𝙗𝙞𝙠𝙚 // 𝙘𝙝𝙖𝙣𝙜𝙡𝙞𝙭

8: un vero piano da depravato

Quando realizzai  tutto, mi impanicai.

Ma quanto potevo essere coglione da 1 a 10.

- Oddio, come ho fatto a non accorgermene? Cazzo, ora devo metterle!

Mi sentivo comodo in realtà, ma volevo sembrare il più puro possibile davanti a lui.

- Non preoccuparti, se vuoi stare senza per me non è un problema. Siamo entrambi uomini dopotutto.

Disse Changbin vergognandosi leggermente.

- Meglio se le metto... arrivo tra un attimo.

Rinunciai alla mia comodità per risultare composto ai suoi occhi. Non vorrei mica passare per quello che sta con le palle al vento. No, non deve succedere.

Andai velocemente verso la mia roba sperando di trovarle e finire l'incubo.

Ma ovviamente la sfiga era dalla mia parte.

Avevo dimenticato le mutande. E non potevo mettere quelle vecchie, mi faceva schifo.

La situazione era questa: ero impanicato con le palle al vento e Changbin mi stava aspettando di la, spaparanzato sul divano.

Feci una mossa piuttosto sgarbata ma ben pensata, e soprattutto potevo avere materiali di prima mano.

Aprii un cassetto e trovai le mutande di Changbin.

Oro bianco.

Non sapevo se farlo o no, ma finalmente potevo indossare qualcosa di suo.

Presi un suo sexyssimo paio di boxer neri e li indossai.

Erano così freschi e comodi. Ma erano leggermente larghi, forse lo aveva più grande del mio. Che uomo.

- Felix? Ti sei chiuso in camera?

Sentii Changbin chiamarmi. Cazzo, ero prima di tutto in mutande (le sue bellissime mutande) ed ero chiuso in camera da 10 minuti.

La diva non poteva fare l'ennesima figura di merda davanti al suo unico Dio.

Mi misi il pigiama velocemente e tornai sul divano.

Ma ovvio, prima dovevo fare un'azione importante.

Rubai due paia di boxer di Changbin e feci delle foto alle sue mutande. Non aveva il minimo senso, ma il mio album stava diventando una collezione inestimabile.

Le nascosi furtivamente stile Pantera Rosa nella mia valigia, non doveva vederle, altrimenti mi avrebbe fatto il culo a strisce.

Corsi in salotto sul divano da lui.

- Felix, come mai sei rimasto in camera? Ti aspetto da 10 minuti...

- Ehm... scusa... non trovavo più le mie mutande.

- Non preoccuparti.

Dopo che si dimenticò di quello era successo, in me scattò la modalità puttanona di viale Zara.

Avevo un vero piano da depravato.

Mi venne in mente subito (perchè le vere regine pensano a tutto all'ultimo)
un piano per portarlo a letto e di conseguenza farlo dichiarare.

Dovevo farlo ubriacare per agevolare i suoi atteggiamenti, provocarlo e in fine giocarmela tutta sul finale.

Sembrava un episodio Orange is the new black, ma senza prigione.

Partii col primo step: alchool.

Eravamo splendidamente seduti sul divano a vedere ancora fast and furios, e dato che mi stavano cadendo le palle anche se avevo le mutande, proposi a Changbin la malsana idea di ubriacarci come napoletani.