IX.

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Quando Louis chiese a James com'era possibile che Grifondoro avesse perso dieci punti a causa sua, lui non rispose. Era stato un anno difficile per la loro Casa; avevano anche perso la vittoria della Coppa di Quidditch (erano arrivati secondi, dopo Tassorosso), il che non aveva fatto guadagnare loro i punti in cui speravano per vincere la Coppa delle Case.

- E poi ti sei fatto mettere in punizione dalla McGonagall, - lo rimproverò.

- Oh andiamo, non è mai morto nessuno per aver lucidato dei trofei. -

- Sì ma perché? Hai saltato anche le prove del coro e domani ci sarà la cerimonia per la Coppa delle Case... -

- Lasciami in pace Louis, - sbuffò James.

Scorpius non se la passava molto meglio. Più la fine dell'anno si avvicinava più temeva di rincontrare suo padre; era già sorpreso di non aver ricevuto una Strillettera, ma probabilmente gli sarebbe spettato qualcosa di molto peggio una volta a casa. Lui e James non erano riusciti a incontrarsi dopo la sera nella Torre dell'Orologio.

James era stato messo a pulire trofei mentre a lui era spettato il compito di riordinare la dispensa nel laboratorio di Pozioni. Era capitato si fossero incrociati in Sala Grande insieme agli altri, ma Potter aveva i G.U.F.O. quell'anno e, come tutti i maghi della sua età, era in un perenne stato d'ansia tra un consulto a "Teorie degli incantesimi, vol. 5" e l'altro. Quanto avrebbe desiderato vederlo almeno per un secondo; non avrebbe sprecato tempo col chiedergli cose su di loro, gli sarebbe bastato un altro bacio e ne sarebbe stato felice.

Per Potter, invece, la felicità sembrava essere un ricordo lontano. Dormiva mediamente due ore a notte (secondo Albus beveva litri di Pozione dell'Euforia di nascosto) per preparare esami e ottenere almeno undici G.U.F.O.

- Undici?! -

- Sì, - sbuffò Albus. - E, se ci riesce, io e Lily siamo moralmente obbligati ad emularlo o, peggio, superarlo. -

- E quali materie studia? -

- Le sette materie obbligatorie e tutte le facoltative tranne Divinazione. Avrebbe voluto seguire anche quella ma papà e zio Ron gliel'hanno caldamente sconsigliata. -

Scorpius era rimasto con la bocca spalancata dalla notizia. Come faceva a seguire tutte le lezioni, prendere voti alti, seguire il Coro, il Club di Gobbiglie, il Quidditch e...

- È terribile, lo so, - sentenziò Albus. - Ha tutte le qualità per arrivare ovunque anche se non so cosa voglia fare dopo la scuola. -

- Beh, al posto suo non lo saprei anche io! Per me è più facile, faccio schifo quasi in tutto meno che nelle materie obbligatorie. Lì sono almeno Accettabile! -

Albus rise. - Pensa che io vorrei fare il Pozionista ma non ho mai preso più di Scadente in Erbologia... -

Era frequente, durante l'ultima settimana di giugno, vedere studenti che provavano Incantesimi in cortile o correvano in lacrime nei corridoi. Scorpius sperava sempre di incrociare James ma non capitava mai, così passava i pomeriggi in biblioteca a studiare con i suoi due amici per studiare per gli esami di fine anno.

Il penultimo giorno di scuola, però, Scorpius aveva fatto tardi all'appuntamento con i suoi amici; correva lungo scale senza prestare attenzione e aveva finito con lo scontrarsi con un altro studente. Batté forte il naso contro la spalla dell'altro ragazzo e strinse gli occhi per il dolore.

- Merlino, scusa, non stavo g... James? -

- Scorpius, tutto bene? -

- Io... sì, tutto bene! - Malfoy aveva alzato gli occhi: finalmente poteva vederlo!

Stai lontano dai PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora