Chapter 3

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È sabato e mi rendo conto che dalla prossima settimana dovrò iniziare a studiare, la scusa del "mi sono appena trasferita" inizia a fare acqua da tutte le parti, e il programma scolastico che ho in arretrato mi pesa sulle spalle

Rimugino su tutto questo mentre ascolto una lezione di poesia introspettiva, Elizabeth non è ancora tornata e ho scoperto con piacere che Aleisha è nel mio corso di italiano oltre che in molti altri.

"Stai veramente prendendo appunti?" mi chiede lanciando un'occhiata al mio foglio, pieno di schemi e scarabocchi, annuisco continuando a scrivere

"Devo mettermi in pari con il programma"

"Ti aiutiamo io e Michael se hai bisogno" immediatamente cerco con gli occhi i vistosi capelli del ragazzo

"Si grazie" le dico grata mentre la professoressa si sposta tra i banchi guardandoci ammonitoria

Dopo quello che sembra un periodo infinito la campanella suona, raccolgo le mie poche cose strette tra le braccia e dopo essermi fermata all'armadietto per cambiare libro mi avvio verso il laboratorio di informatica accompagnata da Michael.

Lungo il corridoio si creano due colonne distinte: gli studenti più giovani, desiderosi di arrivare in tempo, e noi del penultimo anno e qualche studente dell'ultimo anno che camminiamo con calma, quasi con lentezza, tutt'altro che preoccupati dell'orario.

"Roberts" sento il mio cognome, sillabato dalla sua voce e mi sale un brivido lungo la schiena. A metà tra il piacere e la paura.

"Luke" dico cercando si sembrare infastidita mentre mi giro a rallentatore, alza il suo sopracciglio con disappunto

"Sono Hemmings per te" intima appoggiandosi ad un armadietto poco distante, ha questo modo di guardarmi che mi fa sentire completamente nuda, come riuscisse a vedere sotto lo strato di vestiti che indosso con i suoi occhi azzurri

Si tortura il labbro con i denti

Un gesto che fa spesso noto

Non rispondo, non saprei cosa dire, mi limito a guardare Michael in cerca di un consenso e a continuare per la mia strada, cercando di sottrarmi ai suoi occhi.

Vado quasi a sbattere contro due ragazze, probabilmente del nono anno che guardano Luke con occhi meravigliati e provo un senso di fastidio. 

————

"Non assecondarlo" mi consiglia Michael mentre ci accomodiamo ai nostri posti. Guardo lo schermo del computer accendersi lentamente, in silenzio

"Non permettergli di intrappolarti"

Mi rendo conto che ne parla come di un predatore

"No di certo" cerco di tranquillizzarlo con un gesto della mano, ma mi rendo conto che mi è sempre più difficile ignorare Luke.

Sta facendo quello che gli riesce meglio; sedurre

Come una pianta carnivora che attira un insetto grazie alle sue bellissime foglie per poi consumare il suo pasto

Il resto della giornata passa velocemente, lui non si fa vedere, nemmeno all'ora di pranzo. Sembra scomparso nel nulla dopo la sua breve apparizione nel corridoio

————

Davanti alla porta di casa sbuffo stanca mentre frugo nella tasca della giacca, quando finalmente trovo le chiavi le inserisco nella serratura che si apre con uno scatto.

Dentro è buio e come tutti i sabati mio padre e mia madre lavorano fino alle otto di sera, lasciando la casa completamente vuota, libertà che in questo momento non mi è utile data la mancanza di amici con cui uscire o con cui fare party scatenati e rovinare la casa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 13, 2015 ⏰

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