A cena i miei genitori conobbero meglio i nostri ospiti: venivano dall' America, New Jersey più precisamente, ed erano passati per di qua perchè volevano andare in una località turistica distante qualche chilometro da qui. Il signore si chiamava David, la signora Mary ed i due gemelli Grayson ed Ethan.
Durante la cena non parlai molto, considerando che i miei genitori erano impegnati a parlare con i nostri ospiti ed i due gemelli parlavano solo tra loro.《La nostra camera degli ospiti ha solo tre letti però》disse mio padre per poi predere con la forchetta una patatina ed ingoiarla《Oh non c' è problem, uno di noi dormirà...aspetti, come si dice qui...nel pavimento! Ecco》disse David, sempre con il suo strano accento americano.
《Oh no, non ce n' è bisogno》 disse mio padre volgendomi un' occhiata 《Matteo dorme in un letto grande abbastanza da tenere due persone》disse e capiì subito cosa intendeva dire《Uno di voi può dormire con lui, se non vi disturba》continuò, e subito dopo sentiì una voce dire《Vado io!》. Mi girai, incredulo, verso la voce che avevo sentito, e vidi Grayson con la mando alzata appoggiata sopra al tavolo, con il suo solito sorriso in volto, che gli disegnava dei piccoli solchi tra gli zigomi e lo faceva apparire molto...affascinante.《Ehm...sì, anche a me va bene》dissi cercando di sorridere.
I miei genitori sono sempre stati molto altruisti, e questa ne è la prova: aiutano dei completi estranei senza una ragione. Mi piacerebbe molto essere come loro, aiutare le persone solo perchè so che ne hanno bisogno, ma purtroppo non è così. Già il fatto che Grayson dorma con me non mi vada molto a genio lo conferma.
Finita la cena aiutai mia madre a lavare i piatti, ma prima di finire mi disse《Vai pure di là, qui manca poco, faccio io》
《Sicura? Non mi dà fastidio》
《Vai pure》mi disse, facendomi l' occhiolino, cosa che mi inquietò molto. Andai in salotto dove mio padre stava intrattenendo una conversazione con i nostri ospiti. Io mi misi seduto vicino a mio padre, che continuò a parlare, ignorandomi. Rimasi ad ascoltare la loro conversazione fino a quando mio padre mi guardò e mi disse《Matteo, perchè non vai a mostrare a......Graythan ed Eason? Ah no! Grayson ed Ethan, certo! Comunque, perchè non gli mostri la tua stanza?》
《Certo, venite, di qua》 dissi io maledicendo mio padre per quello che aveva appena detto. Non ero mai stato bravo a fare nuove amicizie, e non sapevo come comportarmi con loro. Mi avviai verso il corridoio che andava in camera mia, seguito dai gemelli, e apriì la seconda porta a destra che portava alla nostra destinazione. 《Bel posto!》disse uno dei due appena entrati, io mi girai e gli sorrisi. Entrai e gli dissi《Accomodatevi pure》indicando il divano. Loro andarono a sedersi.《Ti dispiace se mettiamo un po' di musica?》mi chiese uno di loro, Grayson,o almeno mi sembrava lui《No no, fate pure》
《Che genere di musica di ti piace?》mi chiese lui《Beh, metti quella che hai, non fa niente, a te?》
《Lady Gaga, Justin Bieber, One Direction》disse lui. Io inarcai un sopracciglio e lui sembrò accorgersene, perchè scoppiò a ridere e mi chiese《Cosa c' è?》ridendo. 《No niente è che ehm...di solito questa non é la musica che ascoltano i ragazzi o per lo meno...insomma hai capito, no?》lui rise ancora ma poi si fermò e mi disse《Beh sì...considerando che io non sono come gli altri...perchè sono...gay》Oh. Oh. Gay? Come faceva ad essere gay? Grayson (almeno pensavo) sembrava il tipo di ragazzo che poteva avere qualsiasi ragazza ai suoi piedi, come suo fratello, e guardacaso era gay. Mi sembrò strano che lui, che era così bello, potesse...aspetta, bello? Lo trovavo bello?! Ma che mi succedeva?! Non potevo trovare un ragazzo bello!
Ricacciai giù il pensiero e lo guardai, cercando di capire chi fosse tra i due. Cercai di ricordare ogni minimo particolare che li potesse rendere diversi, che potesse farmi capire chi sono, e mi ricordai l' imbarazzante momento in cui Grayson mi afferrò al volo, quando notai un neo sulla parte destra del suo mento. Li scrutai entrambi, in cerca del suo neo, e vidi che Grayson era proprio quello che aveva parlato fino a poco fa.
Rimanemmo ad ascoltare musica ed a chiacchierare finché non arrivò l' ora di dormire, e Grayson dormiva con me. La cosa non mi dava fastidio, nonostante Grayson fosse gay non mi preoccupavo di niente perchè sapevo di non avere un aspetto dei migliori e quindi mi tolsi la maglia. Grayson mi vide e mi disse《Bel corpicino》ridendo. Risi anch'io. Avevo un fisico asciuttissimo senza neanche un muscolo, e non mi piaceva molto ma il suo commento è stato divertente. Si tolse anche lui la maglietta, e vidi il suo fisico perfetto uscire fuori: aveva degli addominali scolpiti, ben definiti, ed i pettorali non erano da meno. Mi veniva voglia di toccare i suoi muscoli, di percorrere con le mani la mappa del suo corpo e...ma cosa stavo pensando?! Lui era un ragazzo e non potevo provare queste cose per lui, non potevo!
Mi misi la maglietta del pigiama cercando di spegnere i miei pensieri e notai un sorriso sul viso di Grayson, un sorriso radiante e molto bello che...no! Non potevo pensare a questo! Mi girai, prendendo i pantaloncini del pigiama, e rimandendo girato mi tolsi quelli che avevo, e mi misi gli altri. Grayson fece lo stesso, ma io rimasi girato per evitare spiacevoli incidenti.
Mi sdraiai sul letto, mettendomi abbastanza vicino al muro così da lasciare spazio a Grayson, e lui spense la luce e subito dopo si sdraiò accanto a me. Rimasi sveglio qualche minuto, come al solito, a riepilogare quello che era successo durante la giornata, quando ad un certo punto il braccio di Grayson si mise sopra di me, rinchiudendomi in uno strano abbraccio. Mi irrigidiì. Era una cosa strana, che non capivo quali emozioni facesse scaturire in me. Ma il calore del suo braccio mi arrivò fino alle ossa, dandomi una sensazione che non avevo mai avuto prima d' allora: mi faceva sentire al sicuro. Facendo finta di essere addormentato mi avvicinai a lui finché i nostri corpi non si toccarono, ed allora il piacere pervase la mia mente offuscando i miei pensieri. Poi mi addormentai, chiuso nel suo abbraccio, incastrato nel suo corpo.
