erano i primi di gennaio, il cielo era grigio e la città bianca, ricoperta dalla candida neve che aveva rivestito i tetti e i giardini durante la notte. i bambini erano felici e giocavano con essa creando pupazzi dalle svariate forme e con abiti stravaganti, i genitori li osservavano divertiti, ma stanchi dallo stress del lavoro che era ricominciato imperterrito.
il natale era finito e sia adulti che ragazzi sentivano nuovamente l'aria pesante e gelida del dover ricominciare a studiare e a dar tutto per mantenere o dar felicità alla famiglia.
mello e near sentivano quel gelo fino alle ossa, ma con una differenza rispetto all'inizio, una vampata di benessere che li travolgeva quand'erano insieme.near era chiuso nella sua stanza, seduto accanto al calorifero per riscaldarsi senza dover sprecare energia nocive inutili, era appallottolato su sé stesso nel suo piumone e l'unica cosa visibile erano i suoi occhi neri che spiccavano da tutto quel bianco che si mimetizzava con l'ambiente esterno; stava creando un puzzle mentre sbirciava i bambini giocare e sopratutto i movimenti di una certa persona che non riusciva a togliersi dalla mente e per la quale doveva continuamente litigare con il suo subconscio visto che non accettava quella situazione così poco razionale.
mise al suo posto l'ultimo pezzo della composizione e dopo averlo posto accanto agli altri suoi tesori si alzò avvicinandosi alla finestra, cercando di trovare quella persona: vide i ragazzi più grandi riuniti assieme intenti nel borbottare su qualche argomento che li prendeva molto, spostò gli occhi sulla figura di matt che si trovava sotto il grande albero del giardino e mandava imprecazioni contro al videogioco a cui aveva probabilmente perso, vide la ragazzina che il giorno del suo arrivo era andato a recuperare la coppietta di amici da qualche posto sconfinato osservare matt da lontano, lei si chiamava linda e aveva una crush per il rosso, che però era completamente ignaro della cosa e pensava solo al suo joystick essendo ancora troppo piccolo per potersi interessare alle ragazze, tutto sembrava normale eppure mancava qualcosa o meglio qualcuno, dov'era mello?
la porta si spalancò sbattendo violentemente contro la parete e una chioma pettinata bionda gli si presentò davanti, il bianco spalancò gli occhi sentendo il suo cuore accelerare, il suo improvviso arrivo lo aveva spaventato, quella era la risposta che si diede per le strane contrazioni che sentiva al petto e il cuore che batteva sempre più velocemente e intensamente ogni passo il biondo faceva sempre più vicino al suo corpo "certo che sei proprio ordinato, la tua stanza non è mica come quella mia o di matt, poi quanti giochi, puzzles e dadi, oltretutto tutti bianchi!" mise le mani su ogni cosa ci fosse nella camera del piccolo e lui non disse niente, passivo dal reagire alle comuni e bizzarre azioni che commetteva l'altro ragazzo "comunque non sono venuto qui per ammirare i tuoi 'meravigliosi' puzzles" disse il ragazzo sarcastico e sghignazzando, si abbassò all'altezza del bianco, i loro nasi si sfioravano, erano troppo vicini era l'unica cosa che veniva in mente all'albino "voglio portarti in giardino, lì ci sarà una sorpresa per tutti e due, quindi se non vuoi venir sarò comunque obbligato a portartici di peso" il bianco lo guardò all'interno dei suoi grandi occhi marroni sfumanti in blu "hai proprio dei begli occhi color del mare" disse al biondo che rimase sorpreso dal commento nonostante l'impassibilità del basso, le sue orecchie arrossirono ma essendo coperte dai suoi lunghi capelli non vennero notate evitando una figura imbarazzante, il biondo spinse lontano da sé mello che gli sorrise "bene lupo solitario ora vedremo chi è il più forte a palle di neve" il bianco alzò gli occhi al cielo accennando leggermente un sorriso, uscì dalla camera con le mani nascoste nelle tasche che giochicchiavano con i dadi nascosti nel suo pesante maglione di lana, era turbato ma non capiva per quale motivo, la presenza di persone l'aveva sempre reso indifferente, ma col biondo si sentiva così diverso, lo faceva sentire bene con sé stesso e con il mondo, ma questa cosa non gli piaceva, stava rovinando il suo ideale per diventare il nuovo L e se non avesse preso la posizione del migliore detective del mondo sapeva che per lui la vita sarebbe finita lì, non avrebbe più avuto dedizioni, perché near era ambizioso e si dedicava solo su una cosa, ma allo stesso tempo le sue emozioni potevano essere facilmente distrutte anche se non l'avrebbe mai fatto notare.
scese le scale camminando e il biondo lo seguì come un fulmine correndo fuori dalla porta e urlando al bianco di non fare lo sfaticato e di raggiungerlo, il bianco alzò gli occhi al cielo e messo un piede fuori dalla porta, davanti a sé vide una figura che conosceva bene ma non vedeva da tempo, davanti a lui c'era elle in persona.
il suo cuore batteva all'impazzata ed era gioioso, ma lo sguardo sembrava solamente stupefatto senza far trasparire le sue vere sensazioni "finalmente sei arrivato near, certo che mello è proprio un ammaliatore per essere riuscito a portarti da me alla prima prova" disse il nero guardando il piccolo con sguardo serio ma pieno d'affetto, i due erano veramente tanto simili, mello l'aveva sempre pensato ma in quel momento ne aveva la prova, near era la versione più giovane di elle, anche per questo era un passo avanti a lui in ogni cosa, non avrebbe mai potuto superarlo. una smorfia gli si creò sulle labbra ma una voce roca e flebile lo fece rilassare "quando mello si mette in testa una cosa non c'è modo per fermarlo, se fossi stato io al posto suo a chiamarlo probabilmente si sarebbe opposto anche con la forza, sa come convincere e parlare alle persone, è un pregio" sta ammettendo che sono da un punto di vista migliore di lui? mello sorrise soddisfatto, non pensava che sarebbe mai riuscito a sentir parole del genere proferite dalla bocca arguta del piccolo, non si era mai dato arie ed era sempre rimasto nell'ombra al suo contrario, ma nonostante ciò era palese che avesse un ego smisurato, quello era già un cambiamento nei suoi confronti, anche se mello non sapeva che l'albino l'aveva sempre visto come suo pari."è vero mello è un ragazzo molto orgoglioso e pieno di sé, questo lato è importante ma anche distruttivo, il tuo essere assertivo e introverso a certi avvenimenti ti rende più intuitivo e ti da dei punti di rafforzamento del carattere, essere cauti è spesso la cosa giusta, anche se non sempre, io sono troppo cauto e ciò mi impedisce certe cose, si dovrebbe trovare un giusto equilibrio" i due guardarono il superiore soddisfatti"sapete, voi due diventerete i nuovi elle quando io non ci sarò più, non so cosa accadrà a quel punto, voglio dirvi che sarete voi a decidere le vostre azioni e se diventar nemici o colleghi, il vostro rapporto di amore-odio vi farà crescere e comprendere cosa provate e volete veramente uno dall'altro" elle si fermò e guardò i due bambini trattandoli come degli adulti, mello sembrava turbato mentre near era consenziente come sempre; sarebbero potuti passare altri anni, come sarebbero potuti passare due giorni o tre mesi, giunca cosa certa era che la sua identità immacolata prima o poi si sarebbe scoperta e i due bambini sarebbero dovuti essere pronti.
erano gli opposti, ma insieme avrebbero potuto fare grandi cose, voleva capire se ciò sarebbe cambiato, rendendo uno leggermente più forte dell'altro, se si sarebbero separati o se avrebbero preso il suo posto assieme, collaborando, cosa che però vedeva molto lontana visto il carattere riluttante dei due e sopratutto di mello: il ragazzo era debole rispetto a near e aveva paura di non farcela e la sua autostima si stava abbassando tremendamente gli rimaneva solo il suo lato impulsivo che l'aveva sempre contraddistinto e che quindi stava mano a mano creando dei sentimenti forti per il piccolo, che gli avrebbero fatto rimanere la voglia di vincere questa guerra."elle" il corvino si girò alla chiamata del biondo che puntava gli occhi sul terreno nevoso, senza riuscir a guardare nessuno negli occhi "tu lo sai che near è più forte di me, perché vuoi che continui questa lotta se ho perso già in partenza?" disse a denti stretti sentendo un peso nel petto lentamente sciogliersi e trattenendo le lacrime che chiedevano disperatamente di poter scendere e rigare il suo volto "perché voi due siete speciali, in modo diverso, ma avete l'un l'altro capacità ineguagliabili e voglio che impariate a darvi forza a vicenda e ad usarle per il bene" elle guardò il ragazzo con comprensione, facendogli segno di guardarlo negli occhi "credo che insieme peggioreremmo solo le cose, siamo destinati a separarci" il biondo parlò con serietà, nessun e-mozione nascosta, solo dura e gelida verità: non voleva perdere, ma allo stesso tempo lui e il bianco ragionavano in maniera troppo diversa e mello con i suoi comportamenti reattivi avrebbe rovinato l'albino, lavorare separati era l'unico modo per far sì che non ci rimettesse nessuno."ok, vedrete voi cosa fare, avete tempo per decidere" elle era triste, ma sapeva che la reazione sarebbe stata quella e che quelle parole erano state dette per preservare qualcosa di più importante e profondo.
il detective restò con i due ragazzini un giorno intero e poi tornò a los angeles per risolvere un importante caso che gli avevano affidato, i due bambini i giorni successivi non si parlarono né cercarono; mello decise di troncare i rapporti con il biondo e di affidarsi completamente a matt, e per quanto pensasse che questo fosse il giusto non sentiva altro che un vuoto sempre più forte crescere in lui. per near invece era diverso, le parole di mello lo avevano ferito profondamente e il suo cuore che era riuscito ad aprirsi, contro i consigli e le decisioni prese dalla sua mente, si era richiuso ed era ancor più freddo e imperturbabile dell'inizio. eppure, nonostante stesse soffrendo, non riusciva ad odiare il biondo, era tornato indifferente, come era stato prima del compleanno del biondo, come voleva che fosse la sua relazione con esso, anche se prima di allora non si sarebbe mai immaginato che il loro allontanamento avrebbe fatto così male.
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summertime | melloxnear
Fanfiction𝐒𝐔𝐌𝐌𝐄𝐑𝐓𝐈𝐌𝐄 | ❝behind the hatred there lies a murderous desire for love❞ ~ questo racconto risale a prima della caduta del death note sulla terra e all'incarnazione di kira, quando un ragazzino dai capelli biondi e l'amore per il cioccolato...