Arma dimensionale Drift

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Appena inviai chiesi "Ho fatto ora ti puoi mostrare?" la voce non fiatò fin che non sentii un suono simile ad un campanello provenire da dietro di me.

Mi girai e ritrovai una ragazzina. Era molto pallida, truccata di nero. Occhi rossi ed una carnagione bianco perla; indossava abiti molto particolari: Una felpa più grande di almeno 3 taglie rispetto alla sua, sulla stessa una topografia diceva "Hard rock Coofee" la stessa di un grigio tendente al nero. Arrivava alle ginocchia, erano coperte da calze scure e poi ai piedi portava un paio di stivali con diverse borchie. Le labbra chiare erano coperte di un rossetto scuro, la stessa portava dilatatori di colore nero ed in fine i capelli tinti di nero mostravano sporadiche ciocche bianche e rosse.

"Tu chi saresti?" chiesi incredulo, la ragazzina disse ridendo

"Certo che se proprio lento di comprendonio, io sono Drift la tua nuova arma da oggi" io non capivo e penso che la mia faccia lo desse a vedere, dato che poi disse

"posso manifestare un corpo grazie al potere che sto attingendo da te ma tra poco finirà. Voglio che tu sappia solo una cosa: questi poteri non sono giocattoli e non sono roba con cui scherzare. Ora penso che tu debba andare" ancora non capivo a cosa stesse riferendosi ma pochi attimi dopo tutto iniziò a dissolversi.

Mi risvegliai in ospedale, all'inizio pensai fosse stato solo un brutto sogno ma appena mi provai ad alzare sentii un bruciore all'altezza della bocca dello stomaco, alzai leggermente la maglia bianca che portavo e furono subito visibili strati e strati di garze. Qualcosa era successo sicuramente e sul tavolo lì accanto trovai una testa di falce, non ebbi il tempo di fare nulla che un infermiera appena mi vide sveglio corse dal dottore.

"Che succede?" chiesi al dottore appena arrivò e lo stesso mi disse che il mio cuore si era fermato per circa 20 minuti ma la mia attività cerebrale non era mai cessata quindi mi avevano tenuto in vita tramite una macchina che ossigenava il mio sangue. Tutto questo facendomi vedere la macchina ed il suo funzionamento. Ma dopo alcuni esami mi separarono dalla stessa dato che il mio cuore aveva ripreso a battere a pieno regime ed il mio cervello non aveva riscontrato problemi evidenti.

Quando l'equipe uscì dalla stanza mi alzai dal mio lettino, la prima cosa che potei notare era che il mio corpo era insolitamente leggero, mi sentivo come se pesassi la metà dei miei 90kg. Una volta abituato a questa sostanziale differenza esaminai la falce sul tavolo, era come se avesse assorbito il mio sangue. Non presentava nemmeno una macchia l'acciaio lucido e cromato ma presentava come delle venature rosse che si avviavano dalla base per poi andare alla punta.

Prendendola in mano all'inizio sentii come un crampo che mi fece lasciare l'arma sul tavolo velocemente. L'acciaio si inscurì passando dal rosso al nero come se avesse reagito al mio sangue, poi iniziò a comparire l'asta della stessa. Non capii di che materiale fosse dato che sembrava lo stesso materiale della lama ma molto più spesso ed aveva anche le stesse venature rosse. Dopo un paio di minuti dopo che ebbe terminato questa metamorfosi, la afferrai e subito potei notare che era leggerissima era come se fosse fatta d'aria. Dopo che la sventolai due o tre volte la stessa solita voce disse

"Ti prego basta, non posso sopportare questo scempio ai miei danni" io di riflesso la lasciai andare e subito e la stessa appena toccò terra scomparve nel nulla e subito allora la iniziai a cercare poi pensai davvero di stare impazzendo. Mi stiracchiai allargando le braccia prima di tornare a letto ma appena allungai il braccio destro la falce mi arrivò in mano allora non potei fare altro se non dire a bocca spalancata

"Forte" dissi a bocca aperta in tanto la voce di Drift si fece sentire ancora una volta

"Si, proprio forte. Non per ventarmi ma io sono una delle armi più potenti di tutto il creato, mi pare la 2 o la 3. Ora però tralasciando le mie abilità che ad un semplice umano come te non sono di semplice comprensione, dobbiamo trovare il controllore dimensionale Genesis. Lei è il controllore dimensionale a cui è stata affidata questa dimensione"

"Capisco devo essere ancora mezzo addormentato, sto parlando con una falce che non esiste probabilmente. Pensavo di stare messo male ma non fino a questo punto" l'arma fece un sospiro e rispose

"Non sei pazzo, se mi porterai da Genesis lei ti spiegherà tutto. Io non ho abbastanza potere per parlare a lungo, devi andare a cercarla e subito" Io ero dubbioso e pensavo di essere in un sogno o specie.

Decisi che mi sarei messo a letto ed al risveglio sarei stato meglio.

Fui svegliato da un'infermiera anziana sulla sessantina che mi disse

"Sig. Seth si svegli, ha delle visite" ero ancora molto assonnato anche se era pieno pomeriggio e mi chiesi chi volesse vedere me... o meglio una merda che già al massimo della sua forma non è il massimo figuriamoci convalescente in ospedale.

Mi alzai a sedere e dietro la donna vi era una bambina. Non un'altra dopo le mie ultime esperienze sapevo che quando arrivavano bambine non era mai un buon segno.

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