CASI UMANI CHE CI PROVANO... FALLENDO

Caso umano 115

Brutto_interessate: Ciao Antares30

Brutto_interessante: Claudio piacere

Antares30: ciao

Brutto_interessante: scalza o con le scarpe

Antares30: non sono fatti tuoi

Brutto_interessante: vabbe nn e il caso di essere acida (mo al prossimo che scrive un abbreviazione da bimbominchia gli parlo talmente male che gli faccio rimpiangere di essere nato e non sto scherzando)

Antares30: non sono acida sono realista

Brutto_interessante: devi essere più collaborativa senza portare il musone

Antares30: io colaborativa con chi mi fa domande del cazzo? No grazie

Antares30: non sono mica io che ho chiesto se hai le scarpe o meno cosa che non me ne potrebbe fregare di meno

Brutto_interessante: stai calma

Brutto_interessante: se kiedevo come hai le zizze

Brutto_interessante: facevi un caso di stato?

Antares30: se mi avessi chiesto una cosa del genere sarebbe partito il blocco istanteneo

Brutto_interessante:come mai sei così servera

Antares30: sono stanca delle teste di cazzo

Antares30: che mi scrivono senza chiedermi se sono interessata o meno ad avere a che fare con i maschi

Brutto_interessante: mi hai simpaticamente etichettato

Brutto_interessante: però mi hai giudicato senza conoscermi

Antares30: mi è bastata la tua domanda per capire come sei

Antares30: poi se ti senti toccato dalle mie parole problemi tuoi e non miei

Brutto_interessante: a te il cazzo piace nn fare la santa che non lo sei

Antares30: sono lesbica

Antares30: come fa a piacermi il cazzo

Brutto_interessante: allora ti faccio le mie scuse

Antares30: non avresti dovuto scusarti se avessi chiesto come i comuni mortali se sono etero o meno

Brutto_interessante: sei fidanzata?

Antares30: sposata

Brutto_interessante: a ok di reggiseno quanto porti tesoro

Antares30: ti blocco

Antares30: non hai capito un cazzo a prescindere

Antares30: e hai rotto

A quanto pare non hanno ancora capito che non c'è trippa per gatti.

Sono talmente fissati ad usare il cazzo per pensare che non arrivano a capire quello che gli si scrive.