nemmeno il tempo di provare a ragionare che vengo puntata addosso da qualcosa.

Ed ecco le loro armi in argento, eppure nonostante abbiano tutto l'occorrente per abbattere un lupo mannaro, deduco da come le  reggono che non abbiano abbastanza esperienza da saperli maneggiare.

Tremano, percepisco la loro paura, nonostante cerchino di non darlo a vedere all'apparenza.

Il mio corpo rimane piantato a terra, come se non volesse saperne di muoversi, nonostante il mio istinto primordiale mi stesse dicendo di fuggire, perchè non riesco a muovermi?!

<<Fiammy!>> sento echeggiare una voce femminile, ma sembro essere l'unica ad averla sentita, perchè gli uomini davanti a me non hanno reagito al richiamo.

<<Fiammy sveglia!>>

Ed eccone un altro, ma tutto svanisce di colpo, facendomi piombare nel vuoto, che dura pochi secondi.

Mi sveglio nella mia stanza, con il cuore a mille come se avessi fatto una maratona.

<<Finalmente!>> ed ecco che mi trovo davanti allarmata la ragazza che mi ha svegliata, che mi guarda con i suoi occhi castani, così come i suoi capelli lunghi e con i boccoli verso le punte.

<<Grazie per il dolce risveglio Evelyn eh>> mugugno con voce impastata dal sonno, mentre mi strofino gli occhi.

<<Ancora un brutto sogno?>>

<<Come lo hai capito?>> pongo la domanda mentre mi metto seduta e cerco di calmarmi nel frattempo per via del sgradevole risveglio.

<<Ti sei agitata nel sonno improvvisamente, di sicuro non stavi sognando di cavalcare un unicorno>>

Alzo gli occhi verso l'alto, senza darle risposta alla sua effettiva domanda.

A dire il vero nemmeno ricordo il sogno che ho fatto, so solo che mi sono svegliata con l'angoscia addosso, questa storia và avanti da più di due mesi.

<<Piuttosto...che ore sono?>> chiedo ad un certo punto, il mio cuore finalmente si è deciso a calmarsi.

<<Sono le 7.35>>

<<Cazzo! È tardi!>> scatto in piedi per correre a prendere i vestiti da indossare, rischiando addirittura di cadere <<E mi svegli adesso?!>> chiedo esasperata.

<<In realtà è da un pezzo che tento di svegliarti, ma tu non hai fatto altro che dirmi "altri 5 minuti e mi alzo">>

A quelle parole non riesco a ribattere, perchè effettivamente non ha tutti i torti, mi avvio verso il bagno.

Eppure nemmeno ricordo di averle detto di aspettare altri cinque minuti, che stia diventando sonnambula?

<<Allora la prossima volta assicurati di farti assegnare una compagna di stanza che non sia una procrastinatrice>> dico sarcasticamente e mi chiudo dentro.

The torment of the wolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora