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Jisung p.o.v.
Rimasi seduto al mio posto, con la testa poggiata sulle braccia, a loro volta incrociate sul banco, mentre tenevo lo sguardo su Lee Minho, mio compagno di classe, occupato a fare delle foto con alcune ragazze di altre classi della scuola.
Lee Minho era amato da tutte le ragazze e i ragazzi della scuola, tutto perché faceva parte degli Stray Kids, un gruppo della JYP Entertaiment abbastanza famoso in Corea, ma soprattutto a livello internazionale.
Non era l'unico idol in tutta la scuola, anzi, ce n'erano parecchi, ma diciamo che era uno dei più ammirati fra tutti.
Personalmente, penso di essere una di quelle poche persone che odiava questa situazione, e che soprattutto non ci trovava nulla di così entusiasmante nell'essere a stretto contatto con un idol, insomma è una cosa normale ormai.
Sospirai e mi appoggiai con una guancia sulle braccia in modo da poter guardare la finestra.
Ogni volta la nostra classe veniva assalita da qualche gruppo di ragazze o anche ragazzi e c'era un tale casino che finivo per starmene al mio posto, nell'angolo della classe, con gli auricolari e la musica abbastanza alta da non sentire tutto il casino attorno a me.
La pausa pranzo durava sempre così tanto e io non avevo mai nulla da fare durante essa. Si certo, mangiavo, però per farlo mi ci voleva una decina di minuti al massimo.
Sospirai un'altra volta e girai lo sguardo di nuovo sul punto in cui prima si trovava Minho ma non lo vidi più.
Non vidi tantomeno il gruppetto di ragazze urlanti.
Feci un leggero sorriso e tolsi un'auricolare "ciao" sentii dire da qualcuno, non molto distante dal mio orecchio destro e girai di scatto la testa vedendo Minho seduto sulla sedia del banco accanto.
"Che ascolti?" aggiunse dopo mentre io avevo già assunto un'espressione seria in viso "a te che importa? Sai almeno il mio nome?" gli chiesi con tono freddo e lo vidi sorridere "certo che so il tuo nome, Han Jisung" rispose lui.
"Musica classica, non penso ti interessi Lee Minho" commentai mentre avvicinai l'auricolare all'orecchio non volendo più sentirlo, anche perché alcuni compagni avevano iniziato a fissarci, ma venne afferrato da Minho e se lo mise lui "invece mi interessa" disse facendomi un'altro sorriso che non ricambiai.
"Che freddo" disse lui e io finsi un sorriso "ora puoi gentilmente lasciarmi stare?" gli chiesi, mantenendo il sorriso finto e lui ridacchiò appena mentre negò con la testa.
Avvicinai la mia mano al filo dell'auricolare e glielo levai "se ti ignoro rimarrai comunque qui?" domandai e lui annuii "e posso infastidirti" rispose portandomi a sbuffare.
"Cosa devo fare per farti andare via?" dissi seccato e lui sorrise leggermente. "Voglio ripetizioni" alzai un sopracciglio non credendo alle sue parole "tu? Non hai problemi in nessuna materia Lee" dissi ma scosse appena la testa "sto avendo problemi con il nuovo argomento di matematica, tu non hai problemi in matematica quindi potresti spiegarmelo"
