Pov.- Abigail
Ritornai in superfice cercando di ispirare più aria possibile, cominciai a tossire, faceva male la gola.
Uscii dalla doccia, mi asciugai e vestii velocemente e tornai in camera, notai l'ora ero in ritardissimo, ripensai ai pensieri nella vasca e decisi che era meglio eliminare parte dello stress e non andare a scuola per una volta.
Non avrei dovuto prendere una decisione per il gruppo di corsa e non avrei dovuto sorbirmi la seduta dal consulente, anzi ora che ci penso saltandola avremmo avuto 'perchè non sei venuta la scorsa volta' di cui parlare.
A - 3 BITCHEESS ✌🏻✨
<<ragazze sto un po' giù oggi, vi va bene se andiamo domani mattina a prendere i vestiti? Oggi proprio non me la sento>>
<<audio>>
Aprii l'audio e sentii le mie amiche entusiaste, dire che andava benissimo e che il tipo-figo-di-scienze aveva chiesto a Jess di uscire, tutto seguito da urletti di eccitazione.
Sorrisi ma mi raggiunse un po' di malinconia per averlo perso, ma dovevo darmi tempo.
Passai la giornata a disegnare principalmente, feci anche una torta al cioccolato, una maschera per il viso e la pizza fatta in casa di mamma era buona come la ricordavo .
Fu molto rilassante e arrivata a sera mi sentivo meglio.
Andai a dormire molto presto e mi svegliai altrettanto presto.
Erano le 6 e decisi di andare a correre, presi un bel frullato proteico per evitare di svenire, tuta, scarpe da ginnastica e andai a correre.
Non mi ero resa conto che non correvo da quando lo avevo fatto a scuola e andare a massima velocità, il vento tra i capelli, i muscoli che bruciano leggermente, il rumore ritmico e veloce delle scarpe che toccano il terreno, era bellissimo.
Corsi per 2 ore buone, dopo un tratto di corsa sul marciapiede si poteva arrivare al parco, era enorme, se non ci fosse scritto parco all'entrata avrei detto bosco, non c'era molta gente, soprattutto di mattina e il sentiero era piatto e senza solchi o pietre quindi perfetto per correre.
Tornata a casa trovai i miei ancora a dormire e decisi di fare un po' di workout in salotto giusto per fare una cosa fatta bene, feci un po' di addominali, qualche affondo, niente di particolare.
Appena finito mi preparai una mega colazione per recuperare quanto bruciato, waffle con cioccolato, una macedonia gigante e un frullato caffè, panna e caramello, tutto salutare insomma.
La mega colazione e la corsa mi avevano distrutta, avevo un paio di ore prima di dover andare al centro commerciale così decisi di starmene un po' a letto, fare una doccia e poi uscire.
Incontrai le mie amiche alla fermata degli autobus, salimmo sul 44 e andammo al centro commerciale.
Non dovevamo prendere niente di sofisticato poichè non era un gala di beneficenza ma festa a casa di uno di scuola che aveva deciso di invitare quelli del nostro anno quindi a detta delle mie amiche stavamo cercando "qualcosa un po' da troia ma comodo".
Non avevo idea di cosa volesse dire, che cos'era tipo una gonna e un top di altezza 10 centimetri ma di materiale tuta? Non alta moda sicuramente.
Girammo un sacco di negozi, fu divertente, alla fine Jess optò per un pantaloncino jeans grigio e una camicetta bianca che faceva il nodino sulla pancia e Mia decise di comprare solo un top bordeaux di velluto da abbinare con una gonna nera e calze che aveva a casa.
Io decisi di comprare un vestitino nero molto semplice con le spalline sottili, aveva un bel materiale molto morbido, sembrava attillato ma era un po' largo sulla pancia così da non rendere troppo evidente la mia gravidanza di waffle e frutta.
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Our own love
RomanceAbigail Wilson, classica ragazza semplice: 16 anni, capelli castani, occhi marroni, carnagione chiara; tranquilla all'apparenza, ma con tanti demoni che le camminano a fianco. Dopo quasi 3 anni di assenza, ritorna a far parte della vita reale. Si...