capitolo 1

208 12 4
                                    

LUCY

Un altra schifosa e monotona giornata a New York... La mia vita va avanti così da 1 anno, ogni giorno mi maledico per aver scelto Simon Cowell come produttore. Lui mi ha rovinato la vita, non sono libera di fare niente, sono intrappolata in quel maledetto contratto. Proprio ieri mi ha chiamato per "chiedermi", con il solito modo garbato, di venire a New York, non mi ha spiegato neanche il motivo ma per lui io sono un cagnolino quindi ora devo eseguire gli ordini. Eccomi qua, l'edificio imponente è proprio davanti a me, qui è partito tutto e presto finirà perché io non mi arrendo. Apro la porta e dopo aver fatto un bel respiro entro nella hole
Se(Segretaria): "Salve signorina Sanderson il capo la sta aspettando al piano superiore"
L: "Mi scusi lei sa perché sono qui?"
Se: "No mi dispiace"
L: "Non si preoccupi, buon lavoro"
Mi dirigo verso l'ascensore e schiaccio il pulsante numero 10, continuo ad inspirare ed espirare così da non uccidere quel bastardo appena lo incontro. Le porte si aprono e vedo quella faccia da cazzo che mi sorride. Mi avvicino incerta mentre lui mi viene incontro con quel sorrisetto da ebete stampato in faccia
S: "Ciao Lucy è un piacere rivederti"
L: "Vorrei dire lo stesso ma sai bene che non mi piace mentire"
S: "Vedo che non hai perso il tuo umorismo"
L: "Vai dritto al punto, perché mi hai chiamata?"
S: "Voglio farti conoscere la mia nuova conquista, una band di ragazzi molto promettenti"
L: "Beh allora sbrighiamoci non ho tempo da perdere"
Seguo l'uomo nel suo ufficio e subito intravedo cinque ragazzi sorridenti, se sapessero cosa li aspetta non riderebbero di sicuro.
S: "Ragazzi ecco qui la mia star"
Tutti si girano verso di me e subito mi maledico per essere venuta
N: "Oh mio dio tu sei Lucy, adoro tutte le tue canzoni"
Rivolgo un sorriso al ragazzo
S: "Loro sono Niall, Louis, Zayn, Liam e Harry"
L: "È un piacere conoscervi"
S: "Dai Lulù dì qualcosa"
Penso a cosa dire e subito mi viene un idea, mi giro verso Simon e gli sorrido in modo inquietante.
L: "Con quel contratto avete rovinato la vostra vita"
Vedo l'uomo accanto a me irrigidirsi subito, Bingo
S: "Tappati la bocca"
Si è capito che adoro provocarlo? Penso proprio di si
L: "Oh Simon mi hai fatto venire fino a qui per parlare quindi non fare il maleducato, non vuoi fare una brutta impressione subito vero? Per quello c'è tempo no?"
Gli rivolgo uno sguardo di sfida mentre lui diventa rosso dalla rabbia
L: "Se questo ignobile uomo mi avesse chiamato prima vi avrei avvertito ma è troppo tardi ormai"
Lou: "Di cosa stai parlando?"
L: "Beh..."
S: "Stai zitta"
Subito si avventa su di me e mi afferra il polso, ecco qua la reazione che volevo ottenere
L: "Sai non stai facendo una bella figura capo... Non vuoi farti vedere così il primo giorno no?"
S: "Sai che non devi provocarmi"
L: "Oh se no? Mi licenzi?"
Inizio a ridere sotto lo sguardo confuso dei poveri ragazzi quindi decido di lasciare stare Simon per concentrarmi su di loro
L: "Sai ci sono passata anche io.Quando lui si è presentato dopo un talent pensavo fosse un angelo caduto dal cielo ma dopo si è rivelato solo un coglione, ma lo capirete con il tempo ve lo assicuro"
Lia: "Continuo a non capire"
S: "Se ti fai scappare qualcosa sarò meno clemente con te Lulù"
L: "Ti ficchi in quella cazzo di testa che io non ho paura di te"
S: "Vedremo bambolina"
L: "Fottiti Cowell"
S: "Perché non ci pensi tu?"
Sono arrivata al limite, gli mollo uno schiaffo bello forte sul viso ed esco da quella maledetta stanza... Corro per le scale ma vengo fermata da qualcuno, appena mi giro incontro due stupendi occhi verdi
H: "Stai bene?"
L: "Si tranquillo, ora mi passa"
H: "Cosa intendevi quando hai detto che ci siamo rovinati la vita?"
L: "Lo scoprirete da soli, mi dispiace io non posso parlare... Ma promettetemi una cosa, non fidatevi MAI di lui"
Vorrei rivelargli tutto ma peggiorerei solo la mia situazione
H: "V-va bene"
L: "Buona giornata, saluta i tuoi amici da parte mia"
Mi scosto dalla sua presa e continuo a scendere le scale... Appena esco da quel maledetto edificio lancio qualche imprecazione, mi ero promessa di non permettere a nessuno di fare il mio stesso errore ma non c'è l'ho fatta e ora quei ragazzi sono condannati come me...

Fuck You Styles💚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora