-Parte 1 "Quel ragazzo"

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Erano le 2 del mattino e nevicava. Io mi affacciai alla finestra e ripensai alla mia vita e alle due persone che tengo nel mio cuore. Iniziai a cantare, ma in quel momento vidi una figura insanguinata che camminava nella gelida neve. Io sbirciai ancora e vidi che lui possedeva una possente spada dal manico dorato e un virile aspetto. Lo vidi cadere nella distesa neve e mi precipitai a salvarlo. Me lo caricai sulle spalle e ancora in pigiama lo portai dentro casa. Aveva si e no 19 anni ed era pieno di cicatrici. Lo distesi sul divano, gli curai le ferite e andai a preparare un'infuso. Mentre la tisana si raffreddava, io corsi al piano di sopra a vestirmi. Dopo essermi lavata e vestita, tornai al piano di sotto e vidi che il ragazzo si era svegliato. Vidi il suo corpo alto-slanciato e vidi i suoi occhi d'un verde smerardo scuro che mi guardavano spaesati (come rapiti dalla paura dell'ignoto), distolsi lo sguardo e corsi a servire la bevanda calda all'ospite che avevo salvato dalla tormenta. Vidi che lui mi fissava ancora e io per iniziare il discorso gli chiesi:<<Cosa ti porta a vagare nella neve? E da dove vieni?>> L'ospite mi rispose soltanto questo:<<Io vago perchè devo proteggere il mio popolo e perchè voglio che la gente non mi tiri indietro.>> Dopo questa risposta lui mi chiese perchè lo avevo salvato, io gli risposi questo: <<Ho salvato te perchè nessuno ha mai salvato me. Strano, vero?>> In quel momento lui mi chiese se poteva restare per la notte e se poteva usare il bagno, io acconsentì. Quel ragazzo davanti a me si tolse il cappotto e mentre andò a fare il bagno, mi sorrise e io (che stavo bevendo il tè) arrossì lievemente. Io misi a lavare le tazzine, appesi il suo profumato (di neve e di gelsomino) cappotto all'attaccapanni e andai a lavare la sua spada insanguinata. Proprio in quel momento notai una lettera fuoriuscire dalla manica sinistra del suo cappotto.

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