Prologo

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Ti è mai capitato di riuscire a comunicare più con gli sguardi che con le parole?

Ti è mai capitato di non riuscire più a parlare per un certo periodo di tempo? Di riuscire a comunicare solo con gli occhi e nel momento in cui provi a far uscire parola, hai la percezione di non avere più fiato nei polmoni e all'improvviso senti un vuoto che ti impedisce di parlare...di farti capire dagli altri. Questo capita a molte persone e spesso, capita, che dopo un po' di tempo passato a non dire più nulla inizi a pensare di aver deciso tu di non volerlo più fare. E' come se un lucchetto abbia bloccato le emozioni dentro il tuo spirito e non le facesse uscire. Piano piano inizi a considerare il silenzio come il tesoro più prezioso che hai e non riesci più a separartene.

Questo è quello che mi è successo. Mi chiamo Naruto Uzumaki e sono qui per raccontarvi la mia storia e la storia di come ho trovato la persona più importante della mia vita.

Avevo poco più di 11 anni quando venni a sapere del mistero che risiedeva in me, della creatura ospitata nel mio corpo... e da lì riuscii, devo ammettere con un po' di fatica, a capire il motivo degli sguardi arrabbiati e discriminatori delle persone che mi stavano attorno. O almeno, per modo di dire. E' da quel momento che la mia anima non ce la fece più, già da tempo ero rimasto solo. Senza nessuno, nessuno con cui parlare, nessuno con cui condividere la propria gioia. Non avevo nessuno...

Fin quando, dopo un giorno di scuola e dopo esser rientrato a casa, mi sdraiai sul letto, mi misi le cuffie bluetooth e feci partire la mia playlist preferita. Ad un certo punto sentii una strana sensazione provenire dal mio petto.

Subito dopo percepii un movimento spontaneo provenire dalle mie labbra e avevo l'impressione che i miei occhi stessero gocciolando. Stavo...sorridendo...mentre sentivo il mio viso bagnarsi...

Stavo piangendo, e non so' perché, ma sentivo un senso di protezione.

Da quel momento incominciai, tutti i giorni quando tornavo a casa, a mettere la playlist solo per sentire le lacrime e quel senso di "pace".

Qualche mese dopo, passeggiando verso casa, incontrai un ragazzo, probabilmente della mia stessa età, che vedendomi con lo sguardo a terra si avvicinò a me e cercò di iniziare una chiaccherata, pur essendo un perfetto sconosciuto...

-è proprio una bella giornata, non è vero...?

Io ovviamente non risposi, ma non perché non volevo, non potevo.

Ma lui continuò.

-Niente eh...posso aiutarti in qualche modo? Vedo che sei giù di morale...Tranquillo non ho nessuna brutta intenzione è solo che...vedere sul quel viso bel viso che ti ritrovi uno sguardo angosciato...non mi piace...

Io continuai a non rispondere ma lo osservai...ad un certo punto si girò e ci fissammo negli occhi per un attimo finché non gli suonò il cellulare e con un...

-Non essere triste! Sul tuo volto è meglio un sorriso!

Se ne andò.

Appena arrivato a casa provai di nuovo quel sentimento, diventato giornaliero ormai, ma in modo differente...in quel momento non capii cosa mi stesse succedendo ma l'avrei scoperto presto...

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 _Angolo Autrice_

Ciao! spero che il prologo vi sia piaciuto, se sì commentate e restate aggiornati!

Ci vediamo presto! ;)  

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