Capitolo 13

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Dio ti da le cose e poi te le toglie.

Avevo un papá fantastico, e ci ha allontanati.

Una madre presente, e non la vedo da mesi.

Una casa, e mi ha mandata a Liverpool.

Una migliore amica, e me l'ha portata via.

Avevo anche un cuore, e non ricordo neanche cosa vuol dire sentirlo battere.

So perfino che presto mi toglierá anche lui, l'unico che in poche ore è riuscito a farmi sorridere, sentire libera. Non sono innamorata, non sono quel tipo di persona, è solo che con lui è tutto diverso. Con lui il muro di ghiaccio che mi circonda l'anima si rompe e divento creta nelle sue mani. Se prima fosse stato qualcun'altro a baciarmi la fronte, credo che ora non riuscirebbe a stare in piedi. Succede tutto senza che io lo voglia e sembrano passati anni anzichè ore da quando ci siamo conosciuti.

Quasi riesco a capire le directions.

***

"L'avevo detto che al tramonto era bellissimo!" Sorrisi leggermente ai cinque ragazzi incantati di fronte allo spettacolo che avevano davanti. Il cielo giá tempestato di stelle, su uno sfondo di mille tonalità, dal blu al viola, dal rosa al rosso, e intanto il sole che si addormentava dolcemente dietro ad una collina...

Sentii Harry e Zack parlare sottovoce, ma non ci feci molto caso. Ero seduta sulla collina più bassa a godermi il paesaggio. Una giornata iniziata terribilmente, si era conclusa nel più impensabile e fantastico dei modi e niente avrebbe potuto rovinare tutto ciò!

Sentii uno spostamento d'aria alla mia destra.

"Ti sta squillando il cellulare." Disse Harry.

"Lo so." Sospirai.

"E non ti interessa sapere chi è?" Chiese divertito.

"Non ho tanta gente con cui parlare, sará Calum.. o Ellie."

"Calum?" Chiese confuso.

"Mio cugino."

"Ah..e Ellie?"

"La mia baby-sitter!" Dissi scocciata e annoiata.

"E tua madre?" Non si era minimamente fregato del fatto che avessi una tata, lo adoravo per questo.

"Non lo so."

"Dovrebbe essere il contrario." Rise.

"Cioè?" Ero confusa.

"A quest'età dovrebbe essere tua madre a chiedersi dove sei, non il contrario!" Rise ancora. Risi anch'io, nonostante non avesse completamente centrato il punto.

Oramai era buio e lo spettacolo era finito, così ci stendemmo sull'erba, con l'insignificante differenza che ora Harry ce lo aveva affianco... e NON addosso.

Indicò un punto indefinito del cielo, così cercai di seguire la direzione della sua mano.

"Quella è l'orsa maggiore" sorrise.
'Quelle stelle non sono neanche lontanamente luminose quanto il tuo sorriso.' Avrei dovuto dirgli.. ma la mia codardia ebbe la meglio:

"Okay. Cioè... figo."

Che qualcuno mi mandi a fanculo.
Adesso.

The Raimbow After The Storm||Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora