-Parte 2 "Il mondo esterno e primo incontro-scontro con un vampiro"

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Non appena chiusi la porta, mi voltai ad osservare il mio mondo coperto dalla gelida e fredda neve, notai Gasper riprendere il cammino in silenzio e gli corsi dietro vestita dei miei panni di lana e cotone. Io esaminai il panorama che attraversavamo con leggeri, ma pesanti passi e pensai alle persone che mi sono lasciata indietro per stare al fianco di Gasper. Egli dal canto suo si sentiva che doveva portare a termine la missione affidatogli dalla ragazza che aveva amato con tutto sè stesso, ma che un vampiro gliel'aveva uccisa sotto gli occhi. Nonostante tutto lui è sopravvissuto e non si è mai arreso (all'epoca io non potevo comprendere cos'era l'amore e cosa significasse morire per proteggere chi ami). Tornando a me, vidi il buon ponte ricoperto dalla neve e iniziai a camminare, ma proprio in quel momento vidi i verdi occhi di Gasper diventare spenti. Io corsi da lui e vidi che dal nulla era apparso un essere dall'aspetto attraente e seducente, ma con uno sguardo sadico e perverso. Aveva capelli folti, lisci, spettinati e neri, ma quell'aspetto immortale ed eterno lasciava intendere che non era venuto dal notro mondo e che non era una persona terrena. Come i suoi occhi incrociarono i miei, io lo sentii subito dietro di me che mi disse:<< Hai un'ultimo desiderio prima di morire?>>Io terrorizzata chiusi gli occhi e sentii una voce (la voce di Gasper) che mi ultimò di fuggire. Io aprì debolmente gli occhi e quello che vidi mi terrorizzò il mio fragile cuore e il mio vergine corpo. Vidi che quel essere stava per trafiggere la schiena di Gasper e io veloce come il lampo estrassi la spada di Gasper, mi parai davanti a quell'essere sovrannaturale, lo guardai con profondo disprezzo e gli dissi:<<VATTENE!!! IN QUESTA VITA......IO NON POSSO ANCORA MORIRE PERCHÈ C'È UNA PERSONA CHE AMO (MA CHE NON MI NOTA) E DI CUI IO DEVO PROTEGGERE I SUOI SENTIMENTI!!! SE TU VUOI FARMI FUORI, PRIMA DOVRAI AMMAZZARMI E DISTRUGGERMI!!!>> Lo vidi leccare il suo argenteo pugnale e sentii che disse:<<Sei una ragazza interessante!!!>> Disse questo e iniziò a duellare contro di me. Il suo pugnale colpì più volte il mio ventre, ma io continuai a muovermi grazie alla forza dell'amore (che nutrivo per la persona che avevo nel cuore) e della disperazione (vidi Gasper crollare a terra e iniziai a disperarmi e a sentire una voce che mi disse di lottare ancora e ancora) Quel vampiro poi si fermò e mi disse:<<Ehi, ormai sarai allo stremo!!! Perchè non ti fermi e muori? Sarebbe divertente bere il tuo sangue e vedere il tuo lurido corpo decomporsi!!!>> Io lo colpì alla spalla, lo strozzai e gli risposi:<<Scusami, ma io non posso fare come dici tu!!! Non posso fermarmi perchè c'è una persona che voglio vedere sorridere e perchè devo aiutare Gasper con la sua missione!!!>> Iniziai a piangere e dissi:<<La mia vita ha sempre fatto schifo, però io non la rimpiango!!! Non la rimpiango perchè la mia vita seppur uno schifo, è favolosa perchè io ho trovato il modo per essere forte, fiera e felice. Io voglio vivere perchè voglio proteggere una persona e dare il mio tutto a quella persona che mi ha cambiato e mi ha detto di essere me stessa!!! Io so che non potrò mai averla ed è questo che mi spinge a essere forte!!! Prima proteggerò quella persona e poi potrò andarmene all'inferno!!!>> Avevo appena finito di parlare quando quel vampiro mi trafisse il cuore e sghignazzando si dissolse tra le prime luci del tramonto. Vomitai sangue, bevetti l'antidoto e trascinai Gasper lungo il lago di Avalon. Arrivata al lago, chiesi alla Dama del Lago (personaggio immaginario del Ciclo Bretone) di ripristinare l'anima del protagonista, ma lei spiegò che per farlo risvegliare io dovevo dare la mia anima in cambio. Io accettai senza esitare, la dama mi diede un'anima momentanea, mi avvisò che mi restavano solo vent'anni da vivere e che io e Gasper eravamo legati da una maledizione che solo con la morte di uno di noi due avrebbe spezzato quella merdosa maledizione e avrebbe inaugurato un grande destino per il ragazzo, dopodichè io accettai il prezzo da pagare, la ringraziai e aspettai l'alba insieme al ragazzo dai rossi capelli e dallo sguardo fiero (che sarebbe Gasper). Appena il ragazzo si svegliò, ripartimmo con occhi diversi (ma pieni di grinta, determinazione e coraggio) e durante il viaggio parlammo di quello che era successo il giorno prima, di quanto diventerà rischioso il viaggio d'ora in poi e della nostra prossima meta. La nostra prima destinazione era la città di Camelot, luogo dove più di 100 anni fa regnò il famoso e leggiadro Re Artù (tradito e ucciso in battaglia da Sir. Mordred)!!! Prima di arrivare a camelot, Gasper notò una strana e torva torre magica. E di punto in bianco si avvicinò, ma venne respinto. Io sapevo di che edificio magico si trattava e perchè aveva respinto il puero. Quella torre viene definita come "Inaccessibile e Indistruttibile" perchè solo e soltanto la magia può distruggerla e solo se si è ipnotizzati la si può creare, ma il difetto è che non si può uscire. A quel punto io tristemente esclamai:<<Lì dentro nè le regole del tempo, nè dello spazio, nè dello spazio-tempo, nè della linea temporale e nè le regole sulla fisica quantistica possono aiutarci, Gasper. Lì giace un mago che servì fedelmente Re Artù e che dopo la morte di quest'ultimo e della regina Ginevra, egli si isolò nelle foreste, conobbe Viviana (la Dama del Lago), se ne innamorò tal punto che gli svelò i suoi segreti e le sue magie e lei lo imprigionò in questa maledetta torre.>> Dopo che terminai di parlare sentì Gasper esclamare:<<Che storia incredibile!!! E Camelot che c'entra con tutto questo?>> Io presi fiato e gli dissi solo questo:<<Non posso dirtelo adesso. Per evitare ripercussioni in futuro, io e te dobbiamo andare a Camelot a prendere una reliquia, chiamata Santo Graal (il calice dove bevette Gesù Cristo prima di essere tradito da Giuda e Pietro)>> Dopo quello che terminai di dire, Gasper mi rispose:<<Sono confuso, però andrò con te a Camelot. Ci vengo perchè so per certo che per te è importante quell'oggetto leggendario.>> Detto questo io e lui continuammo a camminare e dopo molte ore, dalle montagne, iniziammo a scorgere un castello. Stavamo arrivando alla mitica terra di Camelot e io già sentivo l'odore dell'anima del Re Artù!!! Io avevo passato 2 anni a studiare la storia e le leggende della Gran Bretagna e 3 anni a leggere romanzi su Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda!!!

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