'what are you drawing?' [yoonmin]

••15••

___Flashback ___________

13 anni fa...

Yoongi's pov:

Uno schiaffo.
Un'altro.
Un urlo.
Buio.
Il suono delle sirene...

Ero spaventato
Cosa era successo?

Ero dentro ad una macchina....penso sia un'ambulanza...

Potevo scorgere quello che si riteneva mio padre in un'auto della polizia..
Ero felice o triste?

Felice.
Ma soprattutto spaventato...

Mi ricordai poco di quel che successe dopo, mi ricordo solo tante luci e voci che mi portarono da qualche parte in un letto d'ospedale.

___Fine_Flashback________________

È da quando sono piccolo che mio "padre" mi maltratta, picchiandomi fino al limite, quanto bastava per non farmi morire...
E perché?
Perché io ero stato un sbaglio e mia "madre" mi aveva lasciato a lui, spaventata non volendo prendersi la responsabilità delle loro azioni, la cosa lo fece imbestialire, perché apparentemente la "amava"...

Ma era veramente amore quello?
No, non credo....sarebbe stato solo uno sfizio...

Perciò usava me....come suo sfogo...
Perché io ero la causa della fuga della sua "amata"

E perché non mi aveva già da subito ucciso? Era una cosa che mi ero sempre chiesto....non avrebbe fatto prima?
No...perché era un sadico e tanto non si prendeva neanche cura di me: ero sotto nutrito, pieno di lividi non avendo accesso a medicine, e non stavo nemmeno sviluppando una vita sociale, non potendo andare a scuola...

Finché quel giorno mi aveva fatto urlare troppo forte, e i vicini insospettati chiamarono la polizia...
Non era la prima volta che ci fosse stato qualche sospetto verso mio "padre", ma era sempre riuscito a scamparsela.......ma non questa volta quando mi trovarono steso a terra privo di sensi...

Quando mi dimettero dall'ospedale mi diedero in affido ad un'anziana signora......era mia nonna, e suo marito era morto già da un po' di anni...

Con lei avevo finalmente qualcuno che si prendeva cura di me: inizai ad andare a scuola, imparando a leggere e a scrivere, ebbi una corretta alimentazione e mi fece anche imparare a suonare il pianoforte, ma dopo il trauma infantile che avevo avuto, non riuscivo ad ambientarmi, non avevo amici perché troppo timido ed insicuro, ma soprattutto non mi fidavo...

Finché un bambino non mi si avvicinò...
Era più alto di me, aveva un viso molto dolce, si chiamava Seokjin..
Lui mi veniva a parlare ogni giorno, ma io non gli davo tanta retta.....avevo paura...

Neanche con mia nonna ero molto sicuro, però le volevo bene: era l'unica persona che mi avesse dato un po' di affetto...

Anche se io continuavo ad essere indifferente con quel bambino, lui continuava a parlarmi, raccontarmi quel che gli succedeva e a farmi domande senza che arrivasse mai una risposta...

Io continuavo ad ascoltarlo ogni giorno, alla fine lo trovavo divertente e quei pochi giorni che non c'era ne sentivo la mancanza...

Finché un giorno gli parlai concretamente e chiesi perché continuava a parlarmi costantemente anche se non lo consideravo più di tanto...
Lui rispose che gli sembravo interessante e che non gli piaceva vedermi sempre solo...

Col passare degli anni mi abituai sempre di più a Seokjin, diventò il mio migliore amico...il mio unico amico: solo lui aveva voluto avvicinarsi ad un bambino così strano, problematico e introverso come me...

Nel frattempo però mia nonna era molto protettiva nei miei confronti, dopo tutto quello che avevo passato: non mi faceva uscire mai senza di lei, il problema è che inziava a non essere più molto attiva, data la vecchiaia, ed erano rare le volte in cui uscivamo ormai...

Mi diceva sempre di non fidarmi di nessuno, che le persone possono essere crudeli

Una sera però andò a fare la spesa, data la scarsità di cibo nel frigo.
Mi disse di aspettarla per cenare, e che non ci avrebbe messo tanto...

Aspettai.
Un'ora.
Due ore.
Tre.

Avevo fame, perciò mi mangiai un toast nel frigo.

La nonna non tornava ed io inziavo a preoccuparmi...

Dei signori bussarono alla porta, ed io anche se incerto aprii...

Quel che mi dissero mi fece sentire un forte dolore al cuore....mia nonna era morta in un incidente stradale...

Ormai era troppo vecchia per guidare la sera da sola...

Dovetti farmene una ragione.
Avevo appena 11 anni e dovetti andare a vivere in una casa famiglia, abbandonando la mia casa, la mia classe e soprattutto Seokjin.

Dopo la perdita di mia nonna e l'allontanamento col mio migliore amico, passai una fase di depressione, e con i miei genitori adottivi non andavo tanto d'accordo, siccome mi rifiutavo di fare diverse cose in casa, come mangiare, fare i mestieri, o semplicemente parlare...

Finché non iniziai ad andare alle medie, e il caso vuole che mi ritrovai nella stessa classe di Seokjin...

Fu l'unica cosa che mi fece tornare finalmente il sorriso...

Passato un'altro anno inizai a capire di provare attrazione anche verso i maschi, la cosa mi scombussolò un po', ma ebbi il coraggio di dirlo a Seokjin: io mi fidavo di lui.....era l'unico...

Non la prese male.

Nel frattempo però vedevo che Seokjin non era più lo stesso di prima: se ne stava sempre con un gruppetto di amici, insomma quelli più "popolari" e con me era sempre più distaccato..

Un giorno, ormai fine seconda media, in ricreazione, mi venne quel suo gruppetto, facendomi cadere a terra, iniziando a prendermi in giro dicendo "frocio" "non meriti di esistere" "rivattene nel tuo orfanotrofio" "gay di merda"

Vidi dietro di loro Seokjin che non diceva nessuna parola, e dopo un po' gli chiesero, sapendo che fossimo amici, che se stava con un frocetto come me non sarebbero più stati con lui.

Non disse niente, mi guardò con un'espressione triste in volto, e se ne andò seguendo gli altri, lasciandomi per terra, un'altra volta col cuore spezzato...

Per una volta che mi ero fidato di qualcuno...
Avrei dovuto ascoltare mia nonna..

Basta...
Avevo capito che non mi sarei dovuto più fidare di nessuno...

🌚Angolo Autrice:🌚

Spero che vi piaccia questo capitolo perché a me piace molto ed è stato anche bello scriverlo :D

Ci tengo a dire che non so come funzionano le case famiglia, perciò ho fatto un po' a caso..