Chapter 40: Kings

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"O siamo Re, o siamo pedine degli uomini."
ㅡAnonimo

Rilasci un sospiro di frustrazione mentre tiri la catena che teneva legata la tua caviglia al letto, sobbalzando quando il ferro sfregò contro la tua pelle, procurando ferite da cui fuoriuscì del sangue.

Imprechi sottovoce quando il dolore acuto percosse la tua gamba, facendoti smettere di tirare la catena per un momento.

Il tuo corpo non riusciva più a dimenarsi, stavi cominciando a sentirti debole e ti girava la testa, non sapevi quanto tempo avevi trascorso in quella stanza, ma vedevi la luce del sole cominciare a passare dalla finestra socciusa.

Ti accasci debolmente sul morbido materasso del tuo letto, la tua testa cominciò a girare e a far male mentre fissi il soffitto.

Era questa la tua vita adesso?

Eri condannata a star ferma, seduta e a guardare l'uomo a cui tenevi sposarsi contro la sua volontà, mentre te venivi tenuta come schiava per soddisfare i... desideri carnali del Re? Non potevi credere alla svolta che aveva preso la tua vita in così poco tempo. Proprio poche ore fa ti veniva fatta una proposta di matrimonio, e ora eri seduta nella tua stanza, incatenata al letto mentre aspettavi di "venir messa in uso".

Le lacrime cominciarono a riempire i tuoi occhi.

Non c'era modo di scappare da questa stanza, eri bloccata qui come un uccello in gabbia, e lo odiavi. Non volevi sposare il Re, quello è abbastanza ovvio.

Le lacrime cominciarono a rigare le tua guance mentre fissi impassibile il soffitto, senti il tuo cuore spezzarsi.

Non sapevi come stavano Grace o gli altri ragazzi, nessuno ti aveva parlato o ti aveva aggiornato su quello che stava succedendo, ma potevi presumere che fosse accaduto il peggio. Conoscendo il Re, probabilmente li aveva fatti uccidere tutti.

Improvvisamente, la porta della tua stanza si aprì, facendoti sedere di scatto, allertata. I tuoi occhi blu erano sgranati in anticipazione mentre guardavi il Re, assieme a delle domestiche che stavano spingendo un piccolo carrello, entrare nella stanza.

Fai una smorfia disgustata alla vista del mostro di fronte a te.

"Esci." Ringhi arrabbiata. "Non voglio vederti."

Il Re ridacchiò, facendo un cenno con la mano alle domestiche alle sue spalle.

"Ciao anche a te, amore mio."

Le domestiche si avvicinarono lentamente a te, ognuna di loro indossava un'espressione di pietà mentre osservavano il tuo stato disordinato. Spinsero gentilmente il carrello verso di te, rivelando un piatto con del cibo fumante e un vestito rosa piegato ordinatamente nell'ultima mensola.

"Che cos'è questo?" Domandi disgustata.

"Cibo." Disse il Re. "Non hai mangiato niente per tutta la notte, hai bisogno di forze per presentarti al matrimonio di mio figlio."

Lanci un'occhiataccia all'uomo di fronte a te, l'odio nuotava nei tuo sguardo.

"Non ci andrò." Dici silenziosamente. "Resto qui."

Richard sospirò profondamente, facendo segno alle domestiche di lasciare la stanza, cosa che fecero felicemente.

Il tuo sguardo seguì il Re Leone mentre si avvicinò a te.

"Credo che tu ti sia dimenticata di con chi stai parlando." Disse. "Sono il tuo Re e il tuo futuro marito, mi obbedirai."

"Tu." Sputi acidamente. "Non sei il mio Re."

𝐓𝐡𝐞 𝐅𝐨𝐮𝐫 𝐊𝐢𝐧𝐠𝐝𝐨𝐦𝐬▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora