Tacenda

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Jisung p

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Jisung p.o.v.

"Jis-" provò ad iniziare una frase Minho ma non lo lasciai fare e gli tirai uno schiaffo mentre i miei occhi erano colmi di lacrime, lacrime che non avevano alcuna intenzione di cessare.

"Niente Jisung, non ho intenzione di ascoltarti Minho" lui portò lo sguardo su di me, incredulo del mio gesto.

"Per-" tentò di pronunciare qualcosaltro ma lo interruppi ancora "Minho vattene da questa casa!" Dissi facendo una pausa di alcuni secondi per combattere l'impulso di guardarlo negli occhi.

"Se non lo fai tu lo farò io" dissi poi, senza nemmeno urlare, non ne avevo più la forza e tantomeno il coraggio. Lo guardai e notai che anche sul suo viso stavano continuando a scendere alcune lacrime ma abbassò lo sguardo, andò verso la porta senza dire nulla ed uscì da essa.

Ero solo in casa, non sapevo cosa fare, ero incredulo da quello che avevo appena saputo. Caddi a terra, troppo debole per riuscire a reggermi in piedi, ed intanto le lacrime iniziarono a rigarmi il viso sempre più velocemente e in quantità maggiore.

∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾ 𝓈𝑜𝓂𝑒 𝒽𝑜𝓊𝓇𝓈 𝓁𝒶𝓉𝑒𝓇 ∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾∾

Sentii il campanello di casa suonare da camera mia, ma non mi alzai, rimasi sdraiato a pancia in giù sul letto e con la faccia immersa nel cuscino.

Avevo sentito circa un'ora fa' il telefono cominciare a squillare a causa delle chiamate e dei messaggi che stavo ricevendo e lo misi subito in silenzioso.

L'idea di dover vedere qualcuno e parlare di ciò che era accaduto era l'ultima cosa che volevo fare in quel momento.

Finchè dovevo ignorare le persone da dietro uno schermo era facile, solo che ora c'era qualcuno fuori dalla porta di casa che non smetteva di suonare il campanello. Ero sicuro fossero passati già cinque minuti ma quel maledetto campanello continuava a suonare senza sosta.

Non sopportandolo più alzai il viso e guardai il telefono abbandonato assieme agli auricolari sul comodino accanto al letto. Presi entrambi e in breve tempo misi il telefono in modalità aereo e feci partire la mia playlist con il volume al massimo, in modo da non sentire più assolutamente nulla. Ritornai con il viso immerso nel cuscino ad ascoltare la musica, cercando di non pensare, nonostante fosse una cosa più che impossibile.

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Sentii il mio stomaco brontolare e, nonostante non volessi, mi alzai dal letto essendo che la fame che provavo in quel momento era più grande della mia voglia di vivere, non che fosse difficile.

Tolsi gli auricolari mentre uscii da camera mia e mi diressi verso la cucina.

La casa mi sembrava così vuota ora che non c'era Minho al suo interno, intento a ballare sopra qualche canzone come al suo solito. Sentii le lacrime agli occhi al solo pensiero e feci un profondo respiro, non volendo iniziare a piangere un'altra volta.

N͜͡e͜͡f͜͡e͜͡l͜͡i͜͡b͜͡a͜͡t͜͡a͜͡ - ᴹᴵᴺˢᵁᴺᴳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora