Ritorno Alla Normalità

14 1 0
                                    

Lasciare il villaggio così è stato deludente, mi aspettavo di incontrare roberto e di cercare di capire cosa davvero gli girasse nella testa,  so che non sarebbe comunque durata. la vita ci dona per La maggior parte del suo tempo solo delusioni,a noi resta solo che accettarle. Siamo arrivati quasi a marsiconuovo il mio piccolo paese tra le montagne conta   poco più di 4.072 abitanti, ci conosciamo tutti lo trovo estremamente tranquillo e familiare, ti senti a casa in ogni luogo del paese, solo che tornare tra tutti quei volti conosciuti è cosi monotono, mi è piaciuto vivere per venti giorni in totale anonimato, avrei potuto essere chiunque. Tra una manciata di minuti siamo a casa. mi manca il mio letto e i mie adorati cani, mio cugino perfortuna si è reso disponibile ad accudirli, senza di lui le vacanze potevamo solo  sognarle. inizio a svegliare le mie sorelle che si sono addormentate nel viaggio :<<ei sveglia, svegliatevi anche io voglio andare a dormire>>. Le assillo e le punzeccchio fino a  quando non si decidono ad alzarsi, usciamo  dal camper, Laura per questa notte dormirà da me, domani tornerà a casa sua . Entriamo in casa e mi sistemo il letto, crollo in un sonno profondo. La mattina seguente mi alzo molto presto, devo fare un po' di commisioni,  dovrei incontrare anche  i miei amici al bar. Mi vesto di corsa ed esco. Dopo fatto compere in paese Trovo qualche coetaneo e tra una chiacchiera e l'altro è ora di pranzo, corro a casa e mi sbrigo a cucinare qualcosa di veloce. Dopo pranzo accompagno Laura a casa per poi vederci più tardi. ad agosto e sempre festa quindi ne approfittiamo anche perché non vedo l'ora di vedere stefano e claudia,  li conosco da quando ero bambina. Cerco di  mettermi qualcosa di decente, metto un jeans chiaro e una camicia bianca trasparente  con una bralett nera, giusto per farmi notare un po'. Esco da casa di corsa, ci siamo dati l'appuntamento nella piazza principale del paese, quando li incontro li abraccio tutti, entriamo nel bar per prendere qualcosa da bere, appena entro vedo una mia storica cotta, ovviamente non ricambiata, una  delusione, mi giro cercando di ignorarlo e continuo a parlare con i miei amici, loro cercano di convincermi a farmi avanti, stefano si gira verso di me impaziente :<<senti signorina, mi hai rotto le palle con questa storia sono 3 anni che gli vai dietro, ora lo chiamo io! >>.
Cazzo! Il mio cervello va in panne, :<<no sta zitto non dire nulla!!>>.
Stefano mi da le spalle ignorandomi:<<alessandro! Ciao! Vieni ti offriamo da bere>>.
Alessandro gli porge un sorriso gentile e si dirige verso di noi, è così bello ha i capelli ricci e neri gli occhi di un marrone penetrante il fisico magro, mi ricorda un pirata sexy. inizia a  salutare tutti con un bacio sulla guancia, quando viene vicino a me si ferma un attimo, fa un sospiro e mi saluta con un bacio sulla guancia poi si allontana seza togliere i suoi occhi dai miei :<<ciao Marta! Ho saputo che sei stata in vacanza, com'è andata? Ti sei divertita?>>.
Non mi aveva mai chiesto nulla, il massimo delle nostre conversazioni erano gli auguri al compleanno, e un saluto se ci incontravamo per strada, sono così stranita che faccio fatica a rispondere, lo fisso imbabolata :<< mmm... Si certo, grazie per averlo chiesto>>.
Volevo dirgli di più ma avevo paura di dire una Cazzata è fare una figura di merda, così mi zittiscco, alessandro mi sorride e Inizia a parlare con i miei amici, Laura mi guarda delusa come se si sarebbe  aspettata di più. Guardo il cellulare :<<ma è tardi! Domani devo andare a lavoro! >>.
Claudia ride :<<dai cenerentola salta in macchina, ti accompagno io>>. Saluto tutti.  Rientrata A casa  noto che tutti dormono, mi affretto a struccarmi e mi butto sul letto. Mi alzo alle 6 del mattino per prepararmi e truccarmi, il mio datore è esigente su questo, dice che noi parucchieri dobbiamo essere lo specchio della belezza, forse non ha tutti i torti ma esagera. Corro per non perdere l'autobus. Arrivo a lavoro alle 9:10, :<<porca puttana ora chi se lo sente, dieci minuti di ritardo>>.
Entro e  lo saluto:<<buongiorno gianluca! >>.
lui già è a l'opera con un taglio maschile, si gira verso di me con aria di superiorità :<<hai prolungato le vacanze vedo!, inizia a a spazzare i   capelli da terra, fai lo shampoo alla signora,ah! dopo la ragazza deve fare la piega la inizi tu! >>.
Mi affretto a sistemarmi e comincio, intravedo un mio collega nell'altra stanza e lo saluto di fretta:<<ciao mattia>>.
Si gira alza la mano per salutarmi e torna a lavoro, mi affretto a completare i compiti ma metre sto per finire il titolare mi ferma :<<sei lenta, fai lo shampoo al ragazzo e pulisci il bagno dopo inizia a fare le meches alla signora>>.
Ma quanto lo odio!  fatte le meches sono solo le 11:00 del mattino, sono già esausta! Continuiamo con un ritmo costante senza mai fermarci, verso le 14:00 sento il mio stomaco brontolare, ma qua putroppo non si mangia! , mi tocca aspettare la cena, durante la giornata mi scambio qualche parola con mattia.
Gianluca il titolare mi guarda e mi fa cenno  di avvicinarmi a lui, mentre fa una un taglio ad una donna:<<non ti sei fatta le sopracciglia! In queste vacanze si vede che ti è piaciuto mangiare! >>.
Non mi sorprendo, ogni giorno mi deride in modo diverso, gli darei un pugno su quella faccia di merda,  non posso lasciare il lavoro, devo pagarmi gli studi della patente.
Arrosisco e abbasso gli occhi, mattia si sente a disagio per me e mi guarda con pietà, non dico nulla, la cliente seduta si toglie i capelli davanti gli occhi e mi guarda :<<si infatti hai preso qualche chilo dalla volta precedente!>>.
Gli altri clienti si stupiscono mi guardano e subito dopo fanno finta di non vedermi. Mi sentivo una nullità. mi insegnava poco sul mestiere, ma riuscivo ad impararlo alla perfezione. secondo molti è il migliore della zona,ne dubito fortemente,  però chi sono io per contraddire i clienti!. Sono le 19:45 ho appena chiuso la cassa ho fatto già qualche pulizia, mattia se ne va prima di me perché abita ad un'ora di strada, e anche perché è il preferito del capo, a me tocca stare con questo per finire di pulire, verso le 20:30 finalmente esco da li, mi dirigo verso la stazione degli autobus per aspettare il mio. mia madre e mio padre lavorano e l'unico bus che c'è è alle 21:10, oltretutto non mi porta neanche al mi paese, mi ferma  ad 1 chilometro di distanza che ovviamente dovrò fare a piedi. Arrivo a casa esausta,sudata e molto affamata. Metre mangio la mia testa è così pesante che tra un  momento e l'altro cede nel piatto, mangio poco e corro a letto domani sarà un'altra giornata!. Mi sveglio come al solito molto presto mi sistemo e vado a lavoro, questa sera nella piazza del paese ci sarà una rap battle,non vedo l'ora di uscire!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 13, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Come Nelle Favole Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora